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In.Visible, un viaggio oscuro e senza rotta nella Dark Room: il video

Musica
Credit Eleonora Roaro

Il brano parla di segreti, di attori improbabili e improvvisati che si succedono sul palco della vita

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

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Dark Room è il nuovo singolo di In.Visible, il mio progetto solista: musicista, produttore e DJ con alle spalle 3 dischi , tour nazionali ed europei , importanti collaborazioni internazionali , nell’ambito della scena electro wave. Il clip si muove all’interno delle periferie suburbane, nel vuoto delle città notturne: scenari in cui racconto l’irraccontabile. Rifiuti e macerie sono un teatro di incontri casuali dove

lasciamo ogni aspettativa e ci rifugiamo nell’oblio. Vago senza meta, in solitudine, ed

evoco storie mai vissute: raccontare le nostre imperfezioni non è mai stato un atto così puro. Un viaggio monocromatico che attraversa le paure, le reticenze e le trasforma in sconsideratezza dove l’esplorazione epidermica diventa territorio di conquista per un auto affermazione malata della propria essenza. Di ciò si narra , in una forma estremamente lo-fi , dove l’obiettivo disegna movimenti talvolta scomposti, nei quali si può quasi sentire l’affanno: il fiato corto di chi ci osserva,

celandosi dietro ad uno sguardo tra curiosità e voyeurismo.

Il video è stato girato tra Milano e Nicosia, dove ho vissuto e composto il mio primo disco Have you ever been? uscito nel 2014. Diretto da Eleonora Roaro, visual artist milanese e figura trasversale che collabora con In.Visible da diversi anni. Insieme abbiamo stretto un solido sodalizio artistico che vede confrontarci su più livelli: opere visuali, fotografia e sound design. Dark Room parla di mondi oscuri (notturni e non) celati da ombre, nebbie e maschere: parla di segreti, di attori improbabili e improvvisati che si succedono sul palco della vita. Volti sconosciuti, occhi spalancati e assetati; corpi nudi nel loro desiderio; figure solitarie in cammino nel buio. Nell’oscurità si perdono rotta e sensi: la destinazione è sconosciuta e, forse, nemmeno così importante. Musicalmente la traccia è una composizione a quattro mani tra me e Gianluca Manini, producer e tastierista bolognese, da anni coinvolto nel progetto In.Visible, e rappresenta la cristallizazione definitiva verso sonorità completamente digitali, dopo la svolta sintetica di The Subterranea Sessions, terzo disco uscito nel 2021. Beats oscuri, sintetizzatori sincopati, cantato sussurrato per un incedere ipnotico, malato e sensuale.

Un sound metropolitano, fortemente influenzato da sensazioni sonore figlie della club culture berlinese, dove sono di casa, avendo realizzato buon parte del secondo disco Exotic White Alien , proprio lì, dove Bowie , U2 e decine di grandi artisti hanno trovato ispirazione nel fascino cinematico della capitale tedesca. Il brano è già stato proposto in diversi live e da lì prende forma e sostanza, debuttando al Synthetic Snow Festival di Mosca ed è il primo inedito di In.Visible dopo alcuni remix e

collaborazioni negli ultimi due anni, di cui spicca la cover di Can’t get you out of my head, super hit mondiale di Kylie Minogue, eseguita insieme ai Clan of Xymox, band culto della scena dark wave mondiale e prodotta anch’essa da me e Manini. Dark Room è la prima di alcune nuove releases che vedranno In.Visible tornare nuovamente sulle scene nel 2023, a dieci anni dalla sua genesi , il progetto è in piena fase evolutiva ed esplorativa , pronto a cimentarsi in una rinnovata veste performativa dove il processo di digitalizzazione sarà sempre più a fuoco .