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"Apollo 10 1/2: A Space Age Childhood", il trailer del film di Richard Linklater

Cinema

A circa 15 anni dall’ultimo film di animazione di Richard Linklater, il regista ritorna con un attesissimo lungometraggio animato per Netflix

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Il film di animazione Apollo 10 1/2 sarà rilasciato dalla piattaforma di streaming Netflix il 1° aprile (visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick). Il regista Richard Linklater si è detto entusiasta di poter condurre, insieme a tutto il cast, lo spettatore all’interno di due viaggi che si intrecciano tra di loro.

La sinossi del film

Ormai manca pochissimo per i fan di Linklater, il 1° aprile il lungometraggio d’animazione sarà rilasciato da Netflix. In attesa di poterlo vedere sugli schermi, scopriamo qualche dettaglio in più sulla storia:

Apollo 10 ½ A Space Age Childhood racconta il primo sbarco sulla Luna, avvenuto nell’estate del 1969. Le prospettive narrative sono due e si intrecciano tra di loro: la prima è la visione dell’astronauta e del controllo della missione del momento trionfante, la seconda viene descritta attraverso gli occhi di un bambino cresciuto a Houston, in Texas che ha sogni intergalattici personali. Prendendo ispirazione dalla vita del regista candidato all’Oscar Richard Linklater, Apollo 10 ½ A Space Age Childhood è un’istantanea sulla vita americana negli anni ’60 che è in parte raggiungimento della maggiore età, in parte commento sociale e in parte una vera e propria avventura.”

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Il commento del regista

Dal comunicato ufficiale sono emerse le parole di soddisfazione del regista Richard Linklater, nominato Premio Oscar alla migliore sceneggiatura non originale per Before Sunset - Prima del tramonto, che ha dichiarato: “Spero che le persone vengano introdotte in questo viaggio intrecciato, che mescola la storia di un giovane astronauta sulla Luna e di un bambino che corre, mano nella mano con lui e con la sua famiglia, nella periferia vicino alla Nasa. Vorrei che il film fosse recepito come una fantasia, un libro di memorie effimere. Gran parte delle scene sono state girate durante la pandemia, per cui abbiamo cercato ancora di più di spostare l’attenzione sulla speranza, sull’ottimismo e sullo spirito comunitario.”

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