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Sanremo 2024, Alfa: "Porto al Festival il Folk e le sue energie positive"

Musica

Fabrizio Basso

L'artista genovese debutta all'Ariston con Vai! un brano che si distacca dalle sue precedenti produzioni. Dopo i pre-ascolti parte con un 8 in pagella. Il 24 febbraio parte dal Forum di Assago il suo tour nei palazzetti. L'INTERVISTA

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Alfa porta il Folk sul palco al Festival di Sanremo (GUARDA LO SPECIALE)! Il suo brano Vai! anticipa l'album, in uscita il 16 gennaio, Non So Chi ha Creato il Mondo ma so che era Innamorato registrato tra l'Italia e gli Stati Uniti. Andrea De Filippi, coraggioso come sempre, forse ancora di più, esce dalla sua confort zone e lancia una sfida nuova proprio dal palco dell'Ariston. Il 24 febbraio dal Forum di Assago parte il suo tour nei palazzetti e sarà un show rivoluzionario a partire dal concept. Ad accompagnarlo in questa avventura Claudio Ferrante con la sua Artist First.

Andrea partiamo dal nuovo album Non so Chi ha Creato il Mondo ma so che Innamorato: un nuovo capitolo artistico.
Sì, è un disco completamente nuovo che nasce tra l’Italia e l’America e segue la corrente folk. Vai!, il brano che porto a Sanremo, è il più country, ha molte correlazione tra quello che scrivo io e la musica americana: condividiamo chitarra, scrittura per immagini e linee melodiche. In California è nato il concept del disco:
Folk è natura ed energie positive.
Che effetto ti ha fatto sentire Vai! Accompagnato dall’orchestra?
Una bella botta, una idea che è diventate reale. Ho capito che tutto era vero solo dopo che ho visto Amadeus per la prima volta. C’è un percorso che mi accompagna verso la prima esibizione. Il brano ha una componente dance e assume una dimensione altra, soprattutto con archi e coristi.
Parli del concetto di guardare indietro mai: cosa significa per te?
E’ come ho iniziato a fare musica circa cinque anni fa, con serietà e una visione. Mai ho avuto il tempo né la voglia di guardarmi indietro e a conferma ci si può attaccare allo scorso anno: potevamo fermarci e invece siamo andati sempre avanti.
Non è scontato di questi tempi.
Nelle persone della mia età vedo gente con pochi punti di riferimento ma decidono di andare avanti: anche a tentoni ma meglio che stare fermi.
Un verso dice “sognandomi a cantare dentro un palazzetto” e ora quei momenti sono arrivati.
Pensa che lo ho scritto prima dell’annuncio del Forum di Assago e gli altri palazzetti. All’epoca era ancora un sogno che si è rafforzato dopo il concerto al Fabrique sold out. Lo ho scritto sulla Mulholland Drive, sotto un sole cocente, in maglietta e intorno un mood incredibile.
A Sanremo avrai qualcuno a sostenerti?
E’ un settimana intensa e di lavoro. Mi farebbe super piacere avere una sera all’Ariston la mia famiglia.
Cosa puoi dirmi della serata dei duetti?
Ci sono due proposte che stiamo valutando.
Hai stretto qualche amicizia?
Con Il Tre e Sangiovanni condividiamo il fattore età e cosa significa andare a San Remo così giovani. Uno con cui sono amico è Irama.
Ci saranno molti liguri in questa edizione.
E’ bellissimo, la Liguria si conferma un centro musicale e cantautorale.
Nel testo parli di piangere dal ridere…
E lo spero di piangere dal ridere! In ogni caso piangerò.
Un’ultima cosa sull’album: non recuperi nulla dei singoli rilasciati in questo ultimo periodo?
E’ un concept da non sporcare col passato. Discograficamente converrebbe mettere Bellissimissima, magari compri il vinile per quello, ma questo è un altro viaggio.
Diamo a Icaro la seconda a chance?
Assolutamente. Stavolta vola e non si brucia le ali!

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