Una selezione di film per coloro che non andranno in vacanza e per tutti gli appassionati del grande cinema
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1/14
Un tram chiamato desiderio (Elia Kazan, 1951). Torrido e controverso drammone estivo, ambientato a New Orleans, che all'epoca diede scandalo e mantiene ancora oggi una certa sensualità: merito soprattutto di un incontenibile Marlon Brando, al primo grande ruolo in carriera.
La finestra sul cortile (Alfred Hitchcock, 1954). Classico ineguagliabile del giallo estivo da mezzanotte, luci spente, finestre aperte e birra ghiacciata: un fotografo costretto sulla sedia a rotelle assiste - o crede di assistere? - a un delitto compiuto nel palazzo di fronte. Prodigiosa la chimica tra James Stewart e Grace Kelly.
3/14
Quando la moglie è in vacanza (Billy Wilder, 1955). Un uomo di mezza età con la famiglia al mare trascorre l'agosto nell'afa di Manhattan: per fortuna la sua vicina di casa è Marilyn Monroe. Grande classico della commedia estiva, con la scena della gonna bianca di Marilyn che non ha bisogno di ulteriori descrizioni.
4/14
La parola ai giurati (Sidney Lumet, 1957). Un innocente rischia la condanna a morte per omicidio: unico a non crederlo colpevole, Henry Fonda deve convincere anche gli altri undici giurati. Splendido esempio di film che concilia impegno civile e spettacolo, ambientato tra le quattro torride mura di una camera di consiglio. Con l'aria condizionata guasta.
5/14
Il vedovo (Dino Risi, 1959). Nella Milano d'agosto del boom, in cui abitare nella Torre Velasca è considerato uno status symbol, Alberto Sordi campa sulle spalle della moglie (Franca Valeri) sognando di farla fuori per mettere le mani sul suo patrimonio. Commedia nera tra le più acide e divertenti della storia del cinema italiano.
6/14Warner Bros
Quel pomeriggio di un giorno da cani (Sidney Lumet, 1975). Storia vera di una rapina in banca avvenuta a Brooklyn il 22 agosto 1972. Tensione a mille, un Al Pacino debordante, la mano sicura di Sidney Lumet e la sempre preziosa partecipazione del grande John Cazale.
7/14
Un sacco bello (Carlo Verdone, 1980). Esordio alla regia di Verdone che porta al cinema le sue irresistibili maschere nella Roma ferragostana dall'aspetto post-atomico. Difficile scegliere il migliore tra Enzo, Leo e Ruggero, anche se Mario Brega rischia di rubare la scena a tutti quanti.
8/14
Kamikazen - Ultima notte a Milano (Gabriele Salvatores, 1987). In una Milano da 35 gradi all'ombra sei aspiranti comici spiantati sognano di sfondare e approdare in tv. Piccolo grande film di Salvatores che lanciò tanti talenti: Silvio Orlando, Claudio Bisio, Paolo Rossi...
9/14
Fa' la cosa giusta (Spike Lee, 1989). Film clamoroso, tornato tristemente d'attualità negli ultimi mesi: ordinarie storie di razzismo, rabbia e disperazione in una Brooklyn ribollente di caldo e odio sociale. Splendida colonna sonora, a cominciare da "Fight the Power" dei Public Enemy.
10/14
Caro Diario (Nanni Moretti, 1993). Tre episodi, soprattutto il primo diventato un simbolo delle estati italiane in città: Moretti che attraversa in Vespa una Roma lontana dai turisti e dalle cartoline, fa incontri strani, ascolta musica memorabile e visita posti impensabili: "Be', Spinaceto pensavo peggio".
11/14
Un giorno di ordinaria follia (Joel Schumacher, 1993). Michael Douglas sull'orlo di una crisi di nervi, e il caldo asfissiante di Los Angeles non aiuta. Il miglior film di Schumacher, recente scomparso, con un Douglas impeccabile e un Robert Duvall perfetto nel fargli da controcanto.
12/14
Die Hard - Duri a morire (John McTiernan, 1995). Il terzo capitolo della saga del poliziotto John McClane si fa ricordare per una New York assolata e isterica e almeno una scena-cult: Bruce Willis costretto a camminare per Harlem con il cartello "I Hate Niggers" al collo. Chissà se oggi passerebbe il vaglio della censura.
13/14
S.O.S. - Summer Of Sam (Spike Lee, 1999). New York, 1977: il Bronx è terrorizzato da un serial killer che sente i cani parlare e si firma "Son of Sam". Come spesso accade nei film di Spike Lee, monta subito la tensione e le indagini si trasformano in un'isterica caccia alle streghe. Film "minore" di Lee, ma molto godibile.
14/14
Vicky Cristina Barcelona (Woody Allen, 2007). Woody in trasferta spagnola porta soldi e turisti a Barcellona con una rappresentazione un po' cartolinesca del classico triangolo sentimentale. Può causare infinite discussioni su chi sia meglio tra Penelope Cruz e Scarlett Johansson.