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Salvatore Saba, il suo Haram è un inno a disubbidire: il video

Musica

Il brano parla di due anime che si incontrano nel deserto, lontane da tutto e da tutti, ma che devono affrontare le difficoltà di un mondo che non le accetta per quello che sono

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

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“Haram” è il mio nuovo singolo, una canzone che nasce dal desiderio di esprimere la mia identità ed il mio volermi raccontare senza limiti e paure. È un inno all'inclusività, alla libertà di essere se stessi. In un mondo musicale dominato da tendenze e cliché, ho scelto di sfidare i confini per abbatterli, portando avanti la mia missione di libertà espressiva. Il testo parla di due anime che si incontrano nel deserto, lontane da tutto e da tutti, ma che devono affrontare le difficoltà di un mondo che non le accetta per quello che sono, a causa di insensate classificazioni sociali. È un pezzo che guarda in faccia le convenzioni per rovesciare le etichette, le regole imposte da una società che non capisce la bellezza della diversità, una società che non comprende quanto ci si possa arricchire l’un l’altra traendo dalle esperienze di chi abbiamo accanto, anche, e soprattutto, se è diverso da noi. Siamo tutti diversi nelle nostre peculiarità e straordinariamente uguali nei sentimenti ed è questa la magia.

 

Ho voluto scavare nel profondo della mia interiorità e condividere una parte di me che forse non era mai stata così chiara. Mi sono detto che sì, era giunto il momento di rompere le regole, di andare controcorrente, di essere me stesso indipendentemente da chi e da ciò che mi circonda. Per questo motivo, ho scelto il titolo “Haram”, che in arabo significa “proibito”, perché mi è sembrato perfetto per rappresentare il tema della canzone. Ho voluto usare sonorità orientali, mescolate con elementi moderni e pop, per creare un contrasto tra tradizione e innovazione, tra passato e presente, tra ciò che è permesso e ciò che è vietato. Ho lavorato nuovamente con i produttori di Cosmophonix Artist Development, che come sempre hanno saputo dare al brano la giusta atmosfera ed il giusto impatto, sia a livello armonico che emotivo.

 

“Haram” è una vera e propria ode alla libertà di espressione e all'autenticità, una fusione di suoni audaci e liriche potenti che catturano istantaneamente l'essenza dell’identità personale e della lotta per essere veramente se stessi, unici nelle proprie meravigliose peculiarità, in un mondo che ancora troppo spesso etichetta ed emargina.

 

Il videoclip che accompagna la canzone, è stato girato ad Olbia, la mia città natale, sotto l’attenta direzione di Paolo Acquaviva. Ho deciso di ambientare la storia in un luogo a me familiare, ma allo stesso tempo esotico e suggestivo, per far capire al pubblico che, a volte, è proprio attorno a noi che si nascondono le insidie, ma, al contempo, che è proprio da lì che è necessario partire per smussare le ostilità, senza rinnegare chi siamo, ma esprimendoci indipendentemente ed al di là dei giudizi e dei preconcetti.

 

Con “Haram” voglio mandare un messaggio di speranza e coraggio a tutte le persone che si sentono diverse, emarginate, discriminate per il loro modo di essere o di amare. Voglio dire loro che non sono soli, che devono essere fieri di ciò che sono, che possono vivere la loro vita senza vergogna né rimpianti. Voglio dire loro che l’amore è la cosa più bella che esiste, e che nessuno può impedircelo.

 

“Haram” è la mia chiamata alla disobbedienza a tutto ciò che incatena anziché liberare, un grido coraggioso per risvegliare la propria natura e perseguirla senza il timore di venire giudicati, bollati da un’etichetta che altro non è che un velo volto a mascherare le paure di chi l’appone.

 

Questa release, e più in generale tutto il mio nuovo progetto, vuole dedicarsi ai diritti delle nuove generazioni, rappresentando al meglio la libertà di espressione e di vita di ognuno di noi.