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Takagi & Ketra: "Ci sentiamo ancora dei novellini che imparano ogni giorno"

Musica

Fabrizio Basso

Si intitola Everyday il nuovo singolo della coppia dei record. In questo brano che parla di amore e gelosia all'italiana hanno coinvolto Anna, Geolier e Shiva. L'INTERVISTA

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Takagi & Ketra, con la complicità di Shiva, Anna e Geolier, hanno pubblicato il singolo Everyday. Il prodigioso duo multiplatino che negli anni ha arricchito le classifiche con grandi successi e ha contribuito a dare alla figura del produttore uno status di fondamentale importanza nella musica italiana questa volta offre una ballad contemporanea che fonde tre stili differenti tra loro, incastrati alla perfezione in un gioco di botta e risposta che diventa una sfrontata dichiarazione d’amore reciproco e totalizzante, come solo le storie tra cuori giovani e appassionati sanno essere.

Partiamo dalla scelta di Everyday come singolo autunnale e da come avete selezionato i vostri compagni di viaggio. Per altro è nato nel settembre 2022 quindi lo avete lasciato maturare circa un anno.
È vero, è maturato un po’ e nasce in maniera naturale. Shiva, Anna e Geolier passano da noi per altri progetti e tra una sessione e l’altra gli abbiamo coinvolti. Gli è piaciuto il brano e hanno scritto in tempo reale la loro parte. Anna porta un altro significato al brano, più al femminile. Non ci aspettavamo tutto questo hype.

Nei vostri lavori viene prima la musica e poi identificate con chi condividerla: vi viene naturale o fate dei casting ideali tra di voi?
Noi siamo fan delle canzoni. E da fan vogliamo che ci lasci un uauu! Quando c’è una prima stesura del beat, con la melodia e le prime parole, c’è il giochino tra noi su chi può “ammazzare” la traccia. Quasi in maniera ludica parte un indovina chi tra noi due.

Everyday racconta di un amore travolgente, a tratti quasi ossessivo: è la vostra risposta ai tiepidi amori social che oggi sono la normalità?
Noi veniamo dal popolo e quando sei tra persone del nostro ambiente quante volte abbiamo sentito pronunciare una frase che è tipicamente femminile: ti ho visto che la guardavi. È la gelosia italiana fatta di quella possessività sana che hanno le donne che ci tengono al loro uomo.

“Al mio ego mancan viti proprio come un robot” è la fotografia di una società spaesata: avete la percezione di una umanità che non ha una rotta?
Andrebbe chiesto a Shiva, ha sensibilità per queste frasi ed è indicativo di come ragionano le nuove generazioni, spesso sottovalutate da noi adulti. Hanno un pensiero potente.
Tra i mille modi per fare felice una persona me ne dite uno che ultimamente ha fatto felice voi?
L’aggettivo felice è strano perché lo sei raramente. Ma uno è vedere la mamma che sta molto bene.

Per gli oltre 180 dischi di platino e quello di diamante avete affittato un loft?
Sono tutti fake di plastica. Ci piacciono i numeri ma non ci stiamo dietro, in studio ne sono arrivati molti meno, non ce li mandano neanche più.

Ricevete molto materiale da ascoltare? Riuscite a smaltirlo?
Abbiamo creato una etichetta, la Platinum Squad: riceviamo molte cose e ascoltarle tutte è un lavoro. Ma siamo sempre in allerta, di gente valida ce ne è.

Cosa accadrà da qui a fine anno?
Canzoni ne facciamo, siamo workaholic, sono vuote le nostre giornate senza andare in studio. La nostra è una quasi routine e abbiamo la fortuna di condividere lo spazio con tanti talenti. Le canzoni nascono ma non sappiamo poi che strada prenderanno.

A proposito, si avvicina il 2024 e con lui i vostri primi dieci anni di connubio artistico. Avete debuttato vincendo Sanremo con Nu Juorno Buono cantato da Rocco Hunt: state pensando a una super festa?
Ci piacerebbe mettere in piedi uno spettacolo con tutti quelli con cui abbiamo collaborato ma siamo consapevoli che è una operazione titanica. Però è nella wish list. In realtà vogliamo arrivare ai vent’anni di carriera, ci sentiamo ancora dei novellini che imparano ogni giorno e che hanno la possibilità di sperimentare.

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