Diventata nota a 17 anni grazie al film Rosetta, soffriva di un cancro raro alle ghiandole surrenali
L'attrice belga Émilie Dequenne è morta all'età di 43 anni. A regalarle la fama fu, nel 1999, il film Rosetta di Luc e Jean-Pierre Dardenne, vincitore della Palma d'Oro a Cannes. Nel 2023 aveva raccontato la sua lotta contro un cancro raro alle ghiandole surrenali.
Chi era Émilie Dequenne
Nata il 29 agosto 1981, Émilie Dequenne ha studiato alla Music & Spoken Word Academy in Belgio, cominciando a lavorare a 12 anni con la compagnia teatrale La Relève. Ha ottenuto il suo primo ruolo cinematografico a 17 anni in Rosetta: per il ruolo dell'adolescente che vive in una roulotte con la madre alcolizzata, vinse il premio per la miglior interpretazione femminile a Cannes.
Dequenne ha avuto poi una carriera di alto profilo negli anni Duemila, apparendo nel thriller storico di Christophe Gans Il patto dei lupi e in The Housekeeper di Claude Berri, e nel dramma in costume di Mary McGuckian Il ponte di San Luis Rey con Gabriel Byrne, Robert de Niro e Cathy Bates.
Tra i suoi lavori più recenti troviamo Les choses qu'on dit, les choses qu'on fait, per il quale si è aggiudicata il César come migliore attrice non protagonista.
Altri capisaldi della sua carriera includono il dramma psicologico familiare di Joachim Lafosse À perdre la raison con Tahar Rahim, Chez nous – A casa nostra (per il quale ha vinto il premio Magritte come migliore attrice) e il film candidato all'Oscar Close.
Dequenne è stata vista l'ultima volta sul grande schermo lo scorso autunno nel film TKT, interpretando la mamma di un ragazzo finito in coma a seguito di un'aggressione a scuola.