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Mission Impossible – Rogue Nation, 5 curiosità sul film con Tom Cruise

Cinema

È il quinto capitolo in 20 anni per la celebre saga, diretta da registi differenti, fino alla trilogia di Christopher McQuarrie

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Mission: Impossible – Rogue Nation” è il quinto capitolo della saga con protagonista Tom Cruise. L’attore interpreta il personaggio di Ethan Hunt dal 1996, anno dell’uscita al cinema del primo film del franchise, diretto da Brian De Palma.

In questo quinto capitolo Ethan e il suo gruppo di agenti hanno un compito a dir poco delicato. Devono sconfiggere il Sindacato. Questa è un’associazione internazionale dedita alla creazione di un nuovo ordine mondiale. Il tutto attraverso una lunga serie di attentati terroristici. Svariate le curiosità legate a questa pellicola, che anche i fan di vecchia data di “Mission: Impossible” potrebbero non conoscere.

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Airbus A400M

Siamo ormai abituati agli incredibili stunt di Tom Cruise, che col tempo ha reso questa saga sempre più esaltante, coinvolgendo il pubblico grazie a delle scene d’azione eseguite in prima persona. Tutto ciò non ha fatto altro che aumentare il livello di epicità delle pellicole. Una delle scene più incredibili girate dall’attore è senza dubbio quella che lo vede aggrappato al portellone esterno di un Airbus A400M. Tom Cruise lo ha fatto davvero, senza fare affidamento ad alcuna controfigura. Ha rischiato la vita a 1.5 km da terra. Questa scena è priva di effetti speciali.

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Le ferite di Tom

Girare determinate scene più essere rischioso. Gli esperti dello stunt corrono costantemente dei rischi, spesso estremi, mettendo in gioco la propria salute. Tom Cruise non è da meno e sul set ha pretesto di girare da sé tutte le sequenze di guida, senza l’aiuto di controfigure. Tutto ciò ha portato ad alcuni incidenti sul set. L’attore si è infatti ferito per ben sei volte durante le riprese.

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Casting

Incastrare i vari impegni sul set non è sempre semplice, soprattutto a certi livelli. Paula Patton e Maggie Q, ad esempio, avrebbero dovuto riprendere i ruoli avuti in “Mission: Impossible – Protocollo Fantasma” e “Mission: Impossible III”. In entrambi i casi ciò non è stato possibile a causa di impegni pregressi. I fan della saga avrebbero inoltre potuto apprezzare Benedict Cumberbatch nei panni di Solomon Lane. Il divo era però impegnato altro al tempo delle riprese. Si è così optato per Sean Harris.

Jessica Chastain

Girare un capitolo di “Mission: Impossible” richiede un grande allenamento, nel caso in cui il proprio personaggio sia coinvolto in ripetute scene d’azione. È il caso di Ilsa Faust, interpretata da Rebecca Ferguson. L’attrice non era però la prima scelta. Tom Cruise avrebbe voluto condividere il set con Jessica Chastain. L’attrice ha però dovuto rifiutare il ruolo da co-protagonista, non avendo a disposizione ben sei mesi da dedicare all’allenamento previsto dalla produzione. Si tratta del secondo rifiuto a Cruise da parte di Chastain, che avrebbe potuto prendere parte a “Oblivion”.

Senza fiato

Oltre alla scena dell’Airbus, anche quella dell’immersione senza bombole rappresenta uno stunt a dir poco esaltante. Tom Cruise ha girato tutto in prima persona, allenandosi duramente con dei campioni di apnea. L’attore ha sottoposto il proprio corpo a una grande pressione, esercitandosi a 40 metri di profondità. Una vera e propria impresa, considerando come generalmente tutto ciò avvenga in uno stato di quiete. L’obiettivo degli apneisti è quello di risparmiare energie e concentrarsi. Tom Cruise ha invece dovuto girare una sequenza d’azione, il che ha reso quei sei minuti senza respiro, a suo dire, i più difficili della sua vita sul set.

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