Negli archivi del grande regista sono state ritrovate tre sceneggiature mai girate: una di queste potrebbe diventare un thriller le cui riprese potrebbero iniziare già entro fine 2021
Un altro film di Stanley Kubrick? Il prossimo 7 marzo saranno trascorsi 22 anni dalla scomparsa di uno dei più grandi registi della storia del cinema, la cui filmografia non ha bisogno di presentazioni. Eppure, forse c'è ancora qualcosa di lui che non conosciamo o non abbiamo ancora visto.
Da qualche giorno le maggiori testate americane, da Variety a Hollywood Reporter, stanno rilanciando una suggestiva notizia: Bruce Hendricks e Galen Walker, due navigati produttori hollywoodiani che hanno alle spalle successi come Il sesto senso, Armageddon e Alice in Wonderland di Tim Burton, stanno pensando di trasformare in film la sceneggiatura di Lunatic at Large, le cui 70 pagine sono state ritrovate negli archivi di Kubrick insieme ad altri due progetti di cui non si sa ancora nulla. “Sarebbe un sogno che diventa realtà”, ha dichiarato Walker, “cercheremo di fare un film che mantenga il suo stile inimitabile”.
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Non si sa molto nemmeno di Lunatic at Large: si tratterebbe un thriller con venature noir, genere certamente non sconosciuto a Kubrick fin dai tempi del capolavoro Rapina a mano armata, il suo primo grande film datato 1956 scritto insieme al giallista Jim Thompson, co-autore anche di quest'ultimo lavoro che, secondo la stampa specializzata, dovrebbe iniziare a vedere la luce dal prossimo autunno. Non è la prima volta che i lavori “perduti” di Kubrick attirano l'attenzione e la curiosità della Hollywood contemporanea: pochi mesi dopo la morte del genio di Arancia Meccanica e 2001: Odissea nello Spazio, Steven Spielberg aveva completato il progetto fantascientifico di A.I. - Intelligenza Artificiale, mentre nessuno ha ancora avuto il tempo, la voglia, i soldi e il coraggio per mettere in scena quell'opera monumentale su Napoleone del quale sono noti da decenni bozzetti, appunti e storyboard. Nel 2016 si era parlato di una miniserie HBO curata da Cary Fukunaga, ma da allora non se n'è fatto più niente.
