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John Legend, più di un artista: “Con la musica dono gioia, ma lotto per un mondo migliore"

Musica

Valentina Clemente

Francesco Prandoni

Love, amore: è la parola che nella nostra chiacchierata John Legend ripete con più frequenza. Amore per la musica e la famiglia. Ma anche per gli Stati Uniti, il suo paese, che in questo periodo è molto diviso e ha bisogno di persone che alzino la voce contro le disuguaglianze. Ecco perché John Legend è più dell’artista che celebra gioia e bellezza attraverso la sua musica. L’abbiamo incontrato in occasione della sua unica data italiana, al Lucca Summer Festival: vi spieghiamo perché Legend è “More than an artist”

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Tranquillo, quasi serafico, sorridente e easygoing, alla mano è questa la prima impressione che ho di John Legend quando arriva al nostro incontro. Una combinazione di caratteristiche che possono sembrare inusuali per un artista, uno dei pochissimi, ad aver ricevuto Emmy, Grammy, Oscar e Tony Award: una rarità che, solo per questi riconoscimenti, gli permette veramente di essere un artista leggendario. Ciò che mi impressiona di più, però, è il modo in cui racconta il suo impegno sociale, in un’America molto divisa e che nelle ultime settimane non lo rappresenta più come prima: “Sento di dover fare qualcosa, continuerò a lottare contro le disuguaglianze sociali, in difesa di chi è ai margini della società. Ho sempre pensato che il mio ruolo di entertainer non dovesse fermarsi ai concerti, ma andare oltre”. Ecco: la potenza della musica, veicolo di messaggi positivi e di amore, e strumento efficace di lotta per un mondo migliore. Un artista che, anche nel suo concerto al Lucca Summer Festival, unica data italiana (nonché una vera delizia), ricorda spesso le sue origini, dove la passione per questa arte è nata, che lui continua ad onorare ogni giorno. Senza dimenticare chi l’ha aiutato, gli amici che l’hanno accompagnato in questo viaggio (come Lauryn Hill, Kanye West, Estelle) e chi, insieme a lui e alla musica continuerà a farlo. Senza mai lasciare nessuno indietro.

La musica mi permette di condividere l'amore

La prima cosa che mi viene in mente quando saluto John Legend è una frase di una sua intervista, di qualche anno fa: “La chiave per la felicità è aprire la propria mente ed amare”. Glielo ricordo e lui sorride quando gli chiedo “Ma che cos’è l’amore, così celebrato nelle canzoni, per John Legend?”

“Sotto certi aspetti è la musica”, ammette. “E la musica è parte integrante del modo con cui cerco di diffondere e condividere amore in tutto il mondo. Il tour che mi vede in Italia, qui a Lucca, dove vengo spesso in vacanza con la mia famiglia, ha una parola chiave: condivisione, tra me e il pubblico, ma anche tra i membri del pubblico stesso. Unire, condividere: è così importante farlo oggi, in un mondo così diviso. E io sono felice di poterlo fare attraverso le mie canzoni”.

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John Legend, artista EGOT, che unisce l'eterno con l'attuale

Lei unisce alle musiche del passato, che hanno influenzato la sua crescita artistica, alle sfumature del presente, creando questo mix magico che lo contraddistingue, creando la musica di John Legend. Perché ha scelto di iniziare questo viaggio nelle melodie di Marvin Gaye, realizzandone altre, di più contemporanee?

“Ho sempre pensato che parte del mio ruolo fosse connettere il vecchio con il nuovo, l’eterno con l’attuale, e ho sempre incorporato l’anima della musica della Old School in quello che faccio. Alcune delle mie più grandi influenze sono gli artisti del passato, come Marvin Gaye, Nina Simone, Donny Hathaway, Al Green. Credo che il mio ruolo sia, da sempre, fare delle versioni contemporanee delle loro canzoni. E continuerò a farlo: mi piace, è quello che sono ed è ciò che mi ha reso quello che sono”

 

Lei è stato il primo artista di colore (e il più giovane), che dal 2017, è anche un artista EGOT, ovvero ha ricevuto Emmy, Grammy, Oscar e Tony Award. Un riconoscimento molto prestigioso, unito ai tantissimi altri ricevuti nella sua bellissima carriera (e chissà quanti altri ne riceverà). Guardiamo avanti: sa già quale sarà il prossimo obiettivo?

Accennando un sorriso mi dice: “Non sono mai soddisfatto di quello che ho fatto, voglio sempre continuare a migliorare, dimostrare qualcosa di nuovo a me stesso, al pubblico e al mondo. Voglio sempre che il prossimo album che faccio sia il migliore: punto a mantenere uno standard elevato per me stesso e continuare a creare arte che commuova e ispiri le persone, in tutto il mondo”

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Artisti e sportivi hanno il dovere di lottare contro le disuguaglianze sociali

Ecco, essere di ispirazione. Attraverso la musica ma anche attraverso altri strumenti. Gli Stati Uniti sono molto divisi in questo momento, ed è fondamentale avere delle figure pubbliche capaci di dare sostegno a chi è ai margini, ma non solo. LeBron James è "More than an athlete". Lei si considera ben più di un artista?

“Certamente. Credo che alcuni di noi, artisti ed atleti, abbiano anche il compito di alzare la voce contro l’ingiustizia, in difesa dell’uguaglianza, a nome delle persone emarginate. Ho sempre pensato che facesse parte del mio ruolo. E penso che anche LeBron lo pensi. E continuerò a farlo, perché è giusto così”.

Un'America migliore? Dobbiamo avere speranza: alimenta il nostro impegno

Un’America migliore è possibile, secondo lei?

“Dobbiamo avere speranza che sia possibile, perché la speranza è ciò che alimenta il nostro impegno. E nulla è mai certo. Le cose sembrano un po’ pessimistiche in questo momento: libertà che ci sono state tolte, come per esempio la libertà di votare, la libertà per le donne di controllare le loro scelte riproduttive, la libertà per così tante altre persone emarginate di essere se stesse e di amare chi vogliono amare. Sono molto preoccupato per tutto questo, un contraccolpo contro il progresso. Negli ultimi vent’anni abbiamo fatto molti progressi, i diritti degli omosessuali, la riforma della giustizia penale. E quello che stiamo vedendo ora è un contraccolpo all’impegno e al lavoro del passato. Dobbiamo continuare a combattere. La nostra speranza e il nostro ottimismo sono il carburante per quella lotta

La mia musica celebra l'amore, io lotterò sempre per ciò che è giusto

Crede che la sua musica possa fare qualcosa di concreto, per un’America e un mondo migliore?

La mia musica è una celebrazione dell’amore e dello stare insieme, dell’umanità. Non tratta solo di politica. Molte delle mie melodie celebrano i nostri piacere, la nostra gioia, l’amore. Penso che, però, anche questo sia importante. Ma sarò sempre dalla parte di ciò che è giusto, lotterò per questo e farò del mio meglio per avere un paese e un mondo migliore

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