Subsonica, l'8 è un tour che ti fa toccare l'infinito

Musica

Fabrizio Basso

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Doppia serata al Forum di assago di Milano per i Subsonica che con il loro 8 Tour stanno trasformando l'Italia in una discoteca. Abbiamo visto il concerto e ve lo raccontiamo

(@BassoFabrizio)

Sono loro i primi a dirlo ma che nell'aria c'è un grande ritorno si percepisce prima che le luci si spengano e che la discoteca dei Subsonica si accenda. La festa dell'8 Tour comincia con delle linee impazzite sui videowall, come si trattasse di un corto circuito poi un attimo di silenzio, di sospensione ed eccoli Samuel, Boosta, Ninja, Vicio e Max Casacci tutti in linea, come fossero il centrocampo del calciobalilla. Sopra ognuno di loro uno schermo che li mostrerà in action per le oltre due ore di concerto, a volte da differenti prospettive. Un album fotografico in movimento non solo per chi è lontano dal palco ma condividere un viaggio lungo oltre vent'anni che ha sì conosciuto momenti di stanchezza ma che è stato, soprattutto, rivoluzionario. Dai piccoli club alle grandi folle senza rinnegare il loro passato e raccogliendo almeno tre generazioni. Ognuno ha i suoi progetto individuali e ogni volta che si legge di un deejay set o di un disco realizzato con altri serpeggia l'idea che i Subsonica si siano sciolti. E invece ritornano sempre, cattivi, potenti, ironici, trascinanti. Una scaletta, la loro, che può permettersi di cancellare Istrice e Microchip Emozionale senza togliere magia alla serata o mandare a casa qualcuno scontento. certo qualche bocca storta si vede ma è perché il troppo ballare a tolto il fiato

A proposito di ritorno prepotente con l'album 8 non si poteva non partire con un esorcismo chiamato Bottiglie Rotte. Uno iato tra l'apparizione e lo scatenamento che arriva già dalla seconda canzone con Discolabirinto. Tutto il Forum salta, non solo che ha scelto l'anarchia del parterre. Il palco è un arcobaleno, le luci infieriscono, positivamente, sul pubblico. Solo Ninja, alla batteria, non può scatenare l'energia. Tutti gli altri, compreso Boosta e la sua tastiera basculante, sono scatenati: Samuel è un maratoneta, Casacci un rocker e Vicio fa friggere il basso incessantemente. Il viaggio sull'astronave Subsonica è lungo due ore e, saltando sulla scaletta, troviamo Nuova Ossessione, Punto Critico e Liberi tutti fino a L'Incredibile performance di un uomo morto che chiude la prima parte ma non fa scendere l'adreanalina. Si riparte con Cieli in fiamme e poco dopo appare sul palco Willy peyote che si ferma il tempo di tre canzoni e di ribadire la torinesità della serata. Ecco Aurora, Depre e Le Onde che ci fanno scivolando verso un finale completato dal trittico benzina Ogoshi, Tutti i miei sbagli e Strade. Ed è sulle strade della musica che portano ognuno di noi a casa che prosegue la magia. Sotto pelle c'è un microchip emozionale...fuori dal normale.

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