Primavera Sound 2023, a Barcellona è fiesta con Måneskin, Rosalía e Calvin Harris

Musica
Valentina Clemente

Valentina Clemente

Clara Orozco

La musica al Parc de Fòrum suona anche italiano: tra i protagonisti del Primavera Sound i Måneskin, che hanno fatto cantare i tantissimi che si sono divisi tra il loro live e lo show di Calvin Harris. La giornata, iniziata con il concerto di Domi and JD Beck, ha visto alternarsi sui quindici palchi Arlo Parks, St.Vincent, My Morning Jacket e la Reina catalana Rosalía. Non solo musica, però: al Primavera Sound tanta attenzione alla sostenibilità con le soluzioni di Plenitude. Il racconto dell’inviata a Barcellona

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La festa della musica ha un nome anche a Barcellona e si chiama Primavera Sound. Nella capitale catalana si respira già aria d’estate: sui quindici palchi del Parc del Fòrum sono tantissimi gli artisti che si sono alternati in questi primi tre giorni di musica: ne abbiamo visti alcuni, ecco le nostre impressioni.
 

Måneskin

Li avevamo visti a Coachella 2022, primi artisti italiani ad esibirsi sul palco di un festival internazionale così importante. Li ritroviamo al Primavera Sound, a un anno di distanza dal debutto di Indio. Possono piacere e non piacere, certo. Ma non si può dire che non sono bravi. Lo sono eccome, e anzi: sono a dir poco bravissimi. Parliamo dei Måneskin, per la prima volta a questo festival nella capitale catalana, che tra pochi giorni si sposterà a Madrid. E con esso anche la musica della band romana che abbiamo conosciuto anche grazie a X Factor. Le prime parole di Damiano, in splendida forma come del resto tutti i componenti del gruppo, sono in spagnolo: “Questa sera voglio parlare il più possibile in spagnolo” dice in un castigliano quasi perfetto, e non solo grammaticalmente. La musica è forte, coinvolgente, come lo sono loro. Circa un’ora e venti di live show in cui Damiano fa anche del crowd surfing, prende una bandiera dell’Italia e la mette sulle spalle, e trova anche spazio per dire “Forza Roma”. Dettaglio importante: il frontman dei Måneskin, che insieme a Thomas ha fatto un’incursione a sorpresa tra i presenti al Primavera Sound intorno alle 20.30 per alcune foto, non ha più i capelli giallorossi, realizzati ad hoc per la finale di Europa League. Ora i suoi capelli sono platino, che lo rendono ancor di più una rockstar. La gente impazzisce quando viene intonata “Zitti e buoni”, ma anche “Gossip” e “The loneliest”, solo per citare alcuni dei loro brani più famosi. L’ultima canzone vede un programma colorato sul palco: un gruppo di fan sale sul palco e si scatena sulla musica di Victoria, Ethan e Thomas, musicisti ed entertainer perfetti. Bravi perché hanno tenuto la gente ferma lì, nonostante il concerto di Rosalía. Bravi perché sì: lo sono.

Rosalía

La Reina de Barcelona regala sempre grandi gioie, ancor di più se è a casa sua. Eh sì: primo live da headliner al Primavera Sound, nella sua Barcellona. Emozionata, radiosa e un può commossa l’artista catalana, oramai famosissima in tutto il mondo, apre il suo concerto rivolgendosi al suo pubblico proprio in catalano: “Sono felicissima di essere qui, sono venuta molte volte al Primavera Sound ed essere una delle cantanti principali è per me una gioia immensa. Grazie mille, a ognuno di voi”. E poi parte la musica e la danza. Rosalía è un fiume di energia e bellezza: canta, suona il pianoforte, balla. Un’artista veramente completa, capace di portare il suo flamenco contaminato in tutto il mondo e trasformarlo quasi in un genere musicale, di cui lei è creatrice e portavoce. Impossibile non ballare, impossibile non avere il desiderio di vederla e rivederla ancora dal vivo. Le occasioni non mancano, anche per chi non era a Barcellona e non potrà essere a Madrid: la cantante di Barcellona sarà a Milano il 23 giugno. Vamos!

Calvin Harris

Sabato sera? Nella discoteca sotto il cielo stellato di Barcellona, con la musica di Calvin Harris. No, non è un sogno: è tutto vero ed è successo al Parc del Fòrum. Il dj e produttore britannico sa come far ballare la gente, e non è un’ovvietà: non parla moltissimo durante il suo dj set, in uno dei palchi principali del Primavera. Perché non ce n’è bisogno: basta la sua musica. Tra le tante hit suonate “One kiss” con Dua Lipa, “Outside” e “Miracle” con la voce di Ellie Goulding. E poi “This is what you came for” con Rihanna, “Blame” e “Summer”. Il suo spazio musicale è stato il Perfetto riscaldamento pre live di Rosalía che, tra l’altro, aveva incrociato anche a Coachella quest’anno. Chissà se mai, un giorno, potrà arrivare una collaborazione tra i due: sarebbe molto intrigante.

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St.Vincent

Intrigante come il concerto dell’artista americana St.Vincent, che precede il live della bravissima Caroline Polachek, nel palco attiguo. Annie (questo il nome vero di St.Vincent, che si chiama così grazie a una chiesa della ventiquattresima strada a New York dove si è innamorata per la prima volta) avvisa tutti, subito: “Barcellona è una delle mie città preferite. E poter suonare a questo festival, con così tanti artisti di talento, è qualcosa di fantastico”. L’affinità con la città catalana si vede sin dal primo istante del concerto: un feeling reciproco, che rende il live veramente bello e divertente. E con molti successi di tutti e sei gli album pubblicati fino ad oggi. Quando arriva il prossimo? (live e album, ovviamente!)

Caroline Polachek

Ok, partiamo da un presupposto: ascoltare la sua musica dal vivo è veramente un piacere per la propria anima. Elegante, delicata, anche lei emozionata. Ma capace di regalare delle bellissime emozioni. Il 14 febbraio la cantautrice statunitense ha pubblicato il suo nuovo album, “Desire, I Want to Turn Into You”, portato dal vivo anche a Barcellona. Polachek è incantevole anche per chi, come me, la sente dal vivo per la prima volta. La sua voce è il suo strumento, il suo linguaggio, che tutti comprendono e amano. Difficile da spiegare nel dettaglio, forse è più semplice ascoltare ed apprezzare le sue canzoni e le sue melodie, anche le meno recenti.

Domi and JD Beck

Li avevamo visti a Cella Monte al Festival Jazz Refound nel 2022, poi a Coachella ad aprile di quest’anno e li rivredremo a La Prima Estate, al Lido di Camaiore, il 23 giugno. Perché? Sono così bravi che perderli sarebbe veramente un peccato! Al Primavera Sound hanno aperto il loro concerto, uno dei primi in cartellone (alle 17.00, molto presto…sì, anche perché la musica va avanti fino alle sei del mattino), con “Not tight”, canzone che dà il titolo al loro primo al primo album. “Ieri sera mi hanno rubato il cellulare ma le tapas erano veramente buonissime. E poi da questo palco si vede l’oceano, wow! È la nostra prima volta al Primavera Sound, iniziamo!” queste le prime parole di Domi, pianista eccentrica ma straordinaria a dir poco che, insieme a JD Beck forma questo duo geniale scoperto da Anderson .Paak (che poche ore fa era al Primavera Sound con Knxledge e il progetto Nxworries).

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L’energia di Plenitude al Primavera Sound

Musica è sinonimo di divertimento e unione, certo. Ma anche di sostenibilità e attenzione all’ambiente. Quest’anno al Primavera Sound, a Barcellona ma anche a Madrid, Plenitude, Società Benefit di Eni, si è posta l’obiettivo di accompagnare musica e divertimento con soluzioni per rendere queste esperienze più sostenibili e con un minor impatto sull’ambiente.  Se già per la scorsa edizione Plenitude ha contribuito a realizzare, nel capoluogo catalano, il primo palco totalmente alimentato da batterie caricate con energia prodotta da pannelli fotovoltaici installati presso la struttura, quest’anno la Società ha esteso il suo impegno a tutti i palchi di Barcellona e Madrid e a un palco di Porto, che saranno alimentati con energia elettrica certificata da garanzie di origine come prodotta da impianti alimentati al 100% da fonti rinnovabili. Inoltre, in tutte e tre le città Plenitude realizzerà una suggestiva installazione che, grazie ad alcuni pannelli fotovoltaici disposti sulla sua superficie, permetterà ai partecipanti di ricaricare smartphone e dispositivi elettronici con energia solare, e che racconterà il percorso di decarbonizzazione intrapreso dalla Società e dal festival.

 

Utilizzo consapevole dell’energia

Così Paolo Contenti, Head of Branding and Communication di Plenitude: “Siamo orgogliosi di essere anche quest’anno Partner del Primavera Sound e di portare un contributo concreto in termini di sostenibilità al festival. La musica è una delle piattaforme attraverso cui vogliamo entrare in contatto con persone che stanno vivendo le proprie passioni per raccontare storie di valore legate alla transizione energetica. Siamo fortemente impegnati nella divulgazione di una cultura dell’utilizzo consapevole dell’energia e nel campo della ricerca e applicazione di nuove soluzioni. Come quelle che mettiamo in campo qui oggi, per contribuire a ridurre l’impatto sull’ambiente di questo evento e dimostrare alle persone come sia possibile consumare meglio l’energia, per consumarne meno. Il nostro obiettivo è quello di ispirare le comunità a unirsi a noi per diventare ambasciatori del cambiamento. Crediamo che solo insieme, attraverso scelte consapevoli, possiamo raggiungere il traguardo delle zero emissioni.

 

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