Cinema, nel 2021 in calo i film di registe donne: da Campion a Gyllenhaal, sono il 12%

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A dare i numeri è lo studio "Celluloid Ceiling" pubblicato dal San Diego State's Center for the Study of Women in Television and Film. Rispetto al 2020, i film campioni d’incassi diretti da donne hanno perso 4 punti “Basare le nostre percezioni su un numero limitato di donne di alto profilo può portare a conclusioni sbagliate sullo stato delle donne in questo mestiere", ha detto Martha Lauzen, fondatrice del centro

Il 2021 segna un calo dei film diretti da registe donne nella classifica dei 100 top campioni di incassi nell'anno. A certificarlo è lo studio intitolato "Celluloid Ceiling" (soffitto di celluloide) e pubblicato per il 24esimo anno consecutivo dal San Diego State's Center for the Study of Women in Television and Film. Dopo i successi al box office e ai premi del 2019 e 2020, nell’anno appena passato i film di registe sono stati il 12%, contro il 16% dell'anno scorso. Una percentuale leggermente maggiore di donne registe è stata registrata allargando i film in esame ai 250 più redditizi del 2021: sono state il 17% contro il 18% del 2020. Lo studio, però, è deformato da un problema di fondo. I film di Jane Campion e di Maggie Gyllenhaal sono stati girati per Netflix che li ha fatti uscire per solo pochi giorni nelle sale e non ha diffuso i risultati del box office: non sono stati dunque inclusi nella top 100 dello studio. Lo stesso vale per altre importanti registe come Rebecca Hall (Passing) o Halle Berry (Bruised) che hanno fatto debuttare il loro lavoro direttamente in streaming.

I successi del 2021: l’eccezione alla regola

Il dato in arretramento va in controtendenza con la presenza di film importanti, seppure usciti a fine anno quando la variante Omicron è tornata a far danni per gli esercenti. Ci sono i potenziali candidati agli Oscar, come il western Il Potere del Cane di Jane Campion con Benedict Cumberbatch e Kirsten Dunst e La Figlia Perduta di Maggie Gyllenhaal, tratto dall'omonimo romanzo di Elena Ferrante. Altri film che hanno conquistato il box office sono stati Eternals di Chloe Zhao per la Marvel e l'horror Candyman dell'afro-americana Nia DaCosta. Questi successi restano però l'eccezione alla regola: "Le apparenze ingannano", ha detto Martha Lauzen, la fondatrice e direttrice del Centro: "Se Zhao ha vinto l'Oscar l'anno scorso per Nomadland e Campion è una front runner quest'anno, la percentuale di donne registe è calata nel 2021. Basare le nostre percezioni su un numero limitato di donne di alto profilo può portare a conclusioni sbagliate sullo stato delle donne in questo mestiere".

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Nel 2019 la tendenza delle donne registe sembrava essere in ascesa, così come quella dei ruoli femminili nei film campioni di incassi, che aveva effetto direttamente sulla distribuzione delle parti (addirittura il 58% in Piccole Donne di Greta Gerwig). Nel 2021 sono invece aumentate le donne produttrici (dal 30% al 32%) e produttrici esecutive (dal 21% al 26%). Stabili invece le sceneggiatrici (17%) e le direttrici di fotografia (6%).

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