Musica allegra per ricordarci di essere più umani e meno social. Il nuovo singolo dell'artista lombarda fa parte dell'album Le Cose Vere. L'INTERVISTA
Un messaggio diretto espresso con la sensibilità che da sempre la contraddistingue. Luisa Corna ci accompagna nell'estate 2021 con Come Un Uomo, brano che invita chi lo ascolta a riprendere coscienza di sé e delle proprie particolarità, per trovare il proprio universo e tornare a essere più sociale e meno social. Il singolo, scritto da Luisa con Riccardo Brizi (Max Nardari ha curato la regia del video), è tratto dal suo album Le Cose Vere. Il protagonista è l’Uomo, inteso come persona, con tutte le eccezioni che lo contraddistinguono e lo rendono unico tra i suoi simili. Quello stesso Uomo che oggi, però, mette in discussione la propria individualità per essere accettato in una società illusoria, soprattutto quella virtuale dei social network, restandone sopraffatto.
Come è stato scelto il singolo?
Ha sonorità che trasmettono allegria è un senso di spensieratezza ma il testo ha esprime concetti precisi, stimola a essere più veri e meno social.
Ogni alba ha il suo tramonto…tu cosa preferisci?
Sono per i colori del tramonto ma ora dobbiamo vivere la nuova alba visto che stiamo uscendo dalle chiusure. Mi auguro che questa estate ci porti una nuova alba.
Cosa significa essere amata come un uomo?
Ogni giorno cerchiamo la nostra unicità che è fondamentale, poi però ci perdiamo nel mondo dei social dove siamo giudicati, vogliamo essere accettati quella ricerca di accettazione annulla l’unicità. Canto ogni mondo ha il suo universo non c’è uguale né diverso ed è un messaggio diretto più al mondo dei giovani, è un invito a ritrovarci nelle strade anche se i social va riconosciuto che in questi mesi sono stati importanti.
Parli di spada nella roccia, di re e regina, di poesia toccando immagini digitali: un contrasto di epoche. Dove vorresti vivere?
Sto imparando ora a essere digitale ma fatico a esserlo. Certo nel lavoro è indispensabile perché parli con tutti e hai condivisone ma fatico ad accettare in toto la loro forza perché quando vedo un tramonto faccio una foto ma la tengo per me, non condivido tutta la giornata sui social. E' un mondo prepotente è c'è chi ci sta alla grade e chi come me invece fatica.
Ho voglia di dirti ti amo davanti alla gente: ti mette melanconia sapere che oggi ti amo si dice sui social?
Il bello è potersi abbracciare e guardarsi negli occhi. Sono più i giovani che rischiano di fermarsi lì e non andare oltre.
Il finale colorato del video è una nuova vita?
Sì, è il mio augurio, ne abbiamo tutti bisogno.
Quale è una cosa vere che hai riscoperto?
La libertà di movimento, sono sempre in giro da buon saggitario. Vivo a Brindisi, ma ho la famiglia a Brescia. Soprattutto nel primo lockdown è stato molto difficile non poterla raggiungere.
Nell’album ci sono tre versioni live, perché?
Per la stima che ho per Sananda Maitreya col quale ho collaborato anni fa. Mi piaceva mettere questa testimonianza, l'album è fatto di cose che mi appartengono come quella collaborazione.
Nel 2019 hai affrontato il tema del bullismo: credi si stia lavorando bene per sconfiggerlo?
Lo ho trattato nel libro Tofu e la magia dell'arcobaleno anche se parlo di prepotenze; è una fiaba musicale per bambini, è una fiaba moderna. Volevo arrivare a loro con concetti semplici per spiegare il rispetto reciproco e l'importanza di non temere la diversità. Se di questi temi si parla ai bambini probabilmente un domani avremo uomini migliori.
La Noche in Baires la hai anche vissuta a Buenos Aires?
Purtroppo no. Mai stata, anche se è un desiderio. Nel brano c'è la partecipazione di Xavier Zanetti, che è stato un bellissimo regalo.
Ora che sei al terzo disco, quando pensi a te agli inizi con la Tequila Band provi tenerezza, nostalgia…
Le emozioni ci sono sempre. Soprattutto rimane l’affetto per i musicisti, ci siamo trovati ragazzi, cantavamo nei locali, tornavamo di notte coi furgoni, quelle esperienze sono rimaste indelebili.
Che accadrà in estate? La musica diventerà prioritaria per te?
Lo è sempre stata, poi ho avuto la fortuna di fare anche televisione, ma ci sono giunta che avevo già più di 30 anni e nella doppia veste di conduttrice e cantante; quella tivù era un po’ diversa rispetto a quella di oggi. Sentivo l'urgenza di proporre la mia musica, di fare i conti con me stessa. Per l'estate ho già fatto alcune date, navighiamo ancora a vista ma stanno arrivando le conferme.