Ispirato al romanzo best-seller di Emmanuel Carrère, il lungometraggio racconta la vita di Eduard Limonov in un viaggio attraverso la Russia, l’America e l’Europa durante la seconda metà del XX secolo. Ecco cosa hanno raccontato a Sky TG24 il regista e il protagonista principale, Ben Whishaw
Limonov, il nuovo film di Kirill Serebrennikov, è stata presentato in anteprima mondiale, in Concorso, al 77° Festival di Cannes. Ispirato al romanzo best-seller di Emmanuel Carrère, pubblicato in Italia da Adelphi, ha come protagonisti Ben Whishaw nei panni di Limonov e Viktoria Miroshnichenko in quelli di sua moglie Elena. Scritto da Pawel Pawlikowski, Ben Hopkins e Kirill Serebrennikov, è prodotto da Fremantle, Wildside, una società del gruppo Fremantle, Chapter 2, FREMANTLEMEDIA ESPAÑA S.A., e coprodotto da Vision Distribution, Pathé, Logical Content Ventures, Formapro Film, con la partecipazione di CANAL+ CINÉ+, FRANCE TELEVISIONS. In collaborazione con SKY, in collaborazione con HYPE STUDIOS. Nel video in testa all'articolo potete vedere il video dell'intervista della giornalista di Sky Tg24 Denise Negri al regista e al protagonista maschile del film.
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Le parole del regista Serebrennikov
Un militante rivoluzionario, un delinquente, uno scrittore underground, il maggiordomo di un miliardario a Manhattan. Ma anche un poeta, un amante delle belle donne, un guerrafondaio, un attivista politico e un romanziere che ha scritto della propria grandezza. La storia della vita di Eduard Limonov è un viaggio attraverso la Russia, l’America e l’Europa durante la seconda metà del XX secolo. Ecco cosa ha detto il regista Serebrennikov a Sky TG24.
"Abbiamo iniziato questo lungo viaggio raccontando in maniera punk e ribelle, raccontando un personaggio estremo e bizzaro, ma sicuramente affascinante; poi abbiamo finito il film durante lo scoppio della guerra in Ucraina e praticamente tutte le sue profezie si sono avverate".