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Giulia debutta con Cantami: "Racconto me stessa e le fasi dell'amore"

Musica

Fabrizio Basso

Credit Gaia Di Vico

E' l'ep di esordio della giovanissima cantautrice milanese; il sound che spazia tra l’acoustic pop e l’R&B con chiare contaminazioni soul è un segno distintivo di originalità. L'INTERVISTA

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L'amore come una matrioska, l'amore come un caleidoscopio. L'amore comunque indecifrabile, inatteso, dolente, carnale, complicato...tutte queste forme dell'amore hanno trovato casa in Cantami, l'ep d'esordio della cantautrice milanese Giulia Di Pierno. Le canzoni che lo popolano, che si fanno immagine mentale nota dopo nota parola dopo parola, sono interamente ispirate all’amore e alla molteplicità delle storie che possono essere raccontate attraverso questo sentimento. Ognuna delle cinque canzoni contenute nel progetto rappresenta un istante di una relazione: il colpo di fulmine, il primo appuntamento, il tradimento, il ricordo e la rinascita, legata alla riscoperta di sé stessi.

Giulia partiamo dalla storia di questo ep che arriva dopo due singoli: come lo hai lavorato e come hai scelto i brani?
Doveva essere un album in origine, poi due canzoni le ho rifatte in toto, qualcuna non mi ha convinto e mi sono sentita sicura con questa formula visto che è un concept album. Manca l’amore vero che ho eliminato.
Prendo il tuo volo è una canzone nata nell’insonnia: è la notte che la tua creatività germoglia?
Assolutamente sì, c’è silenzio; io vivo con la mia famiglia e quando tutti dormono io canticchio e creo. In generale ti dico che sono notturna di natura.
Oggi che spesso l’amore passa attraverso i social per fare andare la dopamina alle stelle serve staccarsene e vivere l’inizio di un amore come i tuoi genitori oppure si media?
Sono abbastanza fan dell’amore di una volta, forse più quello dei miei nonni che dei miei genitori. Però sono consapevole che oggi bisogna mediare. Attraverso i social un minimo sai come è fatta una persona ma poi bisogna affrontare vita reale e conoscersi.
I social sono anche strumento di controllo: tu come li vivi?

Sono riservata, forse non sono pronta. Non li uso come dovrei.
Alicia Keys a parte, con quale cd vai in loop? Per altro fa sorridere sentirti parlare di cd che ritengo vecchi per la tua generazione.
Pensa invece che sto pensando di farmi dei cd del mio Ep da regalare agli amici. Ti direi po’ tutti quelli di Beyoncé. La mia tesina su femminismo ricordo che la ho studiata a San Siro aspettando che lei salisse sul palco.
Al primo appuntamento sempre un caffè e una Camel?
Il verso che citi nasce un po’ per rima e un po’ per una visione comune. Quando scrivo ci metto le mie esperienze, cercando che il mio pensiero possa essere condiviso dagli altri, cerco l'immedesimazione.
Forse è una canzone dolente: è stato salvifico scrivere quelle parole?
Salvifico. Sento più potente 24/7. Non sono stata tradita in amore ma in amicizia; qui comunque parlo del tradimento in generale. Sono melanconica per natura e di conseguenza queste canzoni le sento di più emotivamente. Ma in generale le emozioni negative si sentono di più.
Ti è capitato di essere tu a tradire?
Sono molto leale e a volte mi faccio trattare come una fessacchiotta. Sto imparando a essere più forte.
Nel testo parli di favole che ti venivano raccontate: uscendo dalla canzone hai una favola del cuore?
Mi piace molto Shreck, una bella storia d’amore che mi fa ridere. Come mi piace Twilight: una volta all'anno mi rivedo la saga. Mi vedo un po’ in Ciuchino che è un po’ rompiscatole: tempo fa me lo ha fatto notare mia mamma.
In 24/7 affronti il tema dei ricordi: tu riesci a fare selezione oppure archivi tutto?
Vorrei eliminare qualche ricordo, ma da essere pensante seleziono e rivedo…ma dico anche che non fa bene restare nel passato e dunque vado avanti. Poi è vero che quelli felici li ricordo sempre volentieri.
Mai: un titolo che è una negazione per sottolineare una rivincita?
Ci può stare il contrasto. Non credo né nel mai e né nel per sempre. E’ un testo spiazzante basta prendere il verso come stavo non lo sai e io non te lo chiederò mai come stai tu.
Possiamo dire che ora voli a testa alta e vivi quello che volevi?
Sì, sto incominciando.
Ti senti parte di una generazione che fatica perché paga gli errori di quelle precedenti oppure ti senti parte di una generazione che si sta riprendendo il mondo?
Negli ultimi anni molti ragazzi che si impegnano, dobbiamo pensare noi più che a quello che non hanno fatto le generazioni precedenti. Poi ci sta che potremmo fare di più. Ma stiamo aumentando e siamo sempre più consapevoli. Un volta ho ragionato con mio padre sul senso di avere dei fgli che potrebbero vivere in una società brutta e lui mi ha risposto che un giorno potrei avere un figlio che salverà il mondo…mi è rimasta impressa quella frase e mi ha aperto nuovi pensieri.
Nel tuo guardaroba quale è il capo d’abbigliamento che occupa più spazio?
I jeans, hanno sempre il loro fascino.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Sto pensando a fare dei live verso la prossima primavera, sto ragionando su come muovermi perché cercare i locali è una cosa nuova per me. Poi arriverà un singolo che potrebbe avere un featuring con un artista lontano dal mio mondo artistico.