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Taylor Swift ha rivelato il significato dei brani di The Tortured Poets Department

Musica

Matteo Rossini

©IPA/Fotogramma

Stando a quanto rilanciato da Variety, la cantante ha raccontato ad Amazon Music: “Credo che sia un album davvero fatalistico in cui ci sono molte frasi drammatiche riguardanti la vita o la morte”

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Come rilanciato da Variety, Taylor Swift (FOTO) ha spiegato il significato dei brani del suo nuovo album The Tortured Poets Department nella collaborazione con Amazon Music.

TAYLOR SWIFT, LE SUE PAROLE

 

Fortnight in duetto con Post Malone è il brano che apre il nuovo album di inediti dell’artista. Taylor Swift ha raccontato: “Fortnight è una canzone che mostra molti dei temi comuni che attraversano questo album. Uno dei quali è il fatalismo - il desiderio, lo struggimento, i sogni perduti. Credo che sia un album davvero fatalistico in cui ci sono molte frasi drammatiche riguardanti la vita o la morte. “Ti amo, sta rovinando la mia vita’. Queste sono cose molto iperboliche e drammatiche da dire. È quel tipo di album”.

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Tra le canzoni discusse anche Florida!!! in collaborazione con Florence and the Machine. Taylor Swift (FOTO): “Quando le persone commettono questi crimini, dove vanno immediatamente per lasciare la città e scappare? Vanno in Florida. Cercano di reinventarsi, avere una nuova identità. mescolarsi. Quando una storia finisce e tu stai male, c’è una parte di dite che pensa ‘Voglio un nome nuovo. Voglio una vita nuova. Non voglio che nessuno sappia dove sia stato o che mi conosca”’.

 

La cantante ha aggiunto: “E questo è stato il punto di partenza. Dove andresti per reinventarti e confonderti? Florida!”.

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L’artista ha poi parlato della canzone Who's Afraid of Little Old Me? rivelando di averla scritta in solitudine: “Da sola, seduta al pianoforte in uno di quei momenti in cui mi sentivo amareggiata per tutte le cose che facciamo ai nostri artisti come società e cultura. C’è molto su questo tema in The Tortured Poets Department. Cosa facciamo ai nostri scrittori, artisti e creativi? Gli facciamo attraversare l’inferno. Guardiamo cosa creano e poi li giudichiamo. Amiamo guardare gli artisti soffrire”.