Venditti festeggia in concerto a Verona i 40 anni di Sotto il segno dei pesci

Musica

Fabrizio Basso

Antonello Venditti duetta con Ermal Meta

Antonello Venditti celebra all'Arena di Verona i 40 anni di Sotto il segno dei pesci. Sul palco con lui anche Francesco De Gregori ed Ermal Meta. L'album è oggi ripubblicato nelle versioni doppio CD, vinile e Box Super Deluxe. Il racconto del concerto e l'intervista subito dopo

(@BassoFabrizio
Inviato a Verona)


Antonello Venditti celebra all'Arena di Verona i 40 anni di Sotto il segno dei pesci, album epocale oggi disponibile in una riedizione contenente anche il brano inedito Sfiga. All'inizio Venditti ha dovuto affrontare una tecnologia maldestra e ci ha ironizzato: "Forse sono i 40 anni che passano e siamo un pò rincoglioniti. Ora arriva il leggio così siamo davvero nel 1978. Il concerto ha registrato il tutto esaurito per quasi 4 ore di musica e una scaletta effettiva diversa da quella prevista: solo 26 i brani eseguiti su 32. Un concerto intergenerazionale perchè “le generazioni sono diverse ma noi siamo sempre gli stessi. Dobbiamo mostrare che tra noi c'è sempre un filo logico che si declina verso il futuro". Sul palco non solo la sua attuale band ma anche dagli storici compagni di viaggio Marco Vannozzi, Renato Bartolii, Claudio Prosperini, Adolfo Lamorgese e Carlo Saliotto. É un concerto umano, emozionale, che alterna le canzoni con gli interventi del cantautore capitolino. Si parla di droga con Lilly, di quando la droga era una sola, l'eroina, e di quando era impossibile aiutare davvero chi era entrato nel vortice dell’astinenza. Molte sorprese hanno animato la serata: prima Totti sul maxischermo e Venditti che gli dedica Giulio Cesare, e poi due grandi artisti e amici. Dapprima De Gregori, "vecchio amico" della scuola romana, con cui canta Bomba o non bomba, Sempre e per sempre, Attila e la stella e Roma Capoccia. Poi appare Ermal Meta che considera Venditti un padre. La setlist che si è ricreata nel corso del concerto è andata a discapito delle grandi canzoni d'amore del cantante romano, che ci auguriamo di sentire al Palalottomatica di Roma il 21 e 22 dicembre. Un viaggio lungo 40 anni, un memonte epico per la musica italiana.


L'INTERVISTA

Abbiamo incontrato subito dopo il concerto all'Arena di Verona.
La scaletta, che stasera è sembrata troppo complessa per pretendere di sostenere solo 3 ore di concerto, verrà rispettata anche nelle date di Roma?
Vedremo. Manca la parte mediana e tutta la parte delle canzoni d'amore. La tv uccide i concerti. Nel pubblico non ci sono figuranti. Ora i concerti si fermano e si ripetono ma non si può interrompere un racconto.
Ci sono stati molti problemi tecnici
Fortunatamente la tecnologia non era fondamentale per la riuscita del concerto. L'elemento musicale è sempre andato bene. Per il Palalottomatica avremo la possibilità di fare più prove, cosa che per questa sera non ci è stato possibile fare.
La riedizione di Sotto il segno dei pesci vedrà una rielaborazione dei suoni?
No, ci saranno solo nuovi elementi umani grazie ai musicisti. Ogni artista suona ed emoziona indipendentemente dalla chitarra o dal pianoforte che si trova a suonare. Ci sarà una diversa umanità.
Ha definito questo concerto intergenerazionale: che intende?
C'erano tutte le età possibili nel pubblico. Anche nella scelta dei miei ospiti c'è la voglia di rappresentare la vecchia e lanuova generazione come cose legate, verso il futuro. Quello che mi ha reso più felice è stato vedere pochissima gente con il telefonino in mano. Il pubblico era fisso sul concerto.
Ermal Meta, cosa vi lega e cosa vi divide?
Riconosco in Ermal qualcosa che avevo e qualcosa che non ho.
Sfiga è l'unico inedito presente nella riedizione
É un brano che tratta le discriminazioni, da quelle sessuali a quelle fisiche o religiose. Anche Dalla si metteva un parrucchino, siamo stati tutti discriminati. C'è sempre stato il disagio della diversità.
Qualcuno del pubblico ti ha rimproverato per la sigaretta accesa sul palco perché vietato in Arena
Sono amico dei pompieri, mi portano il posacenere per evitare di buttare a terra la cenere. É l'unico mio vizio, se togli droga, il sesso e il rock and roll cosa rimane? Le imperfezioni ci rendono unici.
Cosa la ha portata a celebrare i 40 anni di Sotto il segno dei pesci?
Avrei potuto celebrare In questo mondo di ladri ma non ha la stessa magia di Sotto il segno dei pesci, perchè nessun album parla di futuro quanto questo.
Francesco De Gregori, qualcuno ha detto che non c'è amicizia tra di voi. Stasera sul palco ci è sembrato il contrario
Ha un linguaggio completamente diverso dal mio ma ci stimiamo moltissimo. L'amicizia non per forza si traduce in lavoro. Non lavoriamo più insieme perché forse siamo diventati troppo amici. É stato davvero bello avere con me sul palco il mio vecchio-nuovo amico.
Ha affermato di non sentirsi parte di una decade precisa. Venditti della decade 2020 cosa porterà di nuovo?
Sto già lavorando al nuovo album che uscirà, spero, alla fine del 2019. Lo sto realizzando da tempo, ancora oggi io penso al futuro.

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