Musica e cibo, una playlist per nutrirsi in modo sano ma gustoso

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Anna Onofri, biologa nutrizionista, attraverso dieci canzoni ci spiega come gestire nel migliore dei modi il post vacanze. E non solo

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L’estate sta finendo e come ogni anno proliferano i buoni propositi per rimettersi in forma dopo aperitivi, pizzate e libagioni estive. Chi di noi si ti è tirato indietro di fronte ad un drink sulla spiaggia o ad un piatto di polenta in un rifugio ad alta quota? Avevamo tutti un grande desiderio di convivialità e spensieratezza, specie dopo gli ultimi due anni segnati da preoccupazioni e limitazioni diffuse, che parole come dieta, calorie e digiuni mal si coniugavano con il nostro mood estivo. Ma l’autunno, e la bilancia, ci aspettano al varco e dobbiamo tornare in forma per affrontare i tanti

impegni che ci attendono una volta rientrati nelle nostre città. Per rendere più piacevole il percorso vi propongo dieci brani musicali, legati in qualche modo al tema

dell’alimentazione: il connubio tra musica e cibo è da sempre considerato importante, poiché entrambi coinvolgono i nostri sensi ed evocano emozioni oltre a rappresentare un aspetto culturale importante di uomini e paesi. Non a caso anche William Shakespeare sentenziò “La musica è il cibo dell’amore”. Anna Onofri, biologa nutrizionista, che opera nel suo studio di via Don Rocca 3/5 a Senago (Milano), ha creato in esclusiva per Sky TG24 una playlist che coniuga ,musica e cibo.

Spaghetti a Detroit (1967). Se Fred Bongusto parlava di spaghetti, pollo e insalatina come sinonimo della propria sofferenza e inappetenza per la perdita di Lola, oggi sappiamo che l’abbinamento suggerito corrisponde in pieno a quanto consigliato nientemeno che dai prestigiosi studiosi di Harvard che suggeriscono di abbinare sempre, ad ogni pasto, una porzione di carboidrati, una di verdura e una quota proteica. In particolar modo le proteine, carne, pesce e uova, sono fondamentali per mantenere il tono muscolare e favorire il senso di sazietà.

Sugar (2015). I Maroon 5 alludono alla dolcezza, peraltro piuttosto terrena e poco romantica, di una bella ragazza californiana. Il sapore dolce è infatti il gusto più amato e anche quello che risveglia il nostro istinto primordiale, poichè il liquido amniotico è dolce ed è associato a alimenti altamente energetici, quanto fondamentali per la nostra sopravvivenza. Esiste infatti una vera e propria dipendenza da dolci: quando introduciamo troppi zuccheri nella nostra  alimentazione, siamo indotti a consumarne sempre di più e in dosi crescenti, al pari di una droga.

Acqua e sale (1998) Il bel duetto di Mina e Adriano Celentano descrive un amore turbolento che, tra alti e bassi, riesce a durare nonostante le difficoltà e sebbene si procurino l’un altro sensazioni spiacevoli proprio bevendo acqua e sale, un miscuglio dal sapore non certo gradevole. Lo spunto è interessante proprio per parlare del sale, il Cloruro di Sodio, i cui granelli aggiungono sapore alle nostre pietanze. Purtroppo, l’eccesso di sale ha effetti negativi sulla salute soprattutto riguardo al rischio di malattie cardio e cerebrovascolari. L’OMS raccomanda di consumare circa un cucchiaino di sale fino al giorno e occorre fare attenzione a quello nascosto negli alimenti confezionati, nonché nei salumi e nei formaggi stagionati.

Don Raffaè (1990). Il genovese Fabrizio De Andrè canta in napoletano la vita da detenuto di Raffaele Cutolo denunciando al contempo la difficile condizione delle carceri italiani. Il caffè, che pure in carcere ‘o sanno fa, è protagonista del ritornello. Recentemente il ruolo del caffè è stato riconsiderato dalla scienza, anche alla luce di recenti scoperte circa la diversa sensibilità alla caffeina determinata geneticamente. Esistono infatti soggetti metabolizzatori lenti, con elevata sensibilità alla caffeina che manifestano frequentemente ansia, insonnia, tachicardia in seguito alla

assunzione di caffè; ma anche soggetti metabolizzatori veloci, il cui fegato, grazie alla abbondanza di un enzima specifico, scompone la caffeina nei suoi componenti e la elimina rapidamente dall’organismo, senza effetti significativi per il consumatore.

Champagne (1973). Peppino di Capri brinda con amarezza a un amore fugace con un bicchiere del celebre vino spumante francese. Il vino è un vero e proprio alimento con un proprio potenziale calorico dovuto soprattutto al contenuto alcolico, facilmente desumibile dalla etichetta. Un bicchiere di vino rosso da 150 ml apporta circa 100 Kcal e pertanto, se si segue un regime dietetico per ottenere calo ponderale è bene non eccedere con le bevande alcoliche. Conseguenza dell’eccessivo uso di alcolici è la cosiddetta “pancia alcolica”, un eccessivo rigonfiamento dell’addome dovuto all’effetto infiammatorio dell’alcol sulla mucosa gastrointestinale specie se abbinato a zuccheri e gas contenuti in molti drink di uso comune.

Banane e Lamponi (1992). Gianni Morandi geloso e pure maschilista torna a casa e trova solo banane e lamponi ma non la sua donna, uscita a sua insaputa. Il ritmo latino e la citazione di frutta esotica, come le banane e i lamponi, ne fecero un grande successo estivo. La frutta è un componente indispensabile per una corretta alimentazione, ricca di vitamine e sali minerali; contribuisce al nostro benessere. Ma attenzione all’indice glicemico della frutta e a non esagerare con le porzioni: occorre quindi sapere quanta e quale frutta mangiare. E’ bene consumare 2-3 frutti freschi di stagione al giorno, piuttosto acerbi, preferendo frutti di bosco, ciliegie, arance, prugne, albicocche, pere, mele.

Fatti un pianto (1986). Il grande Lucio Battisti e il sorprendente Pasquale Panella esprimono, con un ritmo travolgente, una grande gioia di vivere sottolineata dal continuo paragone tra la donna e il cibo e dal desiderio reciproco di essere mangiati come infinito slancio amoroso. Il cibo stimola i centri del piacere e aumenta la liberazione di neurotrasmettitori connessi alla gratificazione. Molti alimenti hanno una notevole influenza sull’umore : quando si segue un regime dietetico controllato è

importante preparare piatti gradevoli, con condimenti adeguati e appaganti per la vista e per il palato. Mangiar bene non significa mangiare insipido e “in bianco”: è possibile, con gusto e fantasia, preparare piatti che anche stimolino il nostro buon umore.

Gelato al limone (1979). Una vera dichiarazione d’amore che Paolo Conte dedica alla sua donna mescolando jazz e sonorità sudamericane evocando notti d’estate che scioglieranno i due amanti come un gelato al limone. La dolce pietanza estiva, di creme o di frutta, accompagna da quasi due secoli le nostre calde estati ed è difficile rinunciarvi. Un gelato da 100 g possiede in media dalle 200 alle 300 Kcal, contiene in proporzioni variabili latte, zucchero e uova e può essere assunto anche durante un regime dietetico controllato badando soprattutto alla qualità degli ingredienti. Preferire sempre un gelato artigianale ad uno confezionato e, se possibile, scegliere i gusti a base di frutta. Data la abbondanza di zuccheri semplici e grassi non può essere considerato un sostituto del pasto ma un dessert da concedersi occasionalmente per la gioia del nostro palato e dell’umore.

I vecchi (1981). Claudio Baglioni affronta con tenerezza e malinconia il tema della terza età. La frase “si mangiano i sospiri e un po' di mele cotte” allude proprio al tema della malnutrizione nell’anziano. A causa dell’invecchiamento si verifica una riduzione della massa magra, della idratazione corporea e della mineralizzazione ossea. Se aggiungiamo la riduzione degli stimoli della fame e della sete, la concomitanza di patologie organiche e cognitive e il frequente disagio socio-economico si comprende come il tema della corretta alimentazione nella terza età sia urgente e degno di attenzione. Le ultime linee guida pongono l’accento su un adeguato apporto proteico e su un corretto introito di carboidrati. Invecchiare bene è possibile e si può iniziare proprio dalla propria tavola!

Verdura (2019). Per finire la breve carrellata musicale propongo il simpatico brano dei Pinguini Tattici Nucleari che, ben interpretando i gusti alimentari dei ragazzi di oggi, narrano la sofferenza per la perdita dell’amore paragonandola a quella che si prova mangiando la verdura: “Da quando sei partita, io non ho più paura e riesco a ridere pure quando mangio la verdura”. Alimentazione sana e giovane età non vanno molto d’accordo. I ragazzi tendono a conformarsi alle mode del momento e alle abitudini del gruppo di amici ricorrendo a fast food di discutibile qualità. Inoltre sono sempre più diffusi disturbi del comportamento alimentare in cui, in un periodo di profondi

cambiamenti fisiologici ed emotivi, il cibo diviene sfogo o rifugio per colmare disagi interiori. E’ importante educare sin da piccoli i nostri figli a nutrirsi correttamente per evitare che junk food, snack fuori pasto e alcolici indeboliscano irreversibilmente gli adulti di domani.

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