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È morto Walter Mirisch, il produttore di A qualcuno piace caldo e I magnifici sette

Cinema
©IPA/Fotogramma

Il fondatore della Mirisch Co. è scomparso il 24 febbraio a Los Angeles all'età di 101 anni per cause naturali. Ex-presidente dell'Academy Of Motion Pictures Arts and Sciences e destinatario di innumerevoli riconoscimenti alla carriera e per gli sforzi umanitari, dal 1957 Mirisch ha prodotto 67 film e collezionato 28 Premi Oscar. “Riconosceva una buona storia quando ne trovava una, e lottava con le unghie e con i denti per portarla sullo schermo” ha detto l'amico Steven Spielberg

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Walter Mirisch, storico produttore indipendente di film come A qualcuno piace caldo, I magnifici sette e West Side Story, è morto il 24 febbraio a Los Angeles per cause naturali all’età di 101 anni. “Walter ha fatto una figura gigantesca nell’industria cinematografica e i suoi film sono stati classici pioneristici che hanno coperto ogni genere, mentre non ha mai mancato di intrattenere il pubblico di tutto il mondo” ha dichiarato l’amico Steven Spielberg in un comunicato. “Ha ottenuto così tanto nella vita e nell’industria – se vivi fino a 101 anni e hai prodotto L’appartamento, direi che è stata una buona corsa”. Il regista ha definito il produttore “sia un gentiluomo che un ardente sostenitore dei buoni film”, nonché un sostenitore di “molteplici generazioni di appassionati registi”, anche perché “riconosceva una buona storia quando ne trovava una, e lottava con le unghie e con i denti per portarla sullo schermo”. Spielberg ha infine ringraziato per la presenza di Mirisch nella sua vita: “Sono sia un miglior regista che una persona migliore per aver conosciuto Walter”. Mirisch, che dal 1973 al 1977 è stato anche Presidente dell’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences, l’istituzione che assegna i Premi Oscar, è stato ricordato anche da Janet Yang e Bill Kramer, rispettivamente Presidente e amministratore delegato dell’Academy: “Walter Mirisch è stato un vero visionario, sia come produttore che come leader del settore. Ha avuto un forte impatto sulla comunità cinematografica e sull’Academy stessa, ricoprendo il ruolo di presidente e di governatore dell’Academy per molti anni. La sua passione per il cinema e per l’Academy non ha mai vacillato, ed è rimasto un caro amico e consigliere”.

VITA E CARRIERA

Nato a New York nel 1921, otto anni prima della prima cerimonia dell’Academy, durante la Seconda Guerra Mondiale Mirisch ha lavorato in una manifattura di aerei bombardieri per poi iscriversi all’Università del Wisconsin e all’Harvard Business School. Nel 1957 Mirisch, allora in carica alla Allied Artists, ha fondato insieme ai fratelli maggiori Marvin e Harold la società di produzione The Mirisch Co. e ha firmato un contratto di distribuzione con la United Artists. Nei due decenni successivi, la società ha prodotto 67 film, tra i quali A qualcuno piace caldo (1959), I magnifici sette (1960), La grande fuga (1963), La pantera rosa (1963), Uno sparo nel buio (1964), Arrivano i russi, arrivano i russi (1966), Hollywood Party (1968), L’affare Thomas Crown (1968), Il violinista sul tetto (1971) e Il prigioniero di Zenda (1979), e ha collezionato 28 Oscar, tra i quali i premi per il Miglior film vinti dalla commedia di Billy Wilder L’appartamento (1960, dal dramma musicale di Robert Wise e Jerome Robbins West Side Story (1961) e dal dramma diretto da Norman Jewison La calda notte dell’ispettore Tibbs (1967), nel quale Rod Steiger interpreta un uomo di legge del Mississippi e Sidney Poitier un detective nero che indaga su un omicidio in una città razzista del sud. Mirisch ha inoltre prodotto i film Duello alla pistola (1959), Quelle due (1962), La porta dei sogni (1963), Hawaii (1966), candidato a ben sette Premi Oscar, La banda di Harry Spikes (1974) e La battaglia di Midway (1976) e ha lavorato con innumerevoli registi, tra i quali Blake Edwards, John Ford, John Sturgis e William Wyler. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, spiccano il premio Irving G. Thalberg nel 1973 per “la qualità costantemente elevata della produzione cinematografica, il premio Jean Hersholt nel 1983 per gli “sforzi umanitari” e il premio Cecil B. DeMille alla carriera. Nei suoi film, proprio come nel vincitore di cinque Premi Oscar La calda notte dell’ispettore Tibbs, Mirisch ha sempre affrontato temi sociali. Nel 1998, in occasione del 30º anniversario della pellicola, il produttore, premiato dall’Academy con una copia restaurata, ha dichiarato: “Ancora oggi questo film ha molto da dirci. Invece di fare grandi discorsi, il film si esprime drammaticamente su come uno sceriffo bifolco del sud e un detective nero dell’est riescano finalmente a vedersi l’un l’altro non come stereotipi ma come individui”.

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