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Quando il cinema fa visita allo sport: "L'Uomo dei Sogni" e gli altri film

Cinema

Giuseppe Pastore

Diventa realtà la partita "dei sogni" portata in scena nel famoso film sul baseball con Kevin Costner: tutti gli altri esempi in cui luoghi mitici della storia dello sport sono diventati set cinematografici

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È uno dei film più commoventi della storia di Hollywood, perlomeno nel genere sportivo: L'uomo dei sogni (1989) di Phil Alden Robinson, ispirato al romanzo Shoeless Joe di W.P. Kinsella, racconta la storia di un uomo (Kevin Costner) che insegue la follia di costruire un campo da baseball nella convinzione che questo gli servirà a rivedere suo padre, scomparso anni prima, con cui non era mai riuscito a ricucire i rapporti dopo un litigio. Appaiono i fantasmi di vecchi campioni, fantasia e realtà si confondono e si abbracciano, nel più classico dei “sogni americani” che coinvolge in questo caso lo sport a stelle e strisce per antonomasia: il baseball.

 

La finzione diventerà realtà in Iowa, nella contea di Dubuque in località Dyersville, dove il 12 agosto andrà in scena una vera partita di MLB, il campionato nazionale di baseball, tra i New York Yankees e i Chicago White Sox (era stata messa in calendario per il 2020, ma è slittata di un anno per la pandemia). Il campo, rimesso a nuovo per l'occasione e portato a una capienza di 8 mila posti, è stato ovviamente ribattezzato “Field of Dreams”, come il titolo originale della pellicola.

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Tante volte il cinema ha ceduto al fascino delle grandi arene sportive, scelte per rendere ancora più suggestive grandi sequenze a tema sportivo. A cominciare dal calcio, uno degli sport più popolari al mondo ma tra i più ostici da trasportare sul grande schermo. Ci provò John Huston con il rutilante Fuga per la vittoria, che raccontava la partita tra un gruppo di prigionieri alleati (tra cui Sylvester Stallone, Pelé, Ardiles...) opposti a una squadra di nazisti: la partita era ambientata nello stadio “Yves du Manoir” di Colombes, fuori Parigi, dove l'Italia di Vittorio Pozzo aveva vinto nel 1938 il suo secondo titolo mondiale, ma in realtà le scene della partita furono girate a Budapest, all'MTK Stadion.

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Meno spettacolare, ma di grande importanza per la storia del cinema italiano è la sequenza iniziale de L'uomo in più (2001), opera prima di Paolo Sorrentino: ambientata in uno spogliatoio di calcio nell'intervallo di una non meglio precisata partita di campionato. Quando il capitano Antonio Pisapia torna in campo, quello si scopre essere lo stadio San Paolo di Napoli (non è dato sapere se il calcio farà parte del prossimo film di Sorrentino, È stata la mano di Dio, ma il riferimento a Diego Maradona nel titolo fa pensare di sì).

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Scendendo un po' di livello, anche un cult della commedia italiana anni '80 come L'allenatore nel pallone con Lino Banfi ha una parentesi brasiliana che porta i protagonisti nientemeno che al Maracanà di Rio de Janeiro, dove Oronzo Canà incontra due faccendieri italiani (Gigi e Andrea) che si spacciano per importanti procuratori che potrebbero portare in Italia i grandi campioni della Seleçao... Le immagini che si vedono nel film riguardano una partita tra America e Flamengo, disputata l'8 aprile 1984, prima di iniziare le vere e proprie riprese del film.

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Una delle prime scene di Space Jam, grande classico sul basket americano, è ambientata nel leggendario Madison Square Garden, tempio dello sport newyorkese: i malvagi “Nerdlucks” si insinuano tra il pubblico e rubano il talento ai grandi campioni NBA (tra cui Charles Barkley) durante una partita tra New York Knicks e Phoenix Suns.

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Quanto allo Staples Center di Los Angeles, casa dei Lakers e dei Clippers, è il rumoroso sfondo nella memorabile prima scena di Drive di Nicolas Winding Refn, quando il personaggio interpretato da Ryan Gosling dà vita a un inseguimento mozzafiato attorno alle strade del palazzetto: anche se non si vede nemmeno un momento di basket, e la partita è ascoltata solamente via radio. 

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