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Sanremo 2023, Paola Egonu nel monologo cita Vasco: "Ognuno col suo viaggio ognuno diverso"

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©Getty

Nel suo intervento la campionessa di pallavolo, co-conduttrice della terza serata della 73ª edizione del Festival di Sanremo, ha affermato che "la diversità è unicità" e ha affrontato il tema del razzismo, perché "siamo tutti uguali oltre le apparenze". In conclusione poi ha detto: "Dalle sconfitte più dure possono nascere i successi più grandi". Il riferimento è a Vasco Rossi, che nel 1983 arrivò penultimo tanto da citare poi il testo di Vita spericolata

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Seduta sul palco dell'Ariston la campionessa di pallavolo Paola Egonu, co-conduttrice della terza serata della 73ª edizione del Festival di Sanremo (LA DIRETTA), ha incantato la platea con un monologo sulla diversità e sul razzismo. L’atleta ha raccontato di essere stata una bambina "fissata con i perché: perché sono alta? Perché mio nonno vive in Nigeria? Perché mi chiedono se sono italiana?" e, una volta cresciuta, "i perché sono continuati: perché mi sento diversa? Perché vivo questa cosa come se fosse una colpa?". Con il tempo, l'atleta ha compreso che nella sua diversità risiedeva però la sua unicità: "Alla domanda: "Perché io sono io?", c'è già anche la risposta: "Perché io sono io". Una consapevolezza utile per affrontare anche le domande sul razzismo: "Prendete dei bicchieri di vari colori e metteteci dentro l'acqua. Vedrete che la maggior parte delle persone sceglierà il bicchiere trasparente, solo perché il suo contenuto è più limpido. Eppure se proverete a bere da uno dei bicchieri colorati, scoprirete che l'acqua ha sempre lo stesso gusto perché siamo tutti uguali oltre le apparenze". Egonu ha anche ricordato di aver sbagliato tanti appuntamenti importanti, perdendo più finali di quelle vinte, ma "questo non fa di me una perdente", così come perdente non è "chi a scuola prende il voto più basso" o "chi non riesce a realizzare il proprio sogno al primo colpo", anche allo stesso Festival, come Vasco Rossi, arrivato penultimo con Vita spericolata all'edizione del 1983: "Un altro non-perdente che ci ha insegnato che dalle sconfitte più dure possono nascere i successi più grandi: ognuno col suo viaggio, ognuno diverso".

L'AMORE PER LA FAMIGLIA E PER L'ITALIA

Egonu ha anche ringraziato mamma Eunice e papà Ambrose per l'infanzia felice, gli insegnamenti e il supporto ricevuti nel percorso per inseguire il sogno di diventare una sportiva professionista nato, come raccontato all'inizio della serata, dalla passione per il cartone animato Mila e Shiro: "Mi hanno insegnato che se vuoi qualcosa devi guadagnartela. Senza temere i sacrifici". La co-conduttrice ha ricordato di indossare con orgoglio la maglia azzurra, "che per me è la più bella del mondo, e ho un profondo senso di responsabilità nei confronti di questo Paese in cui ripongo tutte le mie speranze di domani", senza mai dimenticare l'importanza delle radici, come quelle tatuate sulla schiena e mostrate in precedenza a Gianni Morandi.

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