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La replica di Paolo Meneguzzi a J-Ax si intitola Pappon Paradise

Musica

Elena Pomè

©Getty

Nell'ennesimo atto del dissing tra i due artisti nato dalle critiche al tormentone estivo Disco Paradise, il cantante di Verofalso ha celebrato con note funebri l'ultimo saluto al rapper degli Articolo 31, a sua volta autore del brano provocatorio L'invidia del Peneguzzi

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L’ennesimo atto del dissing tra Paolo Meneguzzi e J-Ax ha celebrato il funerale di Pappon Paradise, l’ultimo saluto del cantante di Verofalso al rapper degli Articolo 31. “Ciao Alessandro, non ce l’ho mai avuta con te, davvero” ha recitato su Instagram il cantautore sulle note di una musica religiosa prima di ammettere una passata militanza tra le fila dei fan del gruppo degli anni Novanta. “Sono nato come dj, suonavo in discoteca, io con gli Articolo 31 mangiavo, ballavo e dormivo. Il vostro vinile me lo portavo anche a letto. Per me, santi subito. Radio Deejay, la cassettina, io e i miei amici sempre pronti con lo stereo. Quanto erano belli quei tempi, il walkman, i pantaloni a zampa, il Festivalbar, il bomber, la tuta dell’Adidas, le All-Star, te li ricordi quei tempi?”. Una volta preparato il terreno, Meneguzzi ha scatenato le frecciatine: “Volevo dirti che mi dispiace se ti ho fatto così arrabbiare, ma dico io, dovevo proprio svelarti così su due piedi che era una marchetta costruita a tavolino, che ti hanno usato come un pannolino? Ma mettiamoci nella giusta prospettiva, sai io non ero in cerca di visibilità, ho solo espresso un parere su una canzoncina”. Il brano che ha originato la polemica è Disco Paradise, il tormentone estivo interpretato da Annalisa, Fedez e J-Ax che Meneguzzi in un’intervista a MowMag ha additato come emblema della decadenza del “deprimente” pop italiano: “Vedere gente tutta tatuata che va sul palco a cantare la Disco Paradise di turno mi fa tristezza. Quelle sono marchette”. Ora il cantante ha ribadito che, come testimoniato dal polverone sollevato negli ultimi giorni, “tanti l’hanno pensata come me”. Meneguzzi ha espresso ironica soddisfazione anche per le risposte del collega, iniziate con un paragone provocatorio tra lui e “la versione ordinata su Wish di Tiziano”: “Sono contento, finalmente è venuto fuori il vero Ax, quello che non sentivo da 20 anni, perché in questo non sei finto e di plastica”. Meneguzzi ha infine ringraziato il rivale, inconsapevole di aver commesso “una buona azione” che gli può garantire un ingresso in Paradiso: “Era da un po’ che non diventavo così virale”.

I ROUND PRECEDENTI

Nei giorni scorsi J-Ax ha replicato agli attacchi di Meneguzzi anche con il brano dal ritmo latino L’invidia del Peneguzzi, un riferimento ai successi musicali del rivale in America Latina. Nel testo il rapper ha paragonato il dissing estivo tra Salmo e Luché, una “sfida epica”, alla controversia in corso, perché “a me tocca Meneguzzi, è una vita che la sfiga mi perseguita”. J-Ax non ha risparmiato le stoccate, come “per me questo non è un dissing, è beneficenza estiva”, e ha difeso Disco Paradise, “che al tuo confronto sembra scritta da Guccini”. Il cantante di Verofalso ha allora finto una telefonata per sminuire il ruolo di J-Ax: “Pronto? J-Ax? Il segretario di Fedez? Mi passi lui? Sì, sì, bello il dissing, mi ha fatto ridere...però ora passami Fedez”.

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