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Dr. Myine è il primario della leggerezza in Botto...X: il video

Musica
Credit Silvia Martino

Il messaggio è far capire che il tempo non ha tempo, che un orologio non ha lancette, che tutti dobbiamo avere fiducia in noi stessi, applicarci e non inchiodarci: ricordare che il tempo vola e noi no

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ESCLUSIVO DELL'ARTISTA

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Il mio nome d’arte, Dr Myine, era nato come Carminevagantishow, tratto dalla pellicola ‘Mine vaganti’ di Ferzan Özpetek, abbreviato poi con il finale del mio nome Mine di Carmine con l’aggiunta di una Y. Dr Myine è il primario della leggerezza, in cui l'ipnosi dei colori, l'energia del sound e il ritmo incalzante, vogliono stimolare in chi vede e ascolta il video emozioni e sensazioni positive: un inno alla gioia e alla positività! Io mi ritengo un sognatore, un viaggiatore, uno con tanti difetti, ma anche alcuni pregi. Sono anche una persona molto curiosa: se c'è qualcosa che brucia ho sempre voglia di metterci la mano, procurandomi delle brutte ferite, ma l'energia che ho dentro riesce a cicatrizzarle in brevissimo tempo per lasciare spazio solo alle cose belle.

Nel video sono medico, ma anche paziente: curo e mi faccio curare. “Botto…X” ha per me lo scopo di trasmettere flessibilità, gioia, voglia di vivere, di tornare a vivere dopo il periodo in cui siamo stati in casa e in fila per tantissimo tempo, tutti chiusi in una scatola, in una box, come l’ho voluto rappresentare nel video, con le fattezze dei visi disegnate, quasi senza personalità, senz’anima. Box equivale a case, uffici, teatri, piazze chiusi: praticamente una sorta di alterazione fisica, chimica letale. Il messaggio è semplicemente quello di far capire che il tempo non ha tempo, che un orologio non ha lancette, che tutti dobbiamo avere fiducia in noi stessi, applicarci e non inchiodarci: ricordare che il tempo vola e noi no.

Il video del brano l’ho concepito ispirandomi alla mia terra d’origine, la Campania, e quella di adozione, la Liguria, in cui ho ritrovato una fusione perfetta al 100%, sia per la cultura musicale, sia per quella del vivere quotidiano. Due regioni affacciate sul mare: l’elemento che fa da sfondo alle riprese in cui ho voluto riprodurre la metafora della vita: i gommoni sono sull’asfalto accidentato, mentre il mare dove navigare tranquilli s’intravvede solo in lontananza… una strada colma di buche, pieghe, inciampi: come il cammino dell’esistenza di ciascuno. Ma il mare, se osservato con attenzione, può avere un effetto rilassante, quasi meditativo, dal quale trarre ispirazione per la vita: aiuta a trovare lo spazio, il tempo per poter descrivere ciò che proviene da ogni onda che s’infrange sulla riva. Emblematica, ma molto efficace, l’immagine della nascita o rinascita, rappresentata dal taglio nel canotto che si apre come una vulva: mi lascia entrare/uscire nel mondo, ma mi abbandona a me stesso, mentre scatole di cartone dipinte rappresentano volti immaginari, fuori dalla vita reale. Un mondo in cui, come tutti, affronto difficoltà e problemi, ma che, come il botulino spiana le rughe, posso superare grazie alla tenacia e alla forza di volontà.

Il Botox distende i segni del tempo sul volto delle persone: è un modo di cambiare, nascita e rinascita, una simbologia estrema, ma carica di pathos che srotola immagini di sentimenti contrastanti: paura, alienazione, amore, felicità.
 

Con “Botto…X” ho voluto regalare spensieratezza, nonostante le difficoltà della vita: un brano portafortuna per chi lo ascolta, come mangiare la prima ciliegia di maggio, esprimere un desiderio e realizzarlo!