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Emanuele Coggiola, elaborare una delusione è Il Tempo per Me: il video

Musica

il brano è un rock andante, “da viaggio”, aperto e positivo, in tonalità maggiore, un classico basso batteria e chitarre elettriche

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

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“Il Tempo per Me” è l’ultimo videoclip tratto da “Dopo la Pioggia”, concept album

sull’elaborazione del lutto sentimentale. Il brano arriva come undicesima traccia ed è la prima che apre la conclusione (che è poi un nuovo inizio) di questo percorso di elaborazione. Il testo è di Francesco Milo di Villagrazia, il quale ha collaborato come co-autore anche all’album. “Il Tempo per Me”, nell’ambito dell’esperimento di auto-fiction nato dalla condivisione di nostre esperienze vissute in parallelo nel corso di anni deraglianti, vuole comunicare la riappropriazione di sé e il ritrovato gusto per il divertimento, una sorta di catarsi e riapertura alla vita e agli altri, fino a offrire un orizzonte nuovo. Questa condizione viene suggerita anche musicalmente: il brano è un rock andante, “da viaggio”, aperto e positivo, in tonalità maggiore, un classico basso batteria e chitarre elettriche!

Il video è stato realizzato da Max Pruneti, autore anche dei video precedenti. Abbiamo ragionato molto su cosa fare e, rispetto al progetto iniziale, abbiamo deviato un po’ la strada scegliendo una protagonista femminile (anziché maschile, come da intenzioni iniziali). E abbiamo fatto bene! “Il Tempo per Me” è interpretato da una bellissima e solare Zoe Frizzi, che è riuscita a comunicare benissimo il mood centrale del brano; questo bisogno e questa volontà di lasciarsi il passato alle spalle, canalizzati nelle parole del ritornello Non posso fare altro che correrti incontro e ridere del mio mondo, fino a riappropriarsi di una agognata (e liberatrice) leggerezza, un'oasi da dove è possibile voltarsi indietro e, appunto, ridere delle proprie debolezze, delle proprie paure è insicurezze, nella consapevolezza, pagata lacrime

sonanti, che l’inferno è a un passo dall’Eden.

Abbiamo realizzato le riprese in vari luoghi, tutti in toscana, tra Firenze e la costa livornese. Era nostra intenzione omaggiare la terra dove viviamo, che ci ha permesso di comunicare meglio bellezza e sensazione di libertà. “Dopo la Pioggia”, lavoro scritto in un tempo molto lungo e di cui ho curato sia l’esecuzione che l’arrangiamento e la produzione, è il mio secondo lavoro come solista dopo l'esperienza con le Luciferme. Al momento ci sono già in cantiere alcune nuove e stimolanti idee che sto sviluppando per il prossimo lavoro. Sicuramente non passeranno altri dieci anni!