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Edoardo Chiesa, ci sono due stelle a dirci Come Si Fa: il video

Musica

La canzone racconta di quanto sia necessario, importante e allo stesso tempo difficile riuscire a guardare in avanti tenendo stretto a sé il passato

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

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“Come si fa” è il secondo capitolo del mio terzo disco, in uscita nella prossima primavera. È una canzone che ha avuto una genesi che definirei particolare, rispetto al mio solito modo di lavorare. Infatti, a differenza delle altre canzoni che sono state scritte con voce e chitarra in solitudine, “Come si fa” è nata, si è sviluppata ed è cresciuta a quattro mani, grazie alla collaborazione con il mio amico Tomaso Delfino che ne ha scritto la musica e ne ha curato le sonorità da cima a fondo. Io ci ho messo la voce, la melodia e il testo. È una canzone che racconta di quanto sia necessario, importante e allo stesso tempo difficile riuscire a guardare in avanti tenendo stretto a sé il passato, e di quanto le cose che sembrano semplici ed ovvie, spesso, non lo sono affatto.

È la canzone con l’atmosfera più scura dell'intero disco, ma è illuminata dalle sue due protagoniste che dialogano e si mettono a confronto nel mezzo del cielo notturno: due stelle. La prima è lassù a brillare da molto tempo, la seconda è una stella cadente. Il senso del loro dialogare sta tutto qui, nei versi della seconda strofa: “E tu ti sei mai chiesta Come si fa a continuare a ricordare, a non perdere il filo mai e a riuscire a lasciarsi andare, e tu ti sei mai chiesto Come si fa a continuare a cadere? “

Il video di “Come si fa” è stato girato da Niccolò Uzzauto in un unico piano sequenza, all’interno del lungo corridoio di un’autorimessa poco illuminata, a tratti buia.

Volevo che il video rispecchiasse l’atmosfera scura della canzone e che allo stesso tempo mettesse in risalto, metaforicamente, il percorso della vita di ognuno di noi.

Difatti quest’unica ripresa racconta il tragitto che precede l’incontro tra il protagonista, interpretato da me, e un misterioso personaggio che lo sta aspettando, ma come spesso accade, non tutto fila liscio.Quello che sembra essere l’inizio di un classico film d’azione si trasforma ben presto in un percorso pieno di trappole e distrazioni, in cui viene messa in discussione la buona riuscita della missione e la serietà del protagonista stesso.

Il video è stato pensato per mettere in risalto le parole del ritornello “E chi l’ha detto che eravamo veri e chi l’ha detto che eravamo noi, e chi l’ha detto che eravamo seri” e per porre l’accento su quanto sia importante riuscire a saltare o scansare con un bel sorriso gli ostacoli che la vita ci mette davanti e su quanto la consapevolezza di sé stessi sia il punto focale da cui dover partire per poter confrontarsi con ciò che ci circonda e comprenderlo al meglio. Perché in fondo alla domanda “ma come si fa?”, a volte non ha nemmeno senso provare a dare una risposta.