In Evidenza
altre sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Noelle, una storia mai nata lascia delle Pianure nel cuore: il video

Musica

Il brano è un insieme di sentimenti che si rincorrono, ricordi belli, momenti confusi, consapevolezze a metà e paure, quelle adolescenziali, quelle che si aggrovigliano quando non sai a cosa stai andando in contro

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

Condividi:

Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di spettacolo

“Pianure” racconta la fine di una storia mai realmente iniziata che ti lascia sospeso tra i sentimenti mai andati via. Il testo disegna le immagini esatte di questa storia che ho vissuto, con le ansie e le paure che hai quando sei adolescente, mentre la musica dona al brano quella leggerezza della prima cotta, delle farfalle nello stomaco. Il videoclip è l’esatta trasposizione filmica della canzone, segue il testo e ne restituisce le immagini in modo chiaro, senza troppi effetti. I due protagonisti si ritrovano separati e sopraffatti dalle emozioni contrastanti a pensare a tutti i momenti che hanno vissuto assieme, con gli alti e i bassi, ripercorrendo la storia a partire da un disegno che lui le aveva regalato. Lo sfondo in cui si ritrovano sono un insieme di luoghi che rendono la quotidianità della coppia, la loro intimità. La parola chiave è naturalezza, di luci, di atmosfere e di racconti, proprio come le prime cotte.

Il filo che lega tutto il racconto è questa sensazione di sospensione dei sentimenti, delle decisioni, non c’è mai una certezza e tutto lascia sempre un po’ l’amaro in bocca. Spero che chi ascolti questo brano riveda un pezzetto di sé nel racconto e che in qualche modo aiuti a smontare e rimontare il groviglio che ti lascia una storia a metà con la convinzione che quel pezzo di vita passata è sempre parte di chi siamo. 
Una storia strana e complicata, quanto bella, ma che effettivamente non esiste nella sua interezza “come un cielo sotto il prato”. Mi ci è voluto un po’ per rielaborare tutta la storia e la canzone racconta proprio quel momento di realizzazione che provi quando, ripercorrendo le immagini di una relazione, ti rendi conto che nonostante la distanza emotiva quel legame faticoso che sta in equilibrio tra i forse e i ma non si è spezzato e probabilmente non lo farà mai, rimarrà silenzioso in quei ricordi. E’un insieme di sentimenti che si rincorrono, ricordi belli, momenti confusi, consapevolezze a metà e paure, quelle adolescenziali, quelle che ti vengono insieme alle farfalle, quelle che si aggrovigliano quando non sai a cosa stai andando in contro e brancoli nel buio cercando di uscirne per intero. Poi ti guardi indietro e ti rendi conto che quelle paure sono ancora lì però forse durante la strada hai imparato a conviverci e non le temi più così tanto.

La musica per me rappresenta non solo un tassello fondamentale nella mia vita ma anche terapia, la valvola di sfogo per tutte quelle cose che non riesco semplicemente a dire. E qui sta la magia di essere una cantautrice: la musica riesce a far emergere quelle parole che farebbero fatica ad uscire, regalandoci così delle storie personali, ognuna diversa, ma legate da una nota che fa la differenza.