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Agnese Contini presenta Desert Earth: "Osservare la Natura è fonte di nutrimento"

Musica

Fabrizio Basso

Credit Chiara Vantaggiato

La chitarrista salentina sensibilizza al degrado ambientale col suo ultimo singolo e invita a guardare dentro se stessi per superare i propri limiti. L'INTERVISTA

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Desert Earth (INRI Classic/Universal Music Italia) è il nuovo brano della chitarrista salentina Agnese Contini. Immerso tra toni caldi e terreni aridi, le immagini del video, girato da Chiara Vantaggiato, concretizzano il “deserto” interiore dell’artista, inteso come specchio di ciò che la circonda. L’isolamento dell’uomo da sé stesso e dall’ambiente circostante sono temi chiave del brano.

Agnese il tuo Desert Earth si presta a più letture, dalla solitudine interiore a quella di una umanità egoista che della natura fa un deserto: quando e come è nata la composizione?
Orientativamente un anno fa avevo già iniziato a comporre questo brano. Non è una motivazione emersa subito, quando compongo non c’è mai un motivo ben preciso per affrontare un argomento, viene successivamente alla stesura. Il tipo di musica che era venuta fuori mi ha ispirato a territori deserti e assolutamente ostili e ho percepito la necessità di voler parlare proprio di un ambiente ostile come un deserto. Di desertificazione se ne parla sempre più spesso ma mi rendo conto che nonostante se ne discuta resta poca attenzione da parte nostra, c’è poca informazione e se c’è l’essere umano è troppo spesso passivo.

Il video è girato nel tuo Salento che è invece un esempio di Natura florida: tu hai scelto una zona splendida nel suo essere scarna. Credi che il contrasto abbia dato più forza al messaggio?
Avremmo potuto utilizzare altri luoghi, quello mi ricordavano il deserto dello Utah. Mi piaceva un deserto più simile a quello americano per la colonna sonora e la struttura del brano.

In cosa la tua generazione, che è quella di mezzo tra l’analogico e il digitale, si sente sola?
E’ cambiato soprattutto il modo di interagire, lo vediamo con l’uso smodato dei social. Da una parte sono utili, e li uso pure io, dall’altro cerchiamo di trincerarci dietro un strumento che rende tutto freddo. Pensa al ghosting che ti fa sentire nella posizione di non rispondere perché abbiamo di fronte qualcosa che ci separa e ci concede la libertà di evitare il confronto.

L’ultima immagine del videoclip sei tu con gli occhi chiusi: il significato è cercare in sé la grande bellezza considerato quello che ci circonda?
Nel video si cerca di raccontare tante cose e ci sono elementi che li richiamano. Il finale mostra l’essere umano che si sgretola, che si sente solo e ha perso i suoi valori. Ho le mani sporche di fango che rappresenta l’aridità e va in parallelo con l’aridimento umano.

E’ molto emozionante la cover che hai scelto per GranPa Cloud con te che guardi il cielo a braccia aperte, un gesto di accoglienza: è stato un brano complesso da elaborare oppure proprio per la sua intimità è nato spontaneo?
Qui il tema è delicato il tema ma spontaneo, era mancato da un mese mio nonno, una persona che per me ha significato tanto. La stesura è stata molto più immediata, sentivo la necessità di esorcizzare il dolore.

E curioso che anche sulla cover di Dinamiche di Volo protagonisti siate tu e il cielo: lo sguardo verso l’alto è per te fonte di ispirazione e di creatività?
Nell’ambito di questo pezzo si cercava di raccontare la tendenza ad andare verso l’alto. Ma non sono io, è la bambina che ritroviamo nel video di Consapevole. La bimba che lancia l’aeroplano rappresenta la nostra parte fanciullesca che osserva il mondo coi suoi occhi puri. Guardare la natura mi ispira, è nutrimento.

Daimon è chi è a metà strada tra l’umano e il divino ma è anche una guida personale: tu credi di avere un angelo custode? Qualcuno che ti aiuta a rallentare e prenderti il tuo tempo?
Qualsiasi cosa sia mi aiuta molto a cercarmi e di conseguenza a trovare il modo di fermarmi un attimo e fare chiarezza. Credo in quella parte di noi che ci sussurra come una sorta di coscienza quello che potremmo fare per stare bene. Cerco di ascoltarmi molto, daimon è proprio ascoltarsi e fare quello che ci fa stare bene.

Consapevole è un invito a conoscere meglio se stessi: quando ti guardi allo specchio vedi un volto noto o a tratti sconosciuto?
A tratti sconosciuto perché ci sono cose che vivo in maniera inconsapevole, cerco di ascoltarmi molto e scoprirmi, come ti ho detto, ma ci sono lati di noi che non conosciamo e mi metto in discussione per capire i miei limiti e fare del mio meglio per superarli.

La bambina che è nel video sembra che ti guidi, è davanti a te…dove ti sta conducendo? E’ poi interessante il finale, con lei che scappa via e tu trovi la chitarra abbandonata. Che significato ha?
Ho scelto la bambina che è l’elemento puro, mi conduce alla bellezza che nel mio caso è la musica. La bambina mi porta lì e ritrovo ricordi infantili belli che sono rappresentati proprio dalla bimba.

In un tuo post su Instagram scrivi che bisogna “godere della musica e della bellezza come occasione di crescita personale e sociale”: in cosa siamo distanti dalla tua riflessione?
Partendo dall’uso dei social ma non solo, una parte dell’umanità si perde nella superficialità delle cose. Occorre ricercare la bellezza vera allontanandoci da quello che sembra vero ma è ingannevole è importante. Io la ritrovo nella musica ma ognuno dovrebbe ricercare la sua per sostenere la crescita personale.

Che accadrà nei primi mesi del tuo 2025?
Compongo cose nuove, ho da sistemare cose registrate, ragiono su un nuovo videoclip…tutti lavori che richiedono energie mentali, tra qualche mese ci saranno novità. Rispetto all’estate e all’inizio dell’autunno ho voluto concentrami sulla composizione, suono poco perché sto cercando di ultimare i progetti che ti ho anticipato. Ci sarà qualche data nel leccese a gennaio.

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