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The Witcher non si ferma, in arrivo un altro spin-off della serie tv

Serie TV

Manuel Santangelo

©Webphoto

Secondo indiscrezioni, il mondo immaginato nei libri di Andrzej Sapkowski potrebbe far nascere presto nuovi prodotti. L’ultima idea sarebbe quella di dedicare una serie autonoma alla banda dei Ratti, in grado di inserirsi nella timeline a cavallo tra la terza e la quarta stagione

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L’universo di The Witcher è in continua espansione. Dopo l’annunciato avvicendamento tra i protagonisti della serie “principale” e la nuova serie spin-off The Witcher: Blood Origin ci sarebbero già nuovi progetti per il franchise. Secondo alcune voci infatti, l’ultima idea sarebbe quella di concentrare un’intera serie solo sulla banda dei Ratti, i giovani ladri pronti a essere introdotti alla fine della terza stagione del The Witcher “ufficiale”.

Un grande “open world”

È abbastanza fresca la notizia che la CDPR, software house responsabile della saga videoludica legata a The Witcher, starebbe pensando a un remake del primo capitolo uscito nel 2007. Il nuovo gioco non sarebbe tuttavia una mera riproposizione del vecchio titolo con una grafica migliorata: l’implementazione di un moderno open world permetterebbe infatti al giocatore una maggior libertà di movimento all’interno del mondo di Geralt di Rivia. Con le dovute proporzioni, possiamo dire che l’idea di The Witcher come serie sta presentando un’ambizione più o meno simile: costruire un grande universo in cui lo spettatore può pescare le storie che più preferisce. D’altronde alla base di tutto c’è sempre l’opera letteraria di Andrzej Sapkowski, che regala tantissimo materiale cui poter potenzialmente attingere. Se il primo spin-off The Witcher: Blood Origin ha di fatto un andamento proprio che rimane scollegato dalla trama principale (essendo ambientato circa mille anni prima delle vicende che coinvolgono Geralt di Rivia) il futuro potrebbe riservare nuove sorprese più “interconnesse”. Si sta infatti iniziando a parlare di una possibile nuova serie, in grado di riempire un buco nella timeline tra la terza e la quarta stagione. Al centro di questo potenziale nuovo prodotto ci sarebbero i Ratti, cui Sapkowski dedica molto spazio nei suoi libri.

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chi sono i Rats

I Rats (come si chiamano nella traduzione inglese) sono i membri di una banda criminale molto peculiare, che rivestirà un ruolo importante già molto presto nella serie principale. Questi giovani fuorilegge dovrebbero apparire già sul finire della terza stagione, per poi rivestire un ruolo ancora più prominente in quella successiva. Nei libri, i Ratti accolgono una Ciri senza più poteri ma miracolosamente salvatasi dal Deserto di Korath. Il rapporto che va a crearsi nel tempo tra l’ospite e la banda diventa molto profondo, arrivando a influenzare persino la maniera di agire di Ciri. Una serie incentrata solo su questi personaggi potrebbe pertanto avere effettivamente senso, ampliando la loro storyline senza sacrificare troppo di quanto raccontato sulla pagina. Si suppone che un eventuale progetto incentrato sui Ratti andrebbe inserito nella timeline a cavallo proprio tra la terza e la quarta stagione, fungendo da ponte tra le due diverse “season”, ancora scottata da quanto accaduto con Henry Cavill (che sarà sostituito da Liam Hemsworth), Netflix sarebbe intenzionata a evitare recasting. Gli stessi interpreti che danno il volto ai Ratti in The Witcher lo farebbero quindi anche in un’altra serie con loro protagonisti. Per ora siamo certi che tra i membri della banda troveremo nella prossima stagione Christelle Elwin (nel fondamentale ruolo di Mistle), Fabian McCallum (Kayleigh) e Julieet Alexandra, che sarà Reef. Nei libri si parla dei Ratti già ne Il Tempo della Guerra, per poi far tornare i personaggi anche nei successivi romanzi Il Battesimo del Fuoco e La Torre della Rondine. Vittima e al tempo stesso prodotto della guerra contro Nilfgaard, la banda ha un arco narrativo abbastanza ampio da dare spunti per un prodotto seriale. In più la serie di The Witcher si è sempre segnalata per saper trasformare come creta il materiale di partenza, anche un po’ a proprio piacimento. La sensazione è che nessuno si sentirebbe pronto a invocare una derattizzazione qualora un nuovo pezzo dell’immaginario di The Witcher arrivasse a invadere i nostri schermi.

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