Mr Rain, i Fiori di Chernobyl e la costante sfida a se stesso

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Fiori di Chernobyl, il singolo di Mr Rain continua la sua ascesa nelle classifiche digitali. È da settimane ai vertici di Spotify, Apple,   iTunes e nella classifica ufficiale di FIMi/Gfk, oltre ad essere tra i brani più utilizzati su TikTok e ora è entrato nella Viral Global di Spotify. L'INTERVISTA

(@BassoFabrizio)

Sono sbocciati in tutte le piattaforme e in tutte le classifiche i Fiori di Chernobyl di Mr Rain. Cammineremo sopra queste nuvole, Passeranno questi temporali, Anche se sarà difficile, Sarà un giorno migliore domani, sono alcune delle parole del brano che sembra fatto apposta per il periodo storico che stiamo vivendo ma che parla in generale di rinascita dopo i momenti bui. L'intervista.

Partiamo dalle origini. Cosa c'è lungo il percorso che porta ai Fiori di Chernobyl?

Ho scoperto la musica grazie a Eminem, io sono un suo grande fan, poi ho iniziato a suonare e cantare un po per gioco, con il passare degli anni ho iniziato a studiare pianoforte con dei tutorial su internet utilizzando software per la produzione audio: in questo modo ho iniziato a produrre tutto da solo. Con il tempo questa passione è diventata il mio lavoro, ho fatto il mio primo mixtape, il primo album, poi nel 2018 siamo usciti con Warner col secondo album e ora eccomi qui.
C'è qualche connessione tra il tuo nome e il tuo modo di fare arte oppure è una scelta stilistica?
Ho scelto questo nome per una ragione particolare, devi sapere che io scrivo le mie canzoni solo nei giorni di pioggia, aumenta la mia creatività e mi aiuta a esprimermi al 100 per 100. La pioggia mi fa tirare fuori tutti i miei pensieri in modo naturale e diretto. Tutti i testi sono stati scritti durante giornate di pioggia, ovviamente il lavoro non si ferma alla scrittura ma tutto intorno ci sono quei ricami e quei dettagli che vengono curati anche durante le altre giornate a prescindere dalla pioggia.
Il tuo ultimo brano è Fiori di Chernobyl, cosa ti ha ispirato nella scrittura di questo brano e cosa vuoi esprimere attraverso il titolo della canzone e le sue parole?
Ho scelto questo titolo perchè dopo qualsiasi catastrofe ci si rialza sempre, io ho vissuto un anno molto cupo in cui sono sparito completamente dai concerti, dai social, praticamente da tutto. Diciamo che ho scritto questa canzone per aiutarmi ad affrontare e a risolvere i miei problemi. La canzone sembra essere scritta per queste giornate difficili ma in realtà la scrittura risale a novembre. Spero che questa canzone come ha aiutato me possa essere utile per far ritrovare la speranza a tante persone, domani sarà sicuramente un giorno migliore.
Possiamo dire che il caso ha voluto un pò giocare con la tua canzone. L’uscita in questo periodo è casuale oppure vi è qualche collegamento?
Possiamo dire che è stata una pura casualità, già da dicembre pensavo di far uscire questo brano come primo singolo, anche io sono un pò stupito.
Secondo te la particolarità del momento che viviamo e il significato stesso del brano, dunque la rinascita dopo momenti per te molto complicati, quanto può incidere nella creazione di una speciale connessione tra l’artista e il suo pubblico e quanto potrebbe anche far avvicinare alla tua musica nuovi fan?
La cosa bella di tutti i feedback che ho ricevuto è il fatto che attraverso questa canzone le persone riescono a risollevarsi. Secondo me questa può essere considerata una vittoria. Penso che sia questo l’elemento importante nelle mie canzoni, riuscire a trasmettere cio che vivo e tanti riescono a riconoscersi nelle mie esperienze, è questo che mi porta a sviluppare un rapporto empatico tra me e il pubblico, è proprio il modo di raccontare la mia e la loro vita a legarci. Infatti credo che questa situazione di oggi contribuisca particolarmente nel rafforzare il legame con il pubblico.
Ho visto il video, un video molto curato nei dettagli, che va oltre il classico video musicale: quanto le immagini sono importanti nella trasmissione del significato stesso della canzone, quanto lavoro c’è stato e come è nata l’idea di un video così complesso
Innanzitutto io sono un fan dei video, in passato me li giravo io. L’idea di un video così complesso viene dal fatto che partendo dalla rinascita e dal nuovo disco avrei voluto dare un’impronta più cinematografica ai video. Infatti questo video è collegato a quelli degli altri due singoli che anticiperanno il disco. L'insieme di questi tre video andrà a formare un cortometraggio, Fiori di Chernobyl è solo una parte del progetto. Devo dire che sono molto carico per questo perchè è la prima volta che in Italia si fa una roba simile. Il video di questo brano rappresenta un mio viaggio introspettivo alla ricerca del vero me, ovviamente con i successivi video si potrà comprendere meglio e avere una visione di insieme.
L’anno scorso è uscito il singolo La somma che si pone a metà strada tra il tuo ultimo album e Fiori di Chernobyl: c'è qualche connessione fra i due brani in un’ottica futura?
A essere sinceri La somma è stato un ponte fra l’ultimo lavoro e questo, sono due periodi distinti e con Fiori di Chernobyl posso dire che inizia un nuovo mood, il singolo dello scorso anno rappresenta un capitolo a sé.
Tenendo in considerazione che il tuo precedente album ha avuto un notevole successo, c'è stato il disco di platino, le oltre 50 milioni di views di Ipernova, sei conscio che le aspettative per il tuo prossimo album sono alte?
Io tendo sempre a superare ciò che ho fatto prima, sono molto competitivo con me stesso. Sto cercando di dare un tocco abbastanza innovativo per quanto riguarda la produzione, in particolare sto dedicando molto lavoro ai testi, infatti è la prima volta che scrivo piu volte le canzoni fatte. L’obiettivo è fare un level-up mantenendo lo stile che mi contraddistingue ma cercando di innovarlo. E' un po' complicato ci vuole tempo poichè sono io a fare anche le basi, ma sta uscendo un lavoro molto fico.
Per concludere vorrei chiederti se con l’album arriverà anche il tour?
Allora quando si sarà sistemato tutto sicuramente si, ovviamente il tour seguirebbe l’uscita dell’album, vorrei non fosse un semplice tour in cui canto e basta, dovrà essere un’esperienza, voglio studiare bene le scenografie e tutto il live a 360 gradi, vorrei provare anche qui a superare quanto fatto col mio primo tour.

 

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