Bridgerton, Netflix fa causa al musical tratto dalla serie

Serie TV

Lo spettacolo non ufficiale aveva debuttato tre giorni prima al Kennedy Center, con un tutto esaurito. Ma per il colosso dello streaming e Shonda Rhimes si tratta di violazione del copyright

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Il musical di Bridgerton ha vissuto tre giorni di gloria al Kennedy Center prima che i suoi avvocati ricevessero una lettera da parte di Netflix. La piattaforma di streaming produttrice della serie tv da cui è tratto lo spettacolo, il cui titolo piuttosto eloquente è The Unofficial Bridgerton Musical, ha fatto causa alla produzione dello show teatrale per violazione del copyright. La denuncia è stata presentata contro Abigail Barlow e Emily Bear presso il il tribunale di Washington, tre giorni dopo il debutto tutto esaurito del musical.

LA BATTAGLIA LEGALE

Il gigante dello streaming ha detto di aver avvertito i produttori dello show che però non si sono fermati. Barlow ed Emily erano partiti da una 'fan fiction' scritta in omaggio alla serie e da una serie di canzoni che avevano pubblicato su TikTok e altri social media riscuotendo un grande successo ma per Netlfix il musical "è una palese violazione dei diritti di proprietà intellettuale".

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LE PAROLE DI SHONDA RHIMES

La creatrice della serie, Shonda Rhimes, ha sottolineato in una nota che "vedere il pubblico innamorarsi di Bridgerton e trovare modi creativi per esprimere il proprio apprezzamento dà gioia, ma quella che era iniziata come un divertente omaggio sui social media si è trasformato in una palese sottrazione di proprietà intellettuale per ottenere un guadagno".

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UN FRANCHISE DA 82 MILIONI DI SPETTATORI IN UN MESE

La prima stagione di Bridgerton, basata sui popolarissimi romanzi di Julia Quinn, è stato guardato da 82 milioni di spettatori in un solo mese, quando è apparso su Netflix. Della serie è già uscita anche la seconda stagione, più diversi spin-off e uno spettacolo teatrale: The Queen's Ball.

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