Naomi Berrill, l'album Inish canta la magia di due isole dell'Irlanda
MusicaAttraverso i suoni, l'artista canta il coraggio, l’avventura, l’amore e la luce, intrecciati con la solitudine, il pericolo, le avversità, la perdita e il dolore estremo
Inish è il nuovo album della cantante e violoncellista Naomi Berrill, , prodotto e pubblicato dalla Casa Musicale Sonzogno. Anticipato dal singolo Sea Warrior, dedicato alla figura della piratessa irlandese Grace O’ Malley, questo nuovo quarto album narra della vita di Inishark e Inishbofin, due isole situate davanti alla costa ovest dell’Irlanda. Un ciclo di storie, reali o di fantasia, che dalla quotidianità da cui prendono vita si elevano a mito. Divinità, animali, o semplici pescatori, sono i protagonisti delle dieci tracce che compongono l’album; dieci canzoni tra il mare e la terra, dove le vicende e i sentimenti narrati appartengono a un microcosmo di cui tutti siamo attori e spettatori.
Inish è, infatti, la narrazione in musica della bellezza di queste isole, della forza e del coraggio dei loro abitanti, ma anche della durezza della vita della comunità di pescatori. Attraverso i suoni, Naomi Berrill canta il coraggio, l’avventura, l’amore e la luce, intrecciati con la solitudine, il pericolo, le avversità, la perdita e il dolore estremo.
Inish segna anche l’inizio della nuova collaborazione tra la Berrill e il producer e musicista Lorenzo Pellegrini, insieme con il batterista e polistrumentista Andrea Beninati. Il trio, nuova dimensione per la musicista irlandese, dà vita a un sound contemporaneo, deciso e fluido allo stesso tempo, con elementi della musica folk, del jazz e della classica. Difficile collocare la vocalità di Naomi in un luogo definito. La grazia e la leggerezza con cui si esprime, insieme anche ai colori e ai suoni degli strumenti, riescono a trasmettere la potenza di un racconto, di un volto o di un sentimento. Naomi Berrill è una violoncellista, polistrumentista, compositrice, autrice e cantante Irlandese stabilitasi a Firenze da diversi anni. Dopo aver portato a compimento gli studi classici in Scozia, Svizzera e Italia comincia a sperimentare l’uso dello strumento come accompagnamento alla voce, componendo e arrangiando nuovi brani in cui prende spazio anche l’improvvisazione.