In Evidenza
altre sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Beatrice Lambertini trasforma la complessità delle emozioni in Lacrime: il video

Musica
Credit Niccolò Sacco

Il brano racconta come la fragilità si può trasformare in qualcosa di diverso, in una grande forza, una resilienza che permette di accettare noi stessi e le nostre storie

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

Condividi:

Ciao a tutti, sono Beatrice, oggi voglio parlarvi del video di Lacrime, brano che segna un punto di svolta per me e per il mio percorso artistico e fa parte del mio primo album Scusate il Disordine. Questo brano rappresenta un momento davvero speciale, dove metto insieme la vecchia e la nuova me, per analizzare, esternare e superare un’emozione potente: la rabbia. Lacrime è una canzone coraggiosa e innovativa, con un suono che cerca di catturare la complessità delle mie emozioni e del mio viaggio

interiore. Il pezzo prende spunto da momenti difficili della mia adolescenza, momenti in cui mi sono sentita fragile e ferita. La frase "provo a farti capire che sono fragile" è una sorta di confessione, ma allo stesso tempo una liberazione. Volevo farvi entrare nel mio mondo emotivo, in quella parte di me che spesso ho cercato di nascondere ma che, in questo brano, ho deciso di abbracciare completamente. La fragilità di cui

parlo si trasforma però in qualcosa di diverso: una grande forza, una resilienza che mi ha permesso di accettare me stessa e le mie storie.

In questo modo Lacrime è non solo un brano personale, ma anche generazionale. Parla di un sentimento che molti di noi, specialmente nelle relazioni o nelle amicizie, hanno vissuto: il dolore e la consapevolezza che, spesso, siamo noi a permettere agli altri di farci male. Voglio dedicare Lacrime a tutte quelle persone che, come me, hanno subito ferite profonde in relazioni o amicizie. A volte non ci rendiamo conto che siamo noi stessi a permettere a qualcuno di ferirci. Le lacrime che versiamo in quei momenti non sono solo il simbolo di dolore, ma anche di guarigione. Le lacrime sono la cura. E quando arriviamo a capirlo, ci rendiamo conto che alcune persone, semplicemente, non meritano quel dolore che portiamo dentro di noi.

La produzione musicale di Lacrime gioca molto sui contrasti emotivi. Ci sono momenti più cupi, sottolineati da sintetizzatori dark in stile anni Ottanta, che enfatizzano il

lato più doloroso della canzone. Ma ci sono anche momenti più vivaci, resi ancora più iconici da orchestrine giapponesi che rincorrono i loop vocali. Tutto questo contribuisce a creare una traccia che è allo stesso tempo profonda e accattivante, con un suono che rimane in testa a lungo. Per quanto riguarda il videoclip, il progetto è stato una vera collaborazione creativa. Il concept e i costumi sono stati curati da Sara Posani, mentre la regia e la post produzione sono opera di Niccolò Sacco. Io stessa mi sono occupata della sceneggiatura, perché volevo che la storia raccontata fosse autentica e riflettesse davvero ciò che Lacrime rappresenta per me.

Nel video interpreto due versioni di me stessa, due figure che rappresentano due facce della stessa medaglia: una più introversa e riflessiva, l’altra più estroversa e arrogante. Queste due figure ci accompagnano in un viaggio attraverso i miei ricordi, alternandosi tra momenti di introspezione e rabbia. Le immagini si proiettano come flashback su pagine di un vecchio quaderno, mentre gocce di pioggia scorrono come lacrime. E poi c’è il ritornello, dove il ritmo crea una sorta di loop psichedelico, avvolgente, che potrebbe continuare all'infinito. È un modo per rappresentare il ciclo delle emozioni, che si ripetono ma che, alla fine, possono portarci verso una nuova consapevolezza. Spero che questo video e questa canzone possano toccare anche voi, come hanno fatto con me. Grazie a tutti per il vostro supporto e per essere parte di questo viaggio.