Il regista premio Oscar, in collegamento, insieme ai protagonisti di Parthenope Celeste Dalla Porta, Dario Aita e Daniele Rienzo, ha incontrato i giovani giurati del Festival
Dopo il Festival di Cannes, Paolo Sorrentino ha scelto il Giffoni Film Festival per presentare in anteprima alcune immagini del suo ultimo attesissimo lavoro, "Parthenope" che sarà nelle sale dal prossimo 24 ottobre. La scelta del regista premio Oscar non è stata di certo casuale. Già nel 2005, Sorrentino aveva presentato a Giffoni uno dei suoi capolavori, "Le conseguenze dell'amore". Inoltre, "Parthenope" è "un film sulla giovinezza che parla ai giovani", rendendo Giffoni il contesto ideale. Collegato via video, Sorrentino ha spiegato con una citazione la sua decisione: "Chiesero a Andy Warhol quale personaggio di Walt Disney voleva ritrarre e disse 'Minnie, perché posso arrivare a Topolino'. Ho scelto Giffoni perché tramite i ragazzi di Giffoni posso arrivare anche a tutti gli altri, anche a quelli che appartengono ad altre categorie".
Il cast di "Parthenope" e il tema della giovinezza
Il regista premio Oscar e i tre protagonisti del film Celeste Dalla Porta (Parthenope giovane), Dario Aita, Daniele Rienzo in sala, hanno raccontato di sé e della loro esperienza sul set. “Essere giovani è una grande responsabilità, - ha detto Sorrentino - perché quando si è giovani si sta costruendo il futuro e al tempo stesso il proprio passato: quello che ricorderemo nella maniera più vivida, malinconica, luminosa e raggiante.” E aggiunge mostrando una clip del film del film: “Questa scena descrive uno di quei momenti in cui si è giovani non pensando al futuro né al passato. A voi ragazzi auguro di vivere il più possibile quei momenti in cui il presente accade e basta, in cui come diceva Sandro Penna si è talmente vivi che così vivi non si può. Una sensazione di amore, un presente che non ti mette più contro ai legami che il futuro costruisce”. Sulla stessa scena che, raccontano i protagonisti, è stata girata alle 4 del mattino, Dalla Porta ha aggiunto: "Mi ha dato una sensazione di forte malinconia, che a volte si prova nei momenti più belli. Lì era un momento di amore, di libertà, di condivisione, come lo è un abbraccio, e percepire che in quell'abbraccio c'era anche una mancanza. Mi ha trasmesso la sensazione di cercarsi e cercare qualcosa insieme”.