Mostra Cinema Venezia 2023, Sergio Castellitto: "In Enea persone che cercano la felicità"

Il feroce noir vede Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea Alessandro Giannini e Francesco Di Leva protagonisti in una capitale al buio, governata dal caos, dalla corruzione, dal cinismo e devastata dagli incendi. La recensione di Adagio di Stefano Sollima

"Ma cosa è successo?". La protesta femminista contro Woody Allen sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia non è arrivata direttamente alle orecchie dell'interessato. L'87enne regista e attore newyorchese non si sarebbe accorto nè avrebbe sentito le grida di un gruppo di donne che lunedì sera hanno manifestato contro quella che hanno definito la "cultura dello stupro" e che hanno sfilato davanti all'ingresso del Palazzo del Cinema al Lido proprio mentre Allen stava camminando sul tappeto rosso. Solo più tardi Allen sarebbe stato informato dal suo staff della protesta rapidamente sedata e non si sarebbe tuttavia scomposto. Il regista di Coup de Chance, suo 50esimo film, sarebbe rimasto, invece, assai stupito e meravigliato della calda accoglienza ricevuta sul red carpet, dove almeno 500 persone lo attendevano con la speranza di conquistare selfie e autografi. E dopo una decina di minuti di attesa, dopo che le forze dell'ordine avevano allontanato le manifestanti, ha esaudito il desiderio dei fan tra gli applausi. E solo applausi ha poi ricevuto prima del film dalla sala piena alla première, con una standing ovation di cinque minuti al termine della proiezione. Il gruppo dei manifestanti, che contavano circa 20 persone, quasi tutte donne, hanno gridato slogan tra cui "nessuna cultura dello stupro" e "parliamo per coloro che non hanno voce contro i registi stupratori". Poi è scattato il flash mob che ha visto la presenza di esponenti del Centro sociale Morion di Venezia e del collettivo Non Una di Meno, con alcune ragazze anche a seno scoperto. "Spegnete i riflettori sugli stupratori" e "lo stupratore non è malato, è figlio del patriarcato" sono stati alcuni degli slogan gridati dai manifestanti prima di essere allontanati dalla sicurezza. Il motivo della protesta che si legge in un volantino è legato alla presenza alla Mostra di tre registi accusati di violenze sessuali: Roman Polanski, Woody Allen e Luc Besson. "Quest'anno la Biennale del Cinema di Venezia ha scelto di dare spazio a registi coinvolti in vicende di violenze sessuali contro donne, anche minorenni. Denunciamo oggi la condotta di luoghi come la Mostra di Venezia, che dovrebbe veicolare la cultura del consenso, del rispetto e del credere a chi subisce la violenza ma che di fatto scelgono di continuare a legittimare la cultura dello stupro". Attraverso la pagina Instagram del centro sociale Morion è stata spiegata la motivazione della protesta: nella serata di lunedì 4 settembre "insieme a molte realtà transfemministe venute da tutto il Veneto abbiamo voluto interrompere il red carpet di Woody Allen alla Mostra del Cinema per denunciare la scelta di lasciare lo spazio e i riflettori di tutto il mondo a personalità del calibro di Luc Besson, Roman Polanski e lo stesso Woody Allen. Tre registi accusati di molestie sessuali e stupro. Troviamo inaccettabile che la Mostra del Cinema accolga tre abusatori seriali su una delle passerelle più famose del mondo in nome di un estro artistico a cui tutto è concesso. Come troviamo inaccettabile che uomini come Luca Barbareschi si permettano di prendere parola pubblicamente durante una conferenza stampa della Mostra del Cinema per screditare tutte le attrici che denunciano le molestie e le aggressioni subite lavorando sul set. Non possiamo più accettare queste uscite apertamente sessiste, perché sono la diretta causa della normalizzazione della cultura dello stupro che denunciamo ogni giorno. Ogni scelta, in quanto tale, presuppone uno schieramento. Siamo convinte che invitare degli stupratori a solcare il tappeto rosso della Mostra del Cinema vuol dire alimentare la cultura dello stupro e screditare tutte le vittime di violenza di genere. E questo semplicemente non è giusto". Sulla protesta sono in corso gli accertamenti delle forze dell'ordine

In occasione della presentazione Fuori Concorso del film Coup de Chance durante la sesta giornata del Festival, il regista Woody Allen è stato accolto sul tappeto rosso in compagnia delle attrici Lou De Laâge e Valérie Lemercier e del direttore della fotografia Vittorio Storaro

Nella sesta giornata dell'80ª edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia Priscilla Presley, la regista Sofia Coppola e gli attori Jacob Elordi e Cailee Spaeny hanno calcato il red carpet

Bagno di folla per le star protagoniste di Priscilla, pellicola in Concorso di Sofia Coppola. Guarda i look più belli sul tappeto rosso, con i voti

Debutta nella sezione Orizzonti Extra Day of the Fight, opera prima da regista di Jack Huston, una storia di sacrificio, di redenzione e di perdono ambientata nel mondo della boxe. La pellicola, con Michael C. Pitt, Nicolette Robinson, Steve Buscemi, Ron Perlman e Joe Pesci sarà proiettata in Sala Giardino alle ore 21. Il giorno del suo primo combattimento dopo essere uscito di prigione, Mikey, un pugile un tempo famoso, intraprende un viaggio di redenzione nel passato e nel presente, mettendo a rischio la propria vita a causa di una malattia di cui nessuno è a conoscenza. Nel corso della giornata, Mikey fa visita a persone che sono state importanti per lui e che lo incoraggiano a superare il passato fatto di luci e ombre

Fuori gara anche il documentario Ryuichi Sakamoto - Opus, il film-concerto firmato da Neo Sora sull'ultima esibizione del grande musicista scomparso a marzo, che sarà presentato in Sala Grande alle ore 14. Il 28 marzo 2023 è morto Ryuichi Sakamoto, dopo aver lottato contro un cancro. Negli ultimi anni, il musicista non era più in grado di esibirsi dal vivo. Ciononostante, alla fine del 2022 Sakamoto ha raccolto le forze per lasciare il mondo con un'ultima performance: un film concerto i cui protagonisti erano solo lui e il pianoforte. Curati da Sakamoto stesso e presentati nell'ordine da lui deciso, i venti pezzi eseguiti nel film narrano la sua vita in musica senza ricorrere alle parole

Fuori gara nella settima giornata dell'80ª edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia c'è Hit Man di Richard Linklater, un'opera che mescola commedia, noir, thriller e dramma psicologico ispirata ad un fatto realmente accaduto. La pellicola con Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio sarà presentata in Sala Grande alle ore 21.45. Gary Johnson è il killer professionista più richiesto di New Orleans. Per i suoi clienti è come se fosse uscito da un film: il misterioso sicario da ingaggiare. Ma se lo si assolda per fare fuori un marito infedele o un boss violento, è bene stare in guardia, perché lui lavora per la polizia. Quando infrange il protocollo per aiutare una donna disperata che cerca di scappare da un fidanzato violento, si ritrova ad assumere una delle sue false identità.

I film Fuori Concorso oggi alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia sono tre: Hit Man di Richard Linklater, che sarà proiettato in Sala Grande alle ore 21.45, Ryuichi Sakamoto: Opus di Neo Sora, che sarà proiettato in Sala Grande alle ore 14, e Frente a Guernica di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, che sarà proiettato in Sala Giardino alle ore 16

In gara nella settima giornata dell'80ª edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia c'è anche la cineasta polacca Agnieszka Holland con Zielona granica (Il confine verde) , racconto ambientato tra rifugiati provenienti dal Medio Oriente e dall'Africa, "intrappolati" al confine tra Bielorussia e Polonia. La pellicola con Jalal Altawil, Maja Ostaszewska, Tomasz Włosok sarà presentata in Sala Grande alle 16.15. Nelle foreste paludose che costituiscono il cosiddetto "confine verde" tra Bielorussia e Polonia, i rifugiati provenienti dal Medio Oriente e dall'Africa si trovano intrappolati in una crisi geopolitica. Pedine di questa guerra sommersa, le vite di Julia, un'attivista di recente formazione, di Jan, una giovane guardia di frontiera, e di una famiglia siriana si intrecciano