Ethuil, l'illusione e una playlist per il mondo virtuale

Musica

Il gruppo, composto da Giada, Gabriele e Paolo, affronta l'estate col singolo Illusione (feat Mr Dailom) su un mondo dove domina la virtualità. Tra un ascolto e l'altro ecco le 10 canzoni per un luogo lontano dalla realtà

Ecco la playlist che abbiamo creato con 10 brani che, come il nostro ultimo singolo “Illusione”, trattano, in modi differenti, il tema del mondo virtuale.

 

1. How to disappear completely – Radiohead

Come primo brano non potevamo che sceglierne uno dei Radiohead, band estremamente enigmatica che attraverso questo brano ricco di sonorità contrastanti racconta la condizione distopica in cui spesso ci troviamo a vivere tra realtà, sogni ad occhi aperti, dubbi incessanti e virtualità.

 

2. Algorithm – Muse

Altra band che ha focalizzato buona parte della sua produzione sulla realtà simulata. E in particolare nell’ultimo album Simulation Theory ci hanno estremamente colpito e influenzato nel loro modo di raccontare la nuova quotidianità in cui anche le persone stesse sembrano divenire degli algoritmi.

 

3. Iperconnessi – Le luci della centrale elettrica

Questo è il brano italiano che meglio esprime, a nostro avviso, l’oggi. Interessante la serie di domande che questa band si pone: “Iperconnessi e in disaccordo con tutti

I desideri inespressi dove si sono nascosti? Vanno bene i progressi ma tu come ti senti? In pochi versi ci aiuta a riflettere sul come stiamo e come ci sentiamo nel sistema iperconnesso in cui volenti o nolenti tuti viviamo.

 

4. Too many friends – Placebo

Ci verrebbe da virgolettare la parola “Friends” in quanto questo brano fa riferimento in modo esplicito al grosso calderone di amicizie che stringiamo attraverso i social network che in fin dei conti spesso non sono altro che numeri, senza contatto umano e senza e i fondamenti dell’amicizia stessa.

 

5. Welcome to the future - Brad Paisley

Questo pezzo, dalla forte anima Country racconta la vita dell’autore prima e dopo l’avvento del digitale. Con un velo di nostalgia ci parla del mondo in cui vivevano i nostri nonni ricolmo di lettere che oggi non scriveremmo mai. Ci identifichiamo molto nel quesito di Brad Paisley: “è davvero questa la direzione che vogliamo prendere?

 

6. Keep talking – Pink Floyd

Che dire, se non che ancora oggi questa band riesce ad essere attuale? Oltre a essere una delle maggiori influenze nel nostro bagaglio di ascolti, in questo brano

riesce a raccontare in modo molto più generico il distaccamento dell’umanità dalla sua condizione naturale e primordiale, che per certi versi ha portato ad un progresso e per altri, paradossalmente, ad una regressione nella capacità di avere un contatto umano con l’Altro. Numeri 1.

 

7. Persi nel telefono - Tre allegri ragazzi morti

Strani e fieri di esserlo! Questo brano indie molto divertente ci piace molto in quanto si mostra come una sorta di sfottò nei confronti di chi è perso in un telefono.

 

8. Are you lost un the world like me – Moby & The Void Pacific Choir

Quale videoclip esprime meglio l’alienazione da smartphone, social network che stiamo vivendo oggi? Ogni volta che vediamo questo video sembra di entrare in un trip, ma che in realtà racconta situazioni quanto mai verosimili.

 

9. Sindrome depressiva da social network – Marracash

Nel mondo rap ci viene in mente questo pezzo, piuttosto esplicito che esprime quanto i social network oggi ci conoscano meglio di chiunque altro. Il che è piuttosto triste se ci si pensa.

 

10. The sound of silence – Disturbed - (Simon and Garfunkel cover)

Concludiamo con un brano (a nostro avviso uno dei più grandi mai scritti) che non è

prettamente un brano che parla di virtualità. Tuttavia per eccellenza è il brano

dell’incomunicabilità, dell’incapacità di esprimersi e di ascoltare, non solo sentire, quello che gli altri ci dicono. L’accrescere di questa condizione è direttamente proporzionale alla virtualizzazione dilagante della vita. Abbiamo scelto questa versione dei ”Disturbed” in quanto ci emoziona la rabbia insoddisfatta con cui il vocalist canta il capolavoro di Paul Simon.

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