Elisa racconta di un produttore maschilista che le disse: "Sei carina, pensa a cantare'"

Musica
Instagram/Elisa

Su Instagram la cantante ha ripercorso un episodio legato ai suoi esordi nel mondo della musica. "Lascia perdere la scrittura", le aveva detto un produttore. E lei dice: "Avevo 15 anni, quelle parole mi fecero venire la gastrite". Poi la rivincita arrivò anni dopo con Tina Turner

"Sei carina, pensa a cantare. Lascia stare la scrittura. Avevo quindici anni e quelle parole mi fecero venire una gastrite che durò per dei mesi". Così la cantante Elisa Toffoli ha raccontato su Instagram un episodio legato ai suoi esordi nel mondo della musica, quando "un produttore maschilista" la invitò a dedicarsi solo all'esecuzione dei brani. L'artista ha anche aggiunto di non essersi abbattuta, riuscendo a ottenere una rivincita anni dopo grazie a Tina Turner.

"Avrei dovuto lasciar stare, produzione, arrangiamenti, curiosità"

Nel post Elisa ha pubblicato una foto con la chitarra circondata da tastiera, casse e mixer. "Avrei dovuto lasciar stare anche la produzione, gli arrangiamenti, la curiosità per tanti strumenti - ha scritto - perché era tutto troppo. Sarebbe bastato sorridere, mettermi carina, cantare bene e tenermi da conto. Queste sono state le parole di un produttore maschilista in cui sono inciampata prima ancora dei miei esordi. Per me sono state solo altra benzina, amara sì, ma pur sempre buona per spingere ancora più giù l’acceleratore".

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Tina Turner: "Sono orgogliosa di donne come te"

Il racconto prosegue con un salto di una decina di anni, quando Elisa si è poi ritrovata in studio a Zurigo con Tina Turner. All'epoca l'artista emiliana aveva 27 anni ed era con la star statunitense per registrare la voce di quest'ultima. "Ero la produttrice del brano che avevo scritto per il nostro duetto - si legge nel post - e ne curavo quindi gli arrangiamenti e anche tutti gli aspetti tecnici della registrazione. Lei mi disse: "Sono molto orgogliosa di te, donne come te stanno cambiando il mondo. Quando ero giovane io, quello che stai facendo tu oggi qui con me sarebbe stato impensabile". Infine Elisa conclude con un invito al pubblico a non lasciare "che nessuno ci dica che questo non è il nostro posto".

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