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Grace presenta Tasto Replay: "Cambierei parte del mio passato con la maturità che ho oggi"

Musica

Fabrizio Basso

Il singolo, come anche quelli precedenti, racconta con sincerità le sfumature più complesse dell'amore e delle relazioni: fin dove ci si può spingere oltre il limite? E quale è il limite dopo il quale non si ha più paura ma solo coraggio? L'INTERVISTA

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Tasto Replay è il ritorno al futuro (o al passato) di Grace, giovanissima artista classe Duemila, che racconta con coraggiosa sincerità le sfumature più complesse dell'amore, offrendo una prospettiva unica sulla natura dell'innamoramento e delle emozioni che lo accompagnano. Una combinazione elegante di suoni dance e liriche toccanti e personali che riflette l'intensità di un sentimento profondo e totalizzante. Il brano, scritto dalla stessa Grace, all'anagrafe Grazia Garassino, e composto e prodotto da Andrea Castelli, riesce a creare un equilibrio perfetto tra leggerezza e introspezione, e rappresenta un’immersione in noi stessi, per riscoprire e rivivere i momenti cruciali del nostro cammino fino a oggi, evocando le emozioni passate e meditando su come esse ci abbiano plasmato. Immaginare di poter tornare a quei momenti con la saggezza che possediamo oggi; una fantasia avvincente che Grace ci incoraggia a trasformare in realtà con sensibilità, carisma e maestria.

Grace partiamo da chi sei e da quando la musica è diventata centrale nella tua quotidianità.
Centrale quando avevo otto anni in un momento in cui non riuscivo a esprimermi a voce: in quella fase la musica mi ha dato possibilità di urlare chi sono.

Partiamo da In Bilico: c’è molta inquietudine nell’attacco dove parli dei tuoi vent’anni e del futuro alle spalle: cosa hai davanti?
Vedo offuscato perché davanti a me ci sono tutti i miei sogni con molta più consapevolezza nell’affermare che questo è il mondo ed è e dove voglio stare con la mia musica. So che è difficile ma ci lavoro.

Quando è lecito sbagliare?
A vent’anni è lecito, più avanti anche, con un livello di responsabilità diverso.

La strofa dove parli della sveglia, del traffico, del cartellino da timbrare è il ritratto della vita di milioni di persone: quando ci pensi ti salgono le pare?
Assolutamente, la quotidianità del fare tutto secondo uno schema che si reitera mi terrorizza. So che molti lo fanno e dunque non sarà così una tragedia. I miei genitori hanno sempre seguito questo schema e per farlo hanno rinunciato a molti valori. La domanda che mi pongo è: a che serve possedere tanti soldi ma senza il tempo per goderteli?

Peggiore Mostro è il racconto di una sconfitta o di una liberazione?
Una liberazione perché mi sono liberata di un peso e anche il peggior mostro si è liberato dal peso che aveva su di me. Oggi c’è consapevolezza. Ci siamo fatti tanto bene e tanto male e questi due elementi ci terranno legati per sempre.

Inoltre c’è una doppia situazione: tu sola e le attenzioni di un lui alle tue amiche, tu a letto con un altro ma col cuore ancora sofferente. È stato emotivamente complesso mettersi così a nudo?
Se il massimo è un dieci direi che qui siamo a nove, è stato brutto ma esorcizzante. Oggi ti dico che è stato positivo farlo, buttare fuori i mostri non è facile ma rende liberi.

Si può anche sapere come è andata a finire? Sembri più in bilico qui che… In Bilico! Era od è il tuo peggiore mostro?
Continua a essere il peggiore mostro. Come è andata a finire… boh.

In Tasto Replay chiedi perdono, in Peggiore Mostro chiedevi pietà ma il comune denominatore resta una storia che fatica.
È assolutamente così. Nella vita sono abbastanza impulsiva soprattutto rispetto alle emozioni. Ci penso magari dopo alle mie reazioni, pur conscia che potrebbe essere troppo tardi.

Perché se chiedi di lasciarti andare, e quindi hai consapevolezza che le cose non vanno, vorresti schiacciare il tasto replay?
Per riviverle e cambiare qualcosa, vorrei rivivere alcuni momenti del passato con la consapevolezza di oggi, forse potrei evitare di fare del male, temo più quello più che farne a me.

Oggi chi è Grace, quella fatale sul bordo della piscina o quella che si tocca la faccia e diventa fluo, come nel video? Per altro il tuo viso fluo è pure in Origine e Schemi: ti piace come tecnica espressiva?
Il contrasto di immagini mi piace. Io sono un mix tra queste due espressioni, una più desiderabile, l’altra meno appetibile ma più vera e reale.

Praticamente in tutti i tuoi video ti sdoppi: ti affascina l’idea del doppio?
Tanto anche perché ognuno di noi ha più sfaccettature, nei video ne mostro due ma convivo con molte di più. Però a oggi sono in pace con me stessa.

Promettiamo per il futuro basta castelli di sabbia costruiti sulle onde del mare?
Ci proviamo, il futuro non lo conosco ma ci provo. Vorrei costruire cose con fondamenta, oggi ho un percorso più solido e reale. Anche i social sono stati ridisegnati per questo cambiamento.

Che accadrà nelle prossime settimane?
Tra fine settembre e gli inizi di ottobre arriverà un nuovo singolo. Ho impegni di lavoro nelle prossime settimane e in autunno spero di avere dei live tutti miei, ho un’ora circa di repertorio per un concerto. E ai quattro brani del nuovo percorso, che sono In Bilico, Peggiore Mostro, Tasto Replay e Origini e Schemi se ne aggiungeranno altri.

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