Mentre Harry e Megan si allontanano da Buckingham Palace, alcune star dello spettacolo hanno saputo conquistare la Regina, ottenendo riconoscimenti reali. Da Angelina Jolie a Steven Spielberg, da Eddie Redmayne alla Signora in giallo
Nonostante i suoi 77 mila metri quadri, Buckingam Palace sta stretto a Harry d’Inghilterra e alla moglie Meghan, che hanno così deciso di abbandonare il loro "ruolo senior" di membri della famiglia reale britannica, facendo a meno della vita di corte.
Mentre loro si allontanano dalla famiglia reale, c’è chi ha saputo entrare nelle grazie della Regina Elisabetta II: sapevate che alcune star dello spettacolo hanno ricevuto onoreficenze e titoli d’eccellenza dalla Corona inglese? Si tratta di riconoscimenti al merito ottenuti per l’impegno, ad esempio, in cause di carattere benefico, sociale o etico.
Ecco alcune delle star del cinema promosse da The Queen.
La dama onoraria Angelina Jolie
Spesso al centro del gossip (oltre che del grande schermo) grazie alla storia d’amore, ormai naugrafata, con Brad Pitt, Angelina Jolie è da sempre impegnata nelle cause più nobili in difesa dei diritti umani e, in particolare, nella tutela delle donne. Nel 2014 la regina Elisabetta le ha destinato il titolo di Dama Onoraria dell'Ordine di San Michele e San Giorgio, fra i riconoscimenti più illustri a cui possono ambire coloro che non fanno parte della famiglia reale.
Helen Mirren, da Regina a Regina
La sua versione della regina Elisabetta II d’Inghilterra, nel film The Queen (2006) di Stephen Frears, le è valsa l’Oscar come Miglior attrice protagonista. L’attrice para aver fatto colpo, oltre che sulla giuria dell’Academy, anche sulla sovrana: Helen Mirren ha ricevuto il titolo di Dama dell'Impero Britannico per il suo impegno nel cinema. Per il medesimo motivo, Kate Winslet - la Rose di Titanic e la diva di altri successi mondiali - ha ricevuto la nomina a Commendatore dell'Ordine dell'Impero britannico, lo stesso titolo assegnato ad Angela Lansbury nel 2014, la mitica Signora in giallo.
Steven Spielberg, il più amato del reame
Steven Spielberg prende tutto: ha vinto tre Oscar (compreso il Premio alla memoria Irving G. Thalberg), ha conquistato due Golden Globe (più quello alla carriera) e ha ottenuto il Leone d'oro alla carriera alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 1993. Si può dire che il regista cult abbia raggiunto i più ambiti traguardi nel corso della carriera, compreso quello di Cavaliere Commendatore dell'Ordine dell'Impero britannico. A conferirgli la nomina è stata la famiglia reale nel 2000, riconoscimento dovuto al suo impegno nell’industria cinematografica inglese. E pure la Germania fa il tifo per Spielberg: ha ricevuto dal dal governo tedesco la Bundesverdienstkreuz mit Stern, onorificenza al merito civile più alto della Germania. Fra i maggiori successi del regista ricordiamo Schindler's List - La lista di Schindler, Jurassic Park, Salvate il soldato Ryan e The Terminal, in attesa di rivederlo nelle sale prossimamente con il sequel di Indiana Jones e il remake di West Side Story.
Eddie Redmayne, l’habituée di Buckingham Palace
Lo abbiamo visto in scena nei panni del fisico Stephen Hawking ne La teoria del tutto e in quelli di Lili in The Danish Girl, due pellicole che hanno avvicinato al grande pubblico due temi importanti e delicati. Il lavoro di Eddie Redmayne sugli schermi non è passato inosservato a corte, così la Regina ha consegnato alla star, nel 2016, la medaglia come Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico “per i servizi all'arte drammatica”.
Non solo cinema per Benedict Cumberbatch
È stato il protagonista della serie culto Patrick Melrose e ha prestato il volto al Dottor Strange del Marvel Cinematic Universe, ma ciò che ha colpito di più la sovrana inglese è stato l’impegno umanitario di Benedict Cumberbatch. L’attore si è impegnato a favore dei migranti siriani nei campi profughi sull’isola greca di Lesbo e a sostegno di Save the Children, iniziative premiate dalla corte inglese con il titolo di Commendatore dell'Ordine dell'Impero britannico “per i servizi alle arti dello spettacolo e alla beneficenza”.