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Ettore Scola, i 7 film da vedere assolutamente a 90 anni dalla nascita

Cinema

Marco Agustoni

Il 10 maggio del 1931 nasceva uno dei registi più influenti del cinema italiano: da Dramma della gelosia – Tutti i particolari in cronaca a C’eravamo tanto amati, ecco le sue pellicole imperdibili

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Perennemente in bilico fra dramma e commedia, Ettore Scola ha raccontato l’Italia e i personaggi che la popolano come pochi altri. Per questo motivo, oggi è universalmente riconosciuto come uno dei registi più influenti del cinema nostrano.


Nato a Roma il 10 maggio del 1931, esattamente novant’anni fa, e scomparso nel 2016, il cineasta che nella sua carriera ha lavorato con tanti grandi attori del cinema italiano – da Marcello Mastroianni a Vittorio Gassman, passando per Sophia Loren e Stefania Sandrelli – ha confezionato alcuni capolavori assoluti: ecco i migliori film di Ettore Scola.

Brutti, sporchi e cattivi, uno dei migliori film in assoluto di Ettore Scola

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Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? (1968)

Al momento di dirigere Riusciranno i nostri eroi, Ettore Scola aveva già all’attivo alcune pellicole di buon successo. Questo film con Alberto Sordi e Nino Manfredi, però, costituisce senza dubbio uno spartiacque all’interno della sua carriera. Sordi è l’editore Fausto Di Salvio, che, stanco della propria vita monotona e del proprio lavoro, decide di partire alla volta dell’Angola alla ricerca dell’intrepido cognato Oreste “Titino” Sabatini (Manfredi), scomparso anni prima. In viaggio, incontrerà una serie di personaggi a dir poco bizzarri.


Dramma della gelosia – Tutti i particolari in cronaca (1970)

Per il film che apre il decennio più importante della sua carriera, Ettore Scola raduna un terzetto d’eccezione formato da Monica Vitti, Marcello Mastroianni (premio per la miglior interpretazione maschile al Festival di Cannes) e Giancarlo Giannini. Al centro della vicenda il triangolo amoroso fra il muratore comunista Oreste Nardi (Mastroianni), la fascinosa fioraia Adelaide Ciaffrocchi e il pizzaiolo toscano Nello Serafini. Un classico della “commedia agrodolce” all’italiana, da un soggetto e una sceneggiatura dei veterani Age & Scarpelli, collaboratori abituali del regista.


C’eravamo tanto amati (1974)

Assieme al suo lavoro successivo, senza dubbio il film più noto di Ettore Scola, che attraverso le vicissitudini di tre amici – gli ex partigiani Antonio, Gianni e Nicola – racconta un trentennio di storia italiana, consegnandoci uno dei più convincenti affreschi del periodo del dopoGuerra. Incredibile il cast, che include Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Stefano Satta Flores, ai quali si aggiunge la straordinaria Stefania Sandrelli nella parte di Luciana. Scola dedica il film (disponibile On Demand nella collezione Made in Italy) al collega Vittorio De Sica, scomparso durante le riprese.

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Brutti, sporchi, cattivi (1976)

Premio per la Miglior regia a Cannes, ecco la pellicola del trionfo, che dopo il precedente, essenziale capitolo della filmografia di Scola, lo impone come uno dei registi italiani più importanti dell’epoca (e non solo). Un Nino Manfredi in stato di grazia è Giacinto Mazzatella, il patriarca di una famiglia allargata di disgraziati che vivono come una tribù in una sorta di baraccopoli. La pellicola è allo stesso tempo feroce, impietosa e commovente, un vero capolavoro del cinema italiano.


Una giornata particolare (1977)

Due David di Donatello, tre Nastri d’argento, il Golden Globe come Miglior film straniero: il numero di premi ricevuti spiega come mai sia impossibile non collocare questa pellicola nel novero dei migliori film di Ettore Scola. Nel corso di una singola giornata, il 4 maggio 1938, data della visita di Adolf Hitler a Roma, si intrecciano i destini della casalinga madre di sei figli Antonietta (Sophia Loren) e del radiocronista disoccupato e disperato Gabriele (Marcello Mastroianni).


La terrazza (1980)

Snocciolare i nomi degli attori coinvolti in questa pellicola – Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli e Jean-Lous Trintignant, solo per citarne alcuni – è un vero e proprio piacere. Premiato ai Nastri d’argento e a Cannes per la Miglior sceneggiatura, il film racconta di un circolo di amici e colleghi soliti radunarsi in una terrazza per divertirsi e disquisire. In seguito a uno di questi vivaci rendez-vous, si intrecciano cinque distinte vicende che coinvolgono i presenti.


Il mondo nuovo (1982)

Tre David di Donatello per questa pellicola “storica” sui generis, che si incentra sulla tentata fuga a Varennes da parte di Luigi XVI e di Maria Antonietta. Lo scrittore libertino Nicolas Edmé Restif de la Bretonne (Jean-Louis Barrault) si lancia all’inseguimento di una misteriosa carrozza partita nottetempo dal Palazzo Reale. Fra i suoi compagni di viaggio ci sono Giacomo Casanova (Marcello Mastroianni), Thomas Paine (Harvey Keitel) e la contessa Sophie de al Borde (Hannah Schygulla).


Menzione speciale: I nuovi mostri (1979)

Ettore Scola condivide la regia di questo film a episodi con gli augusti colleghi Mario Monicelli e Dino Risi (che quattordici anni prima aveva diretto I mostri). Da Vittorio Gassman a Ugo Tognazzi, passando per Alberto Sordi e Ornella Muti, tanti i talenti coinvolti. Gli episodi tratteggiano gli impietosi ritratti di una serie di personaggi tipicamente italiani.

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