Britannia stagione 2, la recensione del nono e penultimo episodio

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Linda Avolio

Leggi la recensione del nono e penultimo episodio della seconda stagione di Britannia. - Britannia, stagione 2: il cast e i personaggi

Britannia, stagione 2, episodio 9: il recap

Divis si risveglia da solo. In fronte ha il simbolo dell'Uomo Morto, ma lui ancora non lo sa. Ciò che sa è che Cait e Love se ne sono andati e non hanno portato con loro l'arco e la freccia d'oro. Frustrato e triste per aver fallito, perché è evidente che ormai la profezia non si compirà, si siede su un ceppo...e si accorge di non riuscire più ad alzarsi! E' bloccato sul posto da una forza molto potente...ma di cosa si tratta?

La risposta arriva grazie a un coniglio, che gli si avvicina abbastanza da permettergli di specchiarsi nei suoi occhi. Finalmente Divis vede il serpente sulla sua fronte, e capisce che Love è stato mandato proprio dal Primo Uomo. Tenta di avvicinare la testa al coniglio per cancellare il simbolo, inutilmente. Spera di riuscire a lavare via il segno con la pioggia, ma si tratta del temporale più breve di sempre, giusto pochi secondi. Niente da fare.

Lontano da lui, Cait si gode la libertà e la compagnia di Love, che segretamente sta lasciando dietro di sé dei legnetti intrecciati a forma di serpente. Sta chiaramente lasciando dei segni lungo la via. C'è però anche qualcun altro che vaga per la foresta: Phelan. Quando vede i simboli appesi agli alberi o incastrati nelle rocce, l'ex principe dei Cantiaci non ha dubbi: deve seguire quei segni. 

La Prescelta racconta a Love del suo passato e della profezia. Lui è scettico, ma quando vede Cait utilizzare dei trucchi magici comincia a credere nelle sua capacità. Divis intanto comincia a pensare che il ragazzo sia stato mandato proprio per uccidere la sua allieva, e l'angoscia sale. A un certo punto gli passa davanti Phelan, che gli rivela di essere in missione: deve fare ammenda. Il druido reietto è piuttosto irritato da quella presenza, e quando Phelan si allontana è sollevato. L'ex principe dei Cantiaci da lontano lo saluta dicendogli "La speranza è la figlia di un padre cieco!", e a quel punto Divis tenta di richiamare la sua attenzione e di farlo tornare indietro. Inutilmente. Non resta che una cosa da fare: provare a invocare Pwycca. Anche in questo caso si tratta di un buco nell'acqua, e per fortuna, gli fa notare Quane, arrivato da chissà dove.

Cait vede Love intento a pescare, attività che il ragazzo sembra svolgere in maniera molto naturale: è forse un pescatore? Di ritorno nel posto dove hanno deciso di accamparsi, la Prescelta ha una la sensazione che qualcosa di terribile l'abbia sfiorata. Di sera, mentre il pesce cuoce lento sul fuoco, Cait ammette che era da tanto che non si sentiva così: senza paura.

Quane rivela a Divis che l'Uomo Morto e Lokka hanno unito le forze. Poi - per dargli modo di sfruttare pienamente quell'ultima possibilità che Veran gli ha concesso dandogli il compito importantissimo di avere cura della Prescelta e di insegnarle tutto ciò che c'è da imparare - mette insieme alcuni ingredienti e fa inalare al duido reietto, al Guardiano, il fumo che scaturisce da quell'intruglio. Tempo pochi secondi, e Divis va in trip. Però il trucchetto sembra abbia funzionato: finalmente riesce ad alzarsi! Si mette subito in viaggio nella direzione indicata dalla freccia dorata: ovest.

Cait e Love sono seduti attorno al fuoco. Lei comincia a fargli delle domande, gli chiede cosa ci facesse nel fiume il giorno in cui lei l'ha trovato, e a quel punto lui comincia a parlare con la voce di Harka. Sulle sue mani compare il simbolo del serpente, e la Prescelta capisce immediatamente cosa sta succedendo: si tratta dell'uomo della sua visione! Grazie ai trucchi appresi da Divis, Cait riesce a "esorcizzare" Love, che la mattina, non appena sveglio, dice di chiamarsi Mallin. Per lui è come svegliarsi da un sogno: finalmente ricorda tutto.

Felice e riconoscente, Mallin bacia Cait, che ricambia. Un bacio tira l'altro, e alla fine i due fanno l'amore. Più tardi, rimasto solo presso la riva del fiume, Mallin viene avvicinato da Phelan, che si scusa per averlo strappato alla sua famiglia e che poi lo abbraccia e lo accoltella. Cait arriva troppo tardi: Mallin ormai è morto. Il suo urlo di dolore viene percepito da Harka, che si trova nei pressi di Isca: il suo piano ha funzionato!

Britannia 2, le foto del finale di stagione

Britannia, stagione 2, episodio 9: la recensione

Il penultimo episodio di Britannia, il nono, è interamente dedicato agli autoctoni, nello specifico a Divis, a Cait e a Phelan. Il primo, spesso usato come espediente comico, passa buona parte del tempo inchiodato a un ceppo a causa dell'incantesimo di Harka, e riesce a liberarsi solo grazie all'intervento dell'anziano e saggio Quane, vero e proprio deus ex machina di questi ultimi due segmenti narrativi. Complimenti a Nikolaj Lie Kaas, che è un Divis semplicemente perfetto, sanissimo nella sua follia e folle nella sua lucidissima capacità di vedere le cose per ciò che sono veramente.

Anche Julian Rhind-Tutt fa un ottimo lavoro col suo Phelan, che proprio non riesce a essere padrone del proprio destino. L'ex Principe dei Cantiaci è sicuro che, uccidendo Love, decisione peraltro presa non a cuor leggero, potrà fare ammenda. Ragionamento sensato, tutto sommato: togliendo di mezzo il ragazzo, corrotto da Harka, la profezia e la Prescelta saranno salve. Peccato che nel frattempo Mallin sia già stato liberato da Cait...

E veniamo infine proprio a lei, a Cait, interpretata dalla giovane e talentuosa Eleanor Worthington Cox, che in questo episodio conferma la sua bravura. Senza più Divis che gli ricorda ogni due secondi quanto importante sia la sua missione, la Prescelta torna finalmente, anche se per poco, a essere ciò che in fondo è: una ragazzina senza pensieri, preoccupata solo di fare bella impressione sul ragazzo per cui si è presa una cotta. Dura ovviamente pochissimo, e finisce nel peggiore dei modi. Ma solo così Cait potrà tornare sulla via che la porterà a essere la liberatrice del suo popolo. Il cammino di chi viene scelto dagli dei è un cammino fatto di solitudine, di perdita e di sofferenza...e ormai Cait questo lo sa fin troppo bene...

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