Ennio di Giuseppe Tornatore vince il Nastro d'Argento 2022 per il miglior documentario

Cinema

Il film dedicato al grande compositore Ennio Morricone ha vinto come "Miglior Documentario dell'anno" alla 76.ma edizione dei Nastri d'Argento

Va a Ennio di Giuseppe Tornatore, racconto straordinario di un protagonista del cinema e della musica che sta conquistando gli occhi e il cuore del pubblico riempiendo con successo le sale, il Nastro d'Argento 2022 per il Documentario dell'anno. Lo annuncia oggi il Direttivo, appena rinnovato, dei Giornalisti Cinematografici Italiani che inaugurano così la 76.ma edizione del Premio per l'eccellenza del cinema italiano.

"E' un Nastro alla passione, alla ricerca, al racconto d’autore di un protagonista eccezionale - si legge in una nota del Direttivo - che rende unica l’emozione di un film che, oltre la musica e il cinema, trasmette il senso profondo di un omaggio che rappresenta, insieme, viaggio sentimentale e grande cinema, lectio magistralis e racconto di una genialità assoluta nata in un mondo di disarmante semplicità. Nel film la ricostruzione di un percorso che affascina lascia storditi non solo dalla magia delle note, ma dalla potenza emotiva che filtra dalle immagini e soprattutto dalle parole. E ci fa sentire un senso di profonda nostalgia per il ‘nostro’ Morricone ma anche per quel cinema così grande e irripetibile".

 

 

Presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e al Bif&st e prodotto da Gianni Russo e Gabriele Costa (piano B Produzioni), in sala da giovedì 17 febbraio, ha già conquistato il pubblico nel primo fine settimana di programmazione nelle sale. ENNIO di Giuseppe Tornatore, distribuito da Lucky Red in collaborazione con timvision, è il ritratto a tutto tondo di Ennio Morricone, il musicista più popolare e prolifico del XX secolo, il più amato dal pubblico internazionale, due volte Premio Oscar®, autore di oltre 500 colonne sonore indimenticabili. 

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Ennio è il ritratto a tutto tondo di Ennio Morricone, il musicista più popolare e

prolifico del XX secolo, il più amato dal pubblico internazionale, due volte Premio Oscar®, autore di oltre 500 colonne sonore indimenticabili.

Il documentario lo racconta attraverso una lunga intervista di Tornatore al Maestro, testimonianze di artisti e registi, come Bertolucci, Montaldo, Bellocchio, Argento, i Taviani, Verdone, Barry Levinson, Roland Joffè, Oliver Stone, Quentin Tarantino - scene di fiction, musiche e immagini d’archivio. Ennio è anche un’indagine volta a svelare ciò che di Morricone si conosce poco. Come la sua passione per gli scacchi, che forse ha misteriosi legami con la sua musica. Ma anche l’origine realistica di certe sue intuizioni musicali come accade per l’urlo del coyote che gli suggerisce il tema de Il buono il brutto, il cattivo, o il battere ritmato delle mani su alcuni bidoni di latta da parte degli scioperanti in testa ad un corteo di protesta per le vie di Roma che gli ispira il bellissimo tema di Sostiene Pereira. Un’attitudine all’invenzione che trova conferma nel suo costante amore per la musica assoluta, e la sua vocazione a una persistente sperimentazione

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Ennio, le parole di Giuseppe Tornatore

"Ho lavorato venticinque anni con Ennio Morricone. Ho fatto con lui quasi tutti i miei film, per non contare i documentari, gli spot pubblicitari e i progetti che abbiamo cercato di mettere in piedi senza riuscirci. Durante tutto questo tempo il nostro rapporto di amicizia si è consolidato sempre di più. Così, film dopo film, man mano che la mia conoscenza del suo carattere di uomo e di artista si faceva più profonda, mi sono sempre chiesto che tipo di documentario avrei potuto fare su di lui. E oggi si è avverato il mio sogno. Ho voluto realizzare Ennio per far conoscere la storia di Morricone al pubblico di tutto il mondo che ama le sue musiche. Non si è trattato solo di farmi raccontare da lui stesso la sua vita e il suo magico rapporto con la musica, ma anche di cercare negli archivi di mezzo mondo interviste di repertorio e altre immagini relative alle innumerevoli collaborazioni svolte in passato da Morricone con i cineasti più importanti della sua carriera. Ho strutturato Ennio come uno spettacolo che attraverso gli spezzoni dei film da lui musicati, le immagini di repertorio, i concerti, possa fare entrare lo spettatore nella formidabile parabola esistenziale ed artistica di uno dei musicisti più amati del ‘900. E poi mi sono soffermato sul ‘mio’ Ennio Morricone, raccontando anche il metodo molto speciale con cui abbiamo affrontato il nostro lavoro dai tempi di Nuovo Cinema Paradiso sino all’ultimo La corrispondenza, l’argomento preferito dai giornalisti in ogni intervista. "

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