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Raised by Wolves, la recensione del settimo e dell'ottavo episodio, in attesa del finale

Serie TV sky atlantic

Marco Agustoni

Ecco cos'è successo nel settimo e nell’ottavo episodio della prima stagione di 'Raised by Wolves - Una nuova umanità', in onda su Sky Atlantic il lunedì sera alle 21.15 (la serie è disponibile on demand e in streaming su NOW TV). ** ATTENZIONE: SPOILER **

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Raised by Wolves, cos'è successo nel settimo episodio


Dopo lo stravolgimento di fronti raccontato nella precedente puntata di Raised by Wolves, con Marcus/Caleb che grazie alla sua astuzia riesce ad avere la meglio su un avversario altrimenti imbattibile e a ribaltare i rapporti di forza, il settimo episodio si apre mostrandoci la “grande sconfitta” Madre al suo peggio. Ferita e quasi fin di vita, privata dei suoi occhi “da combattimento” e saldamente legata all’interno di un silo, non può nulla contro i suoi avversari. Anche Campion è prigioniero, all’interno di un altro silo, e a dirla tutta pure Padre non se la passa granché: i suoi avversari lo hanno riprogrammato, rendendolo un androide di servizio “qualsiasi”.

 

Non che Caleb non abbia i suoi grattacapi: Mary/Sue è ancora su tutte le furie per il modo in cui ha messo in pericolo la vita di loro figlio Paul e vuole andarsene assieme al ragazzino. Come se non bastasse, Madre gli rivela di essere a conoscenza del suo segreto: sa benissimo che lui e la sua compagna hanno ucciso due mitraici e hanno assunto la loro identità per lasciare la Terra a bordo dell’Arca. In più, in preda alla confusione derivante dai recenti sviluppi, Caleb sembra accusare i “trucchetti psicologici” dell’androide, che peraltro gli propone di unire le forze, dato che entrambi sono atei, per costruire un mondo nuovo e privo dei conflitti generati dalle credenze religiose.

I mitraici si accorgono delle doti speciali di Paul, tanto che qualcuno comincia a sospettare che sia lui “l’eletto”, per quanto sia curioso che il ragazzino non sia orfano come nella profezia (in realtà Paul orfano lo è eccome, ma al momento a parte Caleb, Mary e Madre non lo sa nessun altro). Il suo ex amico Campion riceve invece la visita della sorella Tally, o di qualsiasi cosa abbia assunto le sembianze della bambina morta anni prima, e riceve un curioso dono: una bambolina con un artiglio di una delle creature uccise dai coloni. I mitraici lo mettono di fronte a un aut aut: o si battezza, o rimarrà prigioniero. Spinto anche da Paul, Campion sembra cedere, ma al momento del battesimo si accorge che le pietre tombali dei suoi fratelli sono state “riciclate” per costruire l'altare del tempio di Sol e cambia idea.


Nottetempo, Caleb si fa accompagnare da Padre per “cestinare” Madre in una delle gigantesche fosse che bucherellano il pianeta, nonostante la voce che sente ogni tanto gli abbia detto a più riprese di lasciarla in vita. Padre sembra eseguire gli ordini e getta la sua compagna nel vuoto, ma in realtà la salva con una corda, trattenendola con un dito. Nel frattempo, però, il profeta mitraico è impegnato in una lotta allucinata con il suo “vecchio se stesso”, da cui esce malconcio, a causa di una ferita (auto)inflitta con un coltello. Prostrato, assiste così alla fuga dell’androide senza fare nulla.


Nell’accampamento Paul ritrova il suo topo, dopo che questo era precipitato proprio in una delle buche, apparentemente senza possibilità di scampo. Caleb torna sconvolto e ferito e annuncia a Sue di non volersene andare da nessuna parte. Anzi, dichiara in preda al delirio, Sol gli ha parlato, per dirgli che l’eletto non è Paul, né nessun altro: è proprio lui, Marcus/Caleb, l’orfano della profezia.

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Le condizioni mentali di Caleb peggiorano, tanto che nel corso di un incubo fin troppo realistico il leader dei mitraici sogna di tagliarsi via la faccia di Marcus. Al risveglio parla con il figlio e gli spiega di come sia suo compito insegnargli a sopravvivere, “non come quella mollacciona di mamma che ti vizia”. Mamma Mary, di suo, sembra aver compreso di non poter fare più affidamento sul suo compagno e propone a Paul di intraprendere un viaggio “in proprio”.


Mentre Campion viene visitato ancora da Tally, Hunter comprende come il tic al dito di Padre sia in realtà un messaggio in codice morse. Per un attimo, pentito per il suo tradimento, spera che sotto sotto l’androide abbia conservato un barlume della sua personalità. L’interpretazione del codice, però, lo delude, perché il messaggio ripetuto all’esasperazione è “Sol è la luce”.


Durante il suo vagabondare, Madre trova dei relitti dell’Arca e riesce a salvarsi prelevando del “sangue sintetico” da un androide medico malconcio, con cui peraltro si intrattiene a chiacchierare. Nonostante sia di fatto ridotto a una sacca da trasfusione, il dottore esegue una diagnosi e nota una sorta di “tumore” in crescita all’interno di Madre. Un tumore, peraltro, che sembra muoversi.

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Come spesso avviene con i convertiti, Caleb si dimostra più fondamentalista degli stessi mitraici. Sospettoso nei confronti di Mary, decide di rinchiuderla in un silo, accusandola di fronte ai compagni di aver perso la fede. Campion, sempre più in bilico verso la follia a causa delle visioni della sorella, riesce a liberarsi dalla prigionia scavando nottetempo un tunnel con l’artiglio. Una volta fuori, dà fuoco al tempio di Sol. Caleb vede la costruzione in fiamme e prende l’incendio come un segno da parte del suo dio.


Madre assaggia il sangue di una creatura e si rende conto di come questa nuova “bevanda” giovi al suo tumore, la cui composizione si rivela peraltro essere basata in parte sul carbonio. Nel frattempo è raggiunta da Tempest, che viene però cacciata via perché Madre comincia ad avvertire un incontenibile bisogno di nutrimento... L’androide torna nella simulazione e parla di nuovo con Campion Sturges, che le rivela qualcosa di sconvolgente: nel corso del loro amplesso virtuale, l’inventore le ha donato un figlio, un figlio vero, che peraltro rappresenta la “vera” missione e il futuro dell’intera razza umana. Un figlio che, lo voglia o no, dovrà tenere e far nascere...


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Sebbene ricchissimi di “piccoli” avvenimenti – talvolta solo dettagli che, però, vista la natura dello show, è probabile risulteranno significativi più avanti – questi due episodi di Raised by Wolves si concentrano su due filoni narrativi principali.

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Il primo di questi riguarda la follia di Marcus/Caleb. Risulta infatti evidente come, ormai, l’ex ateo sia del tutto in preda alle allucinazioni e sia rimasto soggiogato dalla voce di Sol, che in qualche modo sembra pilotare gli eventi come una sorta di burattinaio – vero o immaginario che sia. Il suo nuovo fedele si è totalmente identificato nel ruolo del profeta, tanto da arrivare a convincersi di essere lui stesso il prescelto di cui parla la profezia mitraica, citata a più riprese nel corso dei precedenti episodi della serie tv.


Questa adesione al culto di Sol comporta una parallela rinuncia. Innanzitutto una rinuncia alla sua precedente identità, vissuta ormai come ostile, come peraltro è evidenziato nella sequenza della lotta fra “Marcus e Caleb”. In secondo luogo, una rinuncia alla sua amata Mary/Sue - già al centro di un cruento presagio durante il sogno in cui Caleb la pugnalava a morte col bisturi creato da MAdre - , la cui mancanza di fede è vista ora come un ostacolo.


Il secondo filone principale riguarda Madre e la scoperta della misteriosa presenza all’interno del suo grembo. Non un male incurabile, come sospettato in principio, ma, almeno stando alle dichiarazioni della versione virtuale di Sturges, una nuova vita. Nuova in tutti i sensi, perché frutto dell’inedita unione fra umano e sintetico, e quindi destinata a cambiare le carte in tavola.


Una nuova speranza per l’umanità, oppure la fine dell’umanità per come la intendiamo, in favore di qualcosa di “altro”? È ancora presto per dirlo, ma è probabile che questa rivelazione avrà un peso rilevante nel corso degli ultimi due episodi della prima stagione di Raised by Wolves. Che, speriamo, ci chiariranno anche un altro dubbio: Padre è davvero “scomparso” per sempre, oppure potremo ancora sentire le sue rassicuranti barzellette prima del season finale?

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