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“The Witches Seed”, al Teatro Arcimboldi l’opera di Stewart Copeland con Irene Grandi

Musica

Valentina Clemente

Il 31 maggio al TAM Teatro Arcimboldi di Milano andrà in scena “The Witches Seed”, la spettacolare e immersiva opera (in inglese con sottotitoli in italiano) firmata da Stewart Copeland, musicista e fondatore dei Police, alle cui composizioni si aggiungono i brani di Chrissie Hynde dei Pretenders e Irene Grandi nel ruolo di protagonista. Li abbiamo incontrati

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"Dopo aver visto questa opera, tutto sarà diverso. Nemmeno i vostri figli vi riconosceranno…anzi: vi ameranno ancora di più!" Le parole di Stewart Copeland, leggenda della musica internazionale, sono musica per il Teatro Arcimboldi, dove il 31 maggio sarà in scena "The Witches Seed", opera da lui stesso firmata, e che vede Irene Grandi come protagonista. Un racconto in musica prodotto dalla Fondazione Tones on the Stones che ha commissionato l’opera per l’inaugurazione, a luglio 2022, di Tones Teatro Natura, uno spazio/ecosistema dedicato alla ricerca artistica, all’innovazione, alla conoscenza e al benessere individuale e collettivo nella Valle Ossola, tra boschi, vigneti terrazzati e antichi borghi in pietra.

Un'opera che dà voce alla storia di tante donne, anche di oggi

"Questa è la settima opera che compongo: a cinque di esse ha collaborato Sir Jonathan Moore, scrivendo il libretto o dirigendole. C’è chi definisce The Witches Seed un’opera classica, ma cerchiamo di capire cosa significa classico, un aggettivo che ci fa pensare a Mozart. Un’orchestra fa sì che le persone definiscano un’opera classica, ma nel momento in cui Irene Grandi è la protagonista e canta da rockstar, allora l’opera diventa rock. Questa creazione, però, non è Mozart: ci sono tutti gli elementi della musica classica, ma è qualcosa di veramente bello e, per una persona come me, è un’esperienza estremamente arricchente, come musicista e come persona" racconta Copeland, entusiasta di questo lavoro. 

La storia di "The Witched Seed"

Di fatto ispirato a documenti storici e agli atti processuali degli anni dell’inquisizione, The Witches Seed ha un messaggio piuttosto chiaro, e lo descrive lo stesso Copeland: "Un messaggio già piuttosto chiaro: le donne sannoe ssere forti. Tutti conoscono il loro valore, e che sono allo stesso livello dei maschi. Anzi: generazione dopo generazione stanno ottenendo sempre più spazio e considerazione. Lo sappiamo già. L’aspetto importante, ora, è apprezzare questo percorso, questo viaggio: The Witches Seed non dà lezioni, ma ci consente di vedere una storia e soprattutto osservare come le donne possano veramente affrontare momenti difficili ed essere d'esempio".

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Il ruolo di Sir Jonathan Moore

Nata da un’idea della direttrice artistica e soprano Maddalena Calderoni, l’opera è il frutto della collaborazione creativa di cinque grandi artisti: Stewart Copeland, che ha composto le musiche dell’opera, a cui si aggiungono alcune canzoni composte da Chrissie Hynde, leader dei Pretenders. Protagonista Irene Grandi e, insieme a lei, la stessa Maddalena Calderoni, Veronica Granatiero e Ettore Agati.

Artefice del libretto è Sir Jonathan Moore, drammaturgo britannico/irlandese, a cui è stata affidata anche la regia, in collaborazione con la coreografa e danzatrice Valentina Versino.

 

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Entusiasta di poter lavorare con la leggenda dei Police anche Irene Grandi: "Un'esperienza stimolante, bellissima. Per la prima volta sono parte di uno spettacolo corale, e il fatto che questo progetto mi sia stato proposto poco dopo la pandemia ha reso tutto più speciale. Un'opera resa ancora più magica da Stewart Copeland: io stessa sono cresciuta con la sua musica, e quando cantavo nei locali tra i pezzi c'erano sempre i brani dei Police. Un maestro vero, e una persona di cui amo l'atteggiamento: un artista che ha già raggiunto il successo mondiale facendo il batterista di una rock band ma si è rimesso in gioco, e ha provato a crescere in un ambito musicale come l'opera. Questo fa di lui una persona ancora più grande" ci racconta Irene Grandi.

Un'opera che la vedrà protagonista il 31 maggio alle 21.00 al Teatro Arcimboldi di Milano. 

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