A un mese dalla morte dell'attore e regista, la città di Firenze gli ha reso omaggio. "Quando Francesco ci ha lasciato avevamo promesso che Firenze mai l'avrebbe dimenticato”, aveva dichiarato nei giorni scorsi il sindaco Dario Nardella. Mirco Rufilli, consigliere delegato per la fiorentinità di Palazzo Vecchio, ha aggiunto: "Francesco è patrimonio di tutti noi”. La prima parte della serata è stata trasmessa in diretta su Sky
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A un mese dalla morte dell'attore e regista Francesco Nuti, la città di Firenze gli ha reso omaggio.
Ieri, mercoledì 12 luglio, alle 21.15 in piazza Santa Croce si è tenuto un evento commemorativo dedicato al compianto attore, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e cantante nato a Firenze.
"Quando Francesco ci ha lasciato avevamo promesso che Firenze mai l'avrebbe dimenticato”, aveva dichiarato nei giorni scorsi il sindaco Dario Nardella. La prima parte della serata è stata trasmessa in diretta su Sky.
Firenze ha commemorato il suo illustre cittadino Francesco Nuti, prematuramente scomparso a Roma lo scorso 12 giugno all'età di 68 anni, con un evento dal titolo significativo: "Dammi un bacino!”.
Questo titolo cita una delle battute più conosciute del Nuti attore, come ben sanno i suoi fan...
All'evento sono intervenuti amici e colleghi del regista scomparso. È stato proiettato il suo capolavoro, il film Caruso Pascoski di padre polacco, girato interamente a Firenze e con importanti scene ambientate proprio a Santa Croce.
Tra gli ospiti che hanno presenziato, non sono mancati i colleghi e amici Alessandro Haber, Giovanni Veronesi, Antonio Petrocelli, Ugo Chiti e Sergio Forconi.
L'evento è stato realizzato grazie al sostegno della Città Metropolitana di Firenze e del Comune di Firenze, in collaborazione con l'associazione Bang!, Rti Mediaset, La Compagnia e Fairplay.
Le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella
"Quando Francesco ci ha lasciato avevamo promesso che Firenze mai l'avrebbe dimenticato”, aveva dichiarato nei giorni scorsi il primo cottadino di Firenze Dario Nardella. “Pochi giorni dopo la sua morte in piazza della Signoria avevamo fatto risuonare le note di Sarà per te insieme ai suoi familiari, e mercoledì sera, a un mese dalla scomparsa, piazza Santa Croce lo omaggerà con una serata tutta dedicata a lui e alla sua poesia. Sarà l'occasione di ricordarlo come regista, attore, cantante e per rivedere o vedere per la prima volta uno dei suoi film più famosi e amati".
Mirco Rufilli, consigliere delegato per la fiorentinità di Palazzo Vecchio, ha concluso dicendo: "Sono felice che Firenze omaggi Francesco Nuti con questa grande serata. Lo avevamo promesso fin da subito, perché crediamo fortemente che Francesco sia patrimonio di tutti noi e questo sarà il momento in cui tutti insieme potremo finalmente omaggiarlo, come merita".
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Francesco Nuti è stato un attore, regista, cantante e comico italiano tra i più amati di sempre.
Il suo esordio nel mondo dello spettacolo avvenne negli anni '70, quando si esibì in teatro e partecipò ad alcuni programmi televisivi di varietà. La sua vera svolta arrivò però negli anni '80, quando ottenne un grande successo grazie alle sue interpretazioni comiche e al suo stile irriverente.
Nuti divenne ben presto un'icona della commedia italiana. Fin da subito è stato molto amato dal pubblico per la sua personalità eccentrica e il suo umorismo unico.
Oltre alla carriera di attore, si distinse anche come regista. Tra le opere più note che lo vedono dietro la cinepresa, ricordiamo Casablanca, Casablanca (1985) e Caruso Pascoski di padre polacco (1988), quest'ultimo girato interamente a Firenze, sua città natale (e proiettato in occasione dell’evento commemorativo di ieri tenutosi nel capoluogo della sua nativa Toscana).
Nel 2005 Francesco Nuti è stato protagonista del film Concorso di colpa, un poliziesco diretto da Claudio Fragasso, in cui l'attore ha vestito i panni dell'ispettore Francesco De Bernardi, impegnato in un delitto legato al caso Moro. Quello è stato il suo ultimo film.
La vita di Francesco Nuti non è stata facile, segnata da tanto dolore. Soffrì di depressione, ebbe gravi problemi di alcolismo e tentò perfino il suicidio.
Si è spento all'età di 68 anni a Roma, dopo una carriera che gli ha fatto guadagnare due David di Donatello e un Nastro d’Argento. Nel 2006 aveva avuto un incidente domestico a seguito del quale aveva perso l'uso della parola e le capacità motorie. Era malato da tempo.