Mannarino, V è il nuovo album in uscita a settembre

Musica
Credit Magliocchetti
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Il nuovo lavoro del cantautore romano è un invito ad appellarsi alla saggezza ancestrale degli esseri umani. Un disco che parla le lingue del mondo. Uscirà il 17 settembre

Prodotto dallo stesso MANNARINO, registrato tra New YorkLos AngelesCittà del MessicoRio De Janeirol’Amazzonia e l’Italia e il coinvolgimento - su alcuni brani - dei produttori internazionali Joey Waronker e Camilo Lara (Mexican Institute of Sound) oltre che di Tony Canto e Iacopo Brail Sinigaglia, l’album è un invito ad appellarsi alla saggezza ancestrale degli esseri umani. Un disco che parla le lingue del mondo, intriso di suoni di foresta e voci indigene registrate in Amazzonia. Mannarino va alla ricerca della sorgente tribale e atavica dell’umanità, proposta come unico e potente antidoto contemporaneo alla brutalità del disumano. 

Natura, patriarcato, animismo, femminilità, rapporto uomo-donna, sono questi solo alcuni dei temi affrontati dal cantautore nel disco più politico e visionario della sua carriera dove l’amore, l’irrazionale e un senso magico della vita diventano strumenti reali di decolonizzazione del pensiero e di resistenza umana.

 

La cover del disco raffigura una donna combattente, guerriera. L’immagine è l’unione di due elementi: la donna e la resistenza indigena fusi insieme in un’azione, quella di calarsi il passamontagna - o forse di toglierlo - immagine evocativa di una entrata in azione, un’azione che è difesa non violenta, poetica e ispiratrice. Calarsi il passamontagna per andare in guerra o toglierlo per mostrare e difendere la propria identità? Un’immagine contemporanea che trova la sua forza in una nuova tribalità, allo stesso tempo antica e futura.

 

MANNARINO è considerato uno degli artisti italiani contemporanei di maggior valore, erede della grande tradizione di cantautori come Paolo Conte e Fabrizio De André. Attraverso la cifra originale del suo lavoro, una rigorosa ricerca musicale e testi intrisi di poesia si è dimostrato un modello non omologato per le nuove generazioni. Con i suoi precedenti 4 album ha già consegnato alla musica dei grandi classici come “Me so’ mbriacato”, “Statte Zitta” e “Vivere la vita”. Con l’ultimo album “Apriti Cielo” è arrivata la definitiva consacrazione: il disco di platino e un tour che ha superato le 150mila persone. 

Nel gennaio 2020 è stato il primo e unico artista italiano ad essere invitato a suonare come ospite d’onore al Musée d'Orsay di Parigi.

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