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Samantha Fish e Jesse Dayton ammaliano Milano con un mix di blues e rock

Musica

Matteo Rossini

Credits: Daniel Sanda

Dalla nascita della collaborazione alla scrittura del nuovo album Death Wish Blues, Samantha Fish e Jesse Dayton ci hanno raccontato il loro mondo

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In attesa dell'album Death Wish Blues, in uscita il 19 maggio, Samantha Fish e Jesse Dayton hanno portato la loro straordinaria alchimia sul palco del Magazzini Generali di Milano. I due artisti hanno regalato al pubblico uno show all'insegna della grande energia proponendo brani prettamente blues e canzoni dalle sfumature rock e con contaminazioni punk.

Samantha fish e jesse dayton, energia allo stato puro

 

Domenica 2 aprile, a poche ore dall’inizio del concerto, Samantha Fish e Jesse Dayton si sono raccontati.

 

Quando è nata la vostra collaborazione?

Samantha: “Ci siamo incontrati tanto tempo fa, ho sempre amato il suo stile, poi lo scorso anno venne in un locale dove mi stavo esibendo e in un attimo la connessione è stata perfetta, una grande alchimia e così abbiamo iniziato a lavorare insieme”

Jesse: “Ero in un locale e ho sentito suonare la chitarra, ho chiesto chi fosse, ho visto questa giovane ragazza e mi son detto ‘Wow, è bravissima’”

 

Quando avete iniziato a lavorare al nuovo album?

Samantha: “È curioso perché abbiamo iniziato a scrivere a maggio e l’album uscirà a maggio, quindi il lavoro è durato esattamente un anno”

Jesse: “È accaduto tutto molto velocemente, abbiamo sempre lavorato insieme, è stato tutto frutto della nostra alchimia”

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Samantha Fish e Jesse Dayton in concerto Milano

Quali sono le influenze del nuovo album?

Samantha: “Volevo realizzare un album che avesse radici blues, ma allo stesso tempo elementi pop e rock. Quando siamo entrati in studio abbiamo unito le nostre influenze. È stato esplosivo”

Jesse: “È stato un match perfetto. Abbiamo registrato l’album in soli dieci giorni”

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Tre aggettivi per descrivere l’album

Jesse: “Mi piace il termine che Samantha ha utilizzato prima, ovvero ‘esplosivo’, ma aggiungerei anche ‘vulnerabile’”.

 

Come mai vulnerabile?

Jesse: “Perché dentro ci sono anche ballad e canzoni più delicate”

Samantha: “L’album è un viaggio, non ci sono soltanto brani energici, ma anche momenti più dolci. Credo che il termine ‘vulnerabilità’ si addica alla perfezione perché nella scrittura è necessario essere vulnerabili per poter tirar fuori se stessi. Aggiungerei ovviamente anche ‘rock ’n’ roll’”.

 

Cosa vi piace di più dei concerti?

Samantha: “Le emozioni che arrivano dal pubblico, soprattutto dopo lo stop per la pandemia. C’è uno scambio tra noi e le persone presenti, lì devi proprio vivere il momento”

Jesse: “Credo che la cosa più bella dei concerti con Samantha è che non sai mai cosa aspettarti. Facciamo le prove e ci prepariamo ma ogni sera è diverso,  per me è come una musa da seguire”.

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