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Fumè, il cant(aut)ore delle mancanze, ci porta sul Ring della vita

Musica

Fabrizio Basso

E' il primo singolo del nuovo capitolo discografico di questo artista.  Prodotto da DOD, il brano attraverso la metafora dell’anello parla della difficoltà tra due persone che si amano, di incontrarsi davvero. L'INTERVISTA

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Scrive per le mancanze, Fumè, scrive per chi soffre dentro alle stanze della quotidianità, per chi ci manca, a chi ci stanca, a noi che ci accorgiamo delle cose solo quando non ci sono più. Nelle sue canzoni parla di un'ossessione, di un amore che non è mai finito, e di tutti gli up and down che ne sono scaturiti. Dell'essere lasciati per la troppa voglia di stare insieme, di cosa c'è al di là di una relazione che pare perfetta. Parla di chi si accorge del valore delle cose e delle persone solo dopo averle perse, solo dopo essersi ritrovati soli. E del rendersi conto che da soli non si sta sempre bene. Questo il messaggio del singolo Ring e delle canzoni di Fumè.

Quando nasce Ring e perché lo hai scelto come biglietto da visita del nuovo percorso?

Nasce dopo avere rivisto la persona cui tenevo di più. Mi ha mostrato un anello che teneva e mi ha fatto capire che perdeva i brillanti ma lo avrebbe sempre tenuto. E' stata una botta dentro, non ci ho dormito pensando al tempo che passava ed è nato di getto. Non è anello la parte importante bensì l’elemento che mi porta a ricordare il momento. E' un brano sincero e crudo che veicola una verità senza filtri.
Il video, a tratti frenetico, trasmette un senso di decadenza, architettonica e interiore: questa è la vita?
Provo degli up e down continui e il video rispetta la mia vita reale, le insicurezze, i trip continui di chi si sente in cerca di qualcosa che non sai se arriverà. Ma quel che conta è cercare tutti i giorni senza piani b. Il rischio è il fallimento ma può anche arrivare la svolta. Comunque io so di averci provato fino alla fine.
Perché il tuo jolly è fuori dai giochi quando di solito salva le situazioni?
Capisco il controsenso testuale ma mi sono sempre trovato in condizioni da jolly, ero al centro di tutto ma restavo solo. Facevo sorridere ma internamente forse non ero felice.
In amore quando una storia finisce si tagliano i ponti o si cerca un nuovo equilibrio?
Se non sta finendo come dovrebbe serve un equilibrio giusto, finché ci sono tensioni il conflitto va avanti; poi è vero che abbiamo vissuto quello che è stato ma il negativo abbatte entrambi.
Ti capita talvolta di fare quello che fa finta di niente?
Mi accorgo di ogni piccolo dettaglio, sono sempre stato molto aperto ma ho maturato che aprirsi subito troppo può diventare una debolezza: eppure continuo a sbagliare, sono così. Intorno abbiamo persone che dentro hanno qualcosa che le fanno andare avanti senza invidie e gelosie, altre non hanno nulla e cercano cose esteriori e a quelle persone se gli levi il mondo esteriore sono perse.
Quando resti senza parole o con i non detti rispondi con la musica?
E’ il solo modo, la musica è pillola e cura, mi dà tranquillità.
Fino a che punto l’amore è adattamento?
Non saprei, penso che ci deve essere un collegamento del subconscio che viaggia sul non detto, una telepatia. Serve alchimia per entrambi e così si va avanti nel tempo. Attenzione alle bolle perché la vita andava avanti ma io mi sentivo fermo in una relazione adagiata su troppa tranquillità.
Dopo il significato che gli hai dato in questa canzone, saresti preoccupato a regalare un diamante?
Il diamante è futile, è importante il messaggio, solo lo stare insieme ha importanza. Poi il diamante è stato ispirazione, è una immagine semplice per ricordarci che il tempo sta passando. La verità emerge e nessuno la ferma.
Quando devi fare pace con te stesso c’è una stanza della casa che ha un effetto speciale?
Sono a Fregene d’inverno e quando arriva l'estate vado via. Qui l'inverno ha qualcosa di magico. Sopra c’è una soffitta con la lampada della tranquillità che mi protegge dall'esterno, da pensieri cattivi e insicurezze.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Ora siamo in promozione. Mi sto concentrando sui prossimi passi e su nuovi singoli. La missione è lavorare ogni giorno cercando ispirazione.
Che regalo vorresti ricevere per Natale? E ne prevedi uno per i fan?
Magari un unplugged di Ring o un nuovo singolo, ho la necessità di fare uscire con urgenza la mia musica. Sono rimasto fermo un anno per motivi vari. Spero che la mia musica sia per sempre, senza scadenza, che ci sia un percorso lento ma duraturo. Il solo regalo che chiedo è una ispirazione continua. Per capire se una canzone funzione sono determinanti i primi due, tre secondi e vanno catturati poi il seguito non è emozionante come l’inizio.
A proposito, perché Fumè?
Nasce da una intuizione di Davide D’Aquino, il mio manager. Dovevamo trovare un nome ed è partita una ricerca infinita e siamo arrivati a Fumé che può anche essere letto Fu-Me: mi ispiro al passato, la vita è un ciclo e secondo me il 2006 è stato l’ultimo poi è esplosa la tecnologia: vorrei un po' meno accessibilità a tutto. Quando nasce Ring e perché lo hai scelto come biglietto da visita del nuovo percorso?

Nasce dopo avere rivisto la persona cui tenevo di più. Mi ha mostrato un anello che teneva e mi ha fatto capire che perdeva i brillanti ma lo avrebbe sempre tenuto. E' stata una botta dentro, non ci ho dormito pensando al tempo che passava ed è nato di getto. Non è anello la parte importante bensì l’elemento che mi porta a ricordare il momento. E' un brano sincero e crudo che veicola una verità senza filtri.
Il video, a tratti frenetico, trasmette un senso di decadenza, architettonica e interiore: questa è la vita?
Provo degli up e down continui e il video rispetta la mia vita reale, le insicurezze, i trip continui di chi si sente in cerca di qualcosa che non sai se arriverà. Ma quel che conta è cercare tutti i giorni senza piani b. Il rischio è il fallimento ma può anche arrivare la svolta. Comunque io so di averci provato fino alla fine.
Perché il tuo jolly è fuori dai giochi quando di solito salva le situazioni?
Capisco il controsenso testuale ma mi sono sempre trovato in condizioni da jolly, ero al centro di tutto ma restavo solo. Facevo sorridere ma internamente forse non ero felice.
In amore quando una storia finisce si tagliano i ponti o si cerca un nuovo equilibrio?
Se non sta finendo come dovrebbe serve un equilibrio giusto, finché ci sono tensioni il conflitto va avanti; poi è vero che abbiamo vissuto quello che è stato ma il negativo abbatte entrambi.
Ti capita talvolta di fare quello che fa finta di niente?
Mi accorgo di ogni piccolo dettaglio, sono sempre stato molto aperto ma ho maturato che aprirsi subito troppo può diventare una debolezza: eppure continuo a sbagliare, sono così. Intorno abbiamo persone che dentro hanno qualcosa che le fanno andare avanti senza invidie e gelosie, altre non hanno nulla e cercano cose esteriori e a quelle persone se gli levi il mondo esteriore sono perse.
Quando resti senza parole o con i non detti rispondi con la musica?
E’ il solo modo, la musica è pillola e cura, mi dà tranquillità.
Fino a che punto l’amore è adattamento?
Non saprei, penso che ci deve essere un collegamento del subconscio che viaggia sul non detto, una telepatia. Serve alchimia per entrambi e così si va avanti nel tempo. Attenzione alle bolle perché la vita andava avanti ma io mi sentivo fermo in una relazione adagiata su troppa tranquillità.
Dopo il significato che gli hai dato in questa canzone, saresti preoccupato a regalare un diamante?
Il diamante è futile, è importante il messaggio, solo lo stare insieme ha importanza. Poi il diamante è stato ispirazione, è una immagine semplice per ricordarci che il tempo sta passando. La verità emerge e nessuno la ferma.
Quando devi fare pace con te stesso c’è una stanza della casa che ha un effetto speciale?
Sono a Fregene d’inverno e quando arriva l'estate vado via. Qui l'inverno ha qualcosa di magico. Sopra c’è una soffitta con la lampada della tranquillità che mi protegge dall'esterno, da pensieri cattivi e insicurezze.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Ora siamo in promozione. Mi sto concentrando sui prossimi passi e su nuovi singoli. La missione è lavorare ogni giorno cercando ispirazione.
Che regalo vorresti ricevere per Natale? E ne prevedi uno per i fan?
Magari un unplugged di Ring o un nuovo singolo, ho la necessità di fare uscire con urgenza la mia musica. Sono rimasto fermo un anno per motivi vari. Spero che la mia musica sia per sempre, senza scadenza, che ci sia un percorso lento ma duraturo. Il solo regalo che chiedo è una ispirazione continua. Per capire se una canzone funzione sono determinanti i primi due, tre secondi e vanno catturati poi il seguito non è emozionante come l’inizio.
A proposito, perché Fumè?
Nasce da una intuizione di Davide D’Aquino, il mio manager. Dovevamo trovare un nome ed è partita una ricerca infinita e siamo arrivati a Fumé che può anche essere letto Fu-Me: mi ispiro al passato, la vita è un ciclo e secondo me il 2006 è stato l’ultimo poi è esplosa la tecnologia: vorrei un po' meno accessibilità a tutto. 

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