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Loredana Errore c'è l'amore per la sua Sicilia ma soprattutto C'è Vita

Musica

Fabrizio Basso

Nicolò Novali

L'artista siciliana ha pubblicato il suo quarto album. E' tra i protagonisti del progetto Sicilia Per L’Italia, campagna di promozione della salute e di sensibilizzazione verso i corretti comportamenti da seguire in occasione di queste festivitàUn progetto che ha come ulteriore obiettivo quello di raccogliere fondi a sostegno delle famiglie degli operatori sanitari che hanno perso la vita in prima linea negli ospedali italiani. L'INTERVISTA

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Un inno alla vita, un atto di fede verso se stessi e il prossimo. Un senso di famigliarità e vicinanza. Questo è C'è Vita il nuovo album, il quarto della sua storia, di Loredana Errore, che celebra così i sui primi dieci anni di carriera. Aspettando di poter riprendere il contatto fisico con i fan l'artista siciliana sostiene ha aderito al progetto Sicilia per l'Italia che oltre a sensibilizzare ai corretti comportamenti, si propone, attraverso il brano Viene Natale (Se stiamo lontani staremo vicini) di raccogliere fondi a sostegno delle famiglie degli operatori sanitari che hanno perso la vita in prima linea negli ospedali italiani (tutto sul coronavirus). È possibile donare tramite un’offerta libera all’IBAN attivato per l’occasione dalla Fondazione Giglio (IBAN: IT78Y0521643260000000091315) o attraverso la piattaforma digitale Gofundme (http://gf.me/u/zdgknt). Questa opera di solidarietà è promossa dalla Regione Siciliana e dalla Fondazione Giglio di Cefalù. Gli artisti e i musicisti coinvolti sono: Carmen Consoli, Roy Paci, Nino Frassica, Rosario Fiorello, Mario Biondi, Mario Venuti, Suor Cristina, Giovanni Caccamo, Deborah Iurato, Loredana Errore, Mario Incudine, Kaballà, Ivan Segreto, Lello Analfino, Giuseppe Anastasi, Roberta Finocchiaro, Silvia Salemi, Miele, Carlo Muratori, Daria Biancardi, Lidia Schillaci, Coro Interscolastico Vincenzo Bellini di Catania, Daniela Giambra, Picciotto, Massimo Youth Orchestra - Orchestra Giovanile del Teatro Massimo di Palermo, Patrizia Laquidara, Rosario Di Bella, Shakalab, Tony Canto, Vincenzo Spampinato, Caterina Anastasi e Manola Micalizzi dei Babil On Suite. Con Loredana ci siao fatti una lunga e bella chiacchierata al telefono.

 

Partiamo dalla tua partecipazione al progetto Viene Natale.

Mi sono ritrovata in questo progetto casualmente, non sapevo che si stavano muovendo questi grandi cuori che hanno scritto una canzone piena di gioia anche se affronta il Natale in modo diverso, con un senso di smarrimento e mancanza di punti di riferimento. E' un onore e un piacere esserci, lo ho fatto con estrema semplicità, con l'idea di utilizzare il valore artistico per aiutare chi è stato danneggiato dal covid (tutto sul coronavirus). La Sicilia si è messa a disposizione con la voce.
Voi sostenete le famiglie degli operatori sanitari deceduti ma cosa si sta facendo per la musica?
Penso a un luogo comune: quando ti chiedono cosa fai nella vita e tu dici musica chi ha posto il quesito resta perplesso. Questa domanda che scimmiotta la figura dell’artista è già una risposta…ci sono limiti e problemi ma comunque non si fa abbastanza. In altri paesi piccole cose ne fanno, qui siamo fermi. Non dobbiamo combattere coi mulini a vento ma seguire le onde.
Torniamo a casa come nasce?
Il terzo singolo di C’è Vita. Essere in questa culla artistica è stato un viaggio che mi ha ripagato di tanto. Mette in evidenza la casa, che è madre perché anche in questa pandemia ci ha protetti e isolati dal virus. Bisogna partire da una buona dose di se stessi per essere luce per gli altri.
Chi dovrebbe imparare a stare più zitto?
Non ho un nome, ma in un ventaglio generale dico stiamo attenti a dire cose senza pensare. Le parole vanno usate con dovizia.
Ti senti una falena?
Mi sento più una crisalide che ogni tanto mette la testa fuori. La musica è importante, la amo e conoscendo quel mondo da Amici in poi voglio che le storie, i racconti siano piccoli fili argentati.
Hai imparato a stare da sola?
E' una grande risorsa, vedere magari un bel film e dirsi come sto bene da sola. E’ la conquista più grande. Io la temevo poi negli anni mi sono affrancata da questa ansia. Sono autocritica: dobbiamo desiderare di essere luce in mezzo agli altri ma guardandosi sempre dentro.
Oggi dove ti senti a casa?
Quando canto mi sento a casa. Poi casa è parlare con mia madre o il tepore famigliare di un divano ma diventando più donna chiamo casa la musica.
Uno dei temi che tratti è l’uso delle parole: oggi credi che i social ci facciano sbagliare?
Se ne conosci l’uso lo padroneggi, in significato può essere letto in positivo o negativo ma resta uno. Il problema viene quando si cerca di mistificare il significato: ciò è pessimo, deleterio, meschino perché spesso la vittima è un pubblico giovane. In televisione mi piacciono i documentari, viaggio stando a casa: un adolescente non lo capisce ma va protetto, certi aiuti non hanno prezzo.
Grazie vita è un inno a noi, all’umanità: che rapporto hai con la fede?
E’ il mio mantello da superman. Ho sempre avuto un aiuto personale che mi faceva contrastare le apparenze un po’ negative. Mai mi sono accontentata che ci sia solo una vita. Fin da piccola ho avviato questo dialogo aperto con me stesse e la fede, sentendomi protetta. Conta comunicare.
Ragazza occhi di cielo: hai pensato per il decennale di farla originale anziché darle nuovi suoni?
L'idea è stata subito questa, l’album era in stile 2020 e dunque ci è sembrato giusto rileggerla in chiave elettronica e trap ma senza perdere la tempra cantautorale che mi ha lasciato Biagio Antonacci quando me la ha donata. Di Ragazza occhi di cielo mi manca un video ufficiale e spero un giorno di realizzarlo.
Cosa resta della Loredana di Amici?
Tanti sorrisi, voglia di cantare, di confrontarmi, voglia di musica. Soffrivo il non cantare davanti a un pubblico ed essere giudicata e ti dico che solo la morte mi staccherà dalla musica. Mi manca Maria e avrei voglia di tornare. Quello che ho vissuto ad Amici oggi sono tante finestre nel mio cuore e un grande grazie perché lì è partita la mia magia.
Celebri i dieci anni di carriera, come ti immagini tra altri dieci anni?
Vorrei darmi una rassicurazione ma in questa vita ci si sorprende sempre. Spero siano migliori di adesso e di viverli tutti su un palco. Se no chiudo il contatto con la realtà e vivo una vita di semplicità. Se manca l’obiettivo del sogno si perde la forza per raggiungerlo. E' fortissimo in me il sacro fuoco della musica.
Covid permettendo che accadrà nei prossimi mesi della tua vita?
Parto con una sorpresa di buon 2021 sui social e presto arriveranno le informazioni per partecipare. Poi voglio tornare a cantare dal vivo e chiedo più attenzione al nostro lavoro. Un po’ più di cura, che ci diano tempi, anche lunghi, ma che ci permettano di organizzarci. La musica fatica a navigare a vista.

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