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Benedetta Porcaroli al Festival di Berlino: “Questa carriera la vivo come una maratona”

Cinema

Letizia Rogolino

©IPA/Fotogramma

La giovane attrice romana è stata selezionata tra i talenti emergenti europei per le Shooting Stars della Berlinale 2023

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Ogni anno la Berlinale dedica spazio ai talenti emergenti, quei giovani attori che si sono distinti sulla scena europea e che, nei giorni del Festival, possono incontrare produttori e registi per coordinare il futuro della loro carriera. La sezione si chiama Shooting Stars e dopo la partecipazione di Matilda De Angelis nel 2018, quest’anno è stata la volta di Benedetta Porcaroli, giovane talento romano che abbiamo visto nella serie Netlix Baby, nei film La Scuola Cattolica, 7 donne e un mistero, e recentemente tra il Festival di Venezia e la Festa del cinema di Roma con Amanda e Il Colibrì.

L’esperienza Shooting Stars

“Un’occasione imperdibile per un attore questa iniziativa della Berlinale. Ho conosciuto molti registi, produttori e casting directors”, ha detto Porcaroli in un incontro stampa a Berlino. "Sono molto felice di essere presente in questa edizione presieduta da Kristen Stewart che è un’attrice che adoro", ha aggiunto. "Quando ho iniziato a lavorare ho capito che questo era il posto giusto per me e mi dicevano di trovare un piano B perché è un mestiere sempre molto precario. Invece io ho voluto scommettere su questa strada e non mi sono voltata indietro”. Nei ruoli che ha interpretato fino a oggi Benedetta Porcaroli ha dimostrato di saper unire la malinconia e la leggerezza con la giusta sensibilità e un carisma distintivo. “Sono una persona romantica e passionale”, ha confessato, sottolineando che in particolare la malinconia è un’emozione che le appartiene.

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I ruoli più difficili

Durante l’incontro a Berlino ha rivelato che fino a oggi il ruolo che le ha richiesto più impegno è stato quello del film La Scuola Cattolica che racconta la strage del Circeo, ma anche Amanda, diretto da Carolina Cavalli, in cui recita con Giovanna Mezzogiorno e Michele Bravi è stata una intensa sfida. Tuttavia “cerco di procedere a piccoli passi: questa carriera la vivo come una maratona. Quella dell’attore è una strada lunga, tortuosa. Per me è soprattutto una passione e cerco di aggrapparmi a questo nei momenti difficili”, ha detto entusiasta del suo lavoro anche se le ruba molto tempo ed energia e a volte “non sono molto a mio agio nei miei panni”. “Ho perso un po’ la spensieratezza, ma forse non ne ho mai avuta. Di certo riesco a dare più valore alle cose, come le relazioni, le persone che amo. Cerco di essere una buona compagna, una buona amica, un’attrice e una buona figlia, senza snaturarmi”.

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I prossimi progetti

Tra i suoi prossimi progetti c’è Il Vangelo secondo Maria tratto dal romanzo di Barbara Alberti, ambientato in Sardegna. Porcaroli interpreta la Vergine Maria che si ribella al suo destino e decide di fare un figlio con un uomo che ama, piuttosto che obbedire a un’imposizione divina. “Forse è il personaggio più totalizzante che abbia avuto modo di interpretare”, ha detto la giovane attrice, continuando: “La Maria sulla scena è un personaggio in movimento, non la statua che siamo soliti ammirare. È una ragazza della Galilea che vuole vivere, studiare, essere libera, ma le verrà imposto un destino”. Inoltre Bendetta Porcaroli sarà anche protagonista di un horror, Immacolate di Michael Mohan, girato a Roma al fianco di Sydney Sweeney. Tra i suoi film di questo genere preferiti Saw L’Enigmista, mentre tra le ultime uscite al cinema l’hanno colpita The Fabelmans di Spielberg e Decision to Leave di Park Chan-wook. Alla domanda sulle attrici che prende come modelli e fonte di ispirazione ha risposto: “Diane Keaton mi ha sempre fatto molto ridere. Ma Kate Winslet senza ombra di dubbio è la mia preferita. Mi piace l’onestà che traspare dal suo recitato, senza sovrastrutture”.

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